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Progetti di interpretazione. Spazi per mostrare spazi per guardare.

Author:
Curator: 21 tesi di Laurea.
Publisher: Edifir.
Date of publ.:
Details: cm.23x28,5, pp.168, ill.a colori. brossura copertina figurata a colori.

Abstract: Muoversi all'interno di una progettualità interpretativa, non significa altro che cercare di comprendere la struttura dei luoghi, ricordando come l'interpretazione altro non sia che una complessa ricognizione del contesto, messa in atto tramite un sistematico e personale processo di analisi/lettura. Questa' fase, orientata da presupposti analitici certi, eppure filtrata dalla predisposizione e dalla sensibilità manifestata dal progettista nel proprio sapere vedere, dovrebbe essere capace di disvelare non solo temi, tipi e figure che compongono le strutture formali dei contesti, ma anche le loro permanenze, le matrici, le misure, le materie e latenze in loro presenti. Riuscire a interpretare il senso del luogo, quale base di partenza per un nuovo itinerario di progetto, significa comprendere e assimilare a fondo la sua precisa identità e i suoi molti caratteri per cercare poi, di restituirli profondamente mutati anche se sempre riconoscibili, nelle forme della nuova architettura che dovrebbe esprimersi con linguaggi doverosamente contemporanei. Momento fondamentale della pratica interpretativa è una sorta di generale "poetica dello sguardo", intesa come condizione ma anche come garanzia della conoscenza, in modo che il progetto possa dirsi sempre espressione del dialogo tra luogo e senso, tra interpretazione e caratteri, tra memoria e progetto. Su queste basi si muovono i 21 progetti di tesi di laurea presentati, capaci di mostrarci come solo dopo avere visto e guardato, possiamo conoscere e ancora dopo interpretare. Conosciamo attraverso gli occhi l'insieme dei caratteri che formano la scorza superficiale dell'identità e del carattere dello spazio, ma è solo attraverso lo sguardo della mente che interpretiamo la dimensione paradigmatica e figurale di ciò che ci interessa. In pratica, solo attraverso il progetto prendiamo possesso di quella dimensione che è invisibile agli occhi ma indispensabile alla conoscenza.

EAN: 9788892800236
EUR 22.00
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Con un saggio di Biagio Frattarelli. Firenze, Alinea Editrice 2000, cm.17x24, pp.95, num.disegni bn.nt. brossura cop.fig. Coll.Strumenti Didattici,57.

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Firenze, Edifir 2016, cm.22x22, pp.284, num.figg.bn.nt. brossura cop.fig.a col. Giuseppe Giorgio Gori è stato uno dei Maestri indiscussi della prima generazione dei progettisti di Scuola Fiorentina. Al suo lavoro si deve la revisione e l'evoluzione di ogni possibile gestualità che l'eredità michelucciana sui temi della variabilità poteva lasciare nelle derive di Scuola Fiorentina. Il suo pensiero e la sua opera, infatti, subito la mitigano attraverso l'immissione nel progetto di una dimensione certa, intelligibile, trasmissibile, quindi, scientifica, capace di riportare all'interno del suo spessore teorico e operativo anche la dimensione del procedimento. Grazie all'opera di Gori, potremmo dire che in base a queste caratteristiche si riporta la progettualità fiorentina al ruolo prezioso di "sistema", legandola maggiormente alla tradizione rinascimentale fatta di misura, ritmo, prospettiva, piuttosto che alla casualità e alla libertà tipica dell'epoca medievale. Quindi, per Gori, è molto più importante il transito compiuto per arrivare a quella che è per lui solo una tra le infinite soluzioni possibili e non la soluzione; una soluzione comunque variabile, rivedibile, superabile ed evolvibile in un processo inesauribile di ricerca continua. Quindi un progetto che mai si conclude, ma che si muove nell'infinita consistenza ed essenza della realtà.

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Firenze, Edifir 2021, cm.23x28, pp.192, ill.bn.e a colori. brossura copertina figurata. Attraverso la pratica dell'analisi, dell'analogia, dell'allusione e della rammemorazione, quali componenti di un più generale processo di interpretazione, l'architettura contemporanea posta in relazione ai contesti archeologici, dovrebbe riuscire a ripristinare colloqui che il tempo ha interrotto, in modo che i nuovi elementi proposti, possano dirsi "assonanti" nei confronti delle preesistenze. Per questo, nel progettare oggi negli spazi e nel paesaggio di Villa Adriana, si è cercato di non approdare a soluzioni che siano solo a servizio dell'archeologia, quanto di innescare una reciprocità tra essa, la nuova architettura e il contesto, in modo da formare insieme una nuova ed inedita entità architettonica nella quale sia possibile scorgere tracce di relazione e di appartenenza tra i vecchi e i nuovi frammenti. Al progetto contemporaneo, dunque, spetta lo stimolante compito di dare nuova vita alla rovina, tenendo a mente come in ogni processo ermeneutico, siano sempre i principi l'oggetto dell'interpretazione e mai le forme, che dei principi ne sono solo il veicolo.

EAN: 9788892800182
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