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Qualcosa anziché il nulla. La rivoluzione del pensiero cosmologico.

Author:
Curator: Traduzione di Ugo Moschella.
Publisher: Einaudi.
Date of publ.:
Details: cm.15,5x21,5, pp.510, legatura editoriale cartonata in tutta tela, sopracoperta figurata a colori. Collana Saggi,919.

Abstract: Alla sua nascita la scienza si impose volontariamente dei limiti ben chiari. Galileo e i pionieri dell'indagine scientifica decisero di prendere in considerazione solo i fenomeni direttamente quantificabili, quelli per cui era possibile mettere in opera un'analisi formale ed empirica controllabile. La fisica classica si occupava quindi di quel che "c'era" e sospendeva il giudizio su ciò di cui non poteva parlare, a partire dal vuoto, concepito come l'assenza di materia, il nulla, il non essere. Soltanto nel Novecento, con la meccanica quantistica, il vuoto diventa un "oggetto" fisico con proprietà specifiche e controintuitive, un oceano in continua ebollizione pullulante di particelle virtuali, la trama attiva del mondo. Coniugando queste idee a quelle della relatività generale, la cosmologia ha infine preso su di sé un compito assai più vasto rispetto a quello iniziale di indagare l'infinitamente lontano, nello spazio e nel tempo. Nel suo affascinante percorso la ricerca cosmologica è giunta non soltanto a ripensare i fondamenti della fisica, ma anche a invadere il campo della speculazione filosofica, proponendo strade differenti da quelle tradizionalmente battute. Al punto che la domanda centrale della metafisica, che dà il titolo a questo libro - "Perché esiste qualcosa anziché il nulla?" - è divenuta anche la domanda centrale della cosmologia contemporanea.

EAN: 9788806201531
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#100782 Storia
Atti del Convegno di studi. A cura di G. Benzoni. Firenze, Olschki Ed. 1974, cm.15,5x22,5, xii-464 pp. con 11 tavv. f.t., Coll. Fondazione Giorgio Cini - Civiltà veneziana - Studi, 30.

EAN: 9788822212511
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Torino, UTET 2010, cm.15,5x23,5, pp.368, legatura editoriale cartonata sopracoperta figurata. Nella primavera-estate del 1943 i più importanti ufficiali delle forze armate italiane catturati dagli Alleati furono custoditi in una grande villa in Inghilterra gestita dall'Intelligence Service britannico. Interrogati e segretamente registrati, questi militari discussero animatamente della guerra in corso, delle responsabilità della disfatta, delle prospettive politico-strategiche e del loro ruolo futuro. Le trascrizioni delle conversazioni intercettate dagli inglesi, su cui si basa questo libro, svoltesi in un momento cruciale della storia italiana, rivelano lo stato d'animo, le ansie, le paure, ma anche le speranze di una parte della classe dirigente italiana che si preparava a gestire il passaggio di campo dall'Asse alle Nazioni unite da parte del nostro paese. L'importanza di questi documenti è dovuta anche al ruolo che alcuni di questi generali rivestirono dall'autunno del 1943, il più noto dei quali era il maresciallo Giovanni Messe, il quale nel novembre di quell'anno tornerà in Italia per assumere il comando delle armate italiane cobelligeranti con le Nazioni unite.

EAN: 9788802083186
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#211781 Economia
A cura di Biancamaria Fontana, intrr.di Giacomo Becattini. Indice dei nomi e delle opere, indice dei termini. Cronologia di Mill. Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 2009, cm.10,5x17,5, pp.1262, legatura editoriale cartonata, cofanetto figurato. Collezione. I Meridiani. I Classici del Pensiero,59.
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Romanzo. Bologna, FirenzeLibri Editore 2000, cm.14x21,5, pp.176, brossura cop.fig.a col. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. Romanzi e Racconti,10. Il romanzo è il romanzo appunto dell'amore di Catullo per una delle più intelligenti, più belle e brillanti e spregiudicate donne del suo tempo, Clodia moglie del console di Roma Metello Celere e appartenente all'antica e nobile famiglia dei Clodii, che il poeta chiama Lesbia. Amore celebrato nei suoi momenti felici e nei suoi momenti infelici in modo appassionato da Catullo, molto probabilmente il maggior poeta lirico che abbia avuto la letteratura latina. È uno dei più riusciti ro-manzi di Panzini. E per certi versi si può dire che gareggia col grande poeta antico, non si dice vittoriosamente ma con arrivo al traguardo della poesia a non troppa lunga distanza. Stupendi sono, ad ogni modo, alcuni ritratti a cominciare da quello di Clodia. Anche quelli di Cicerone, di Orazio e di Augusto sono ritratti riusciti molto bene. Il Panzini scrisse anche veri e propri studi storici, considerati, però, in modo piuttosto negativo. Probabilmente con ragione. Ma altrettanto pro-babilmente il Panzini storico occorre forse cercarlo nelle sue opere narrative. Cosa che del resto ha un precedente illustre, Alessandro Manzoni, storico molto più valido nel romanzo famoso che nei suoi scritti storici veri e propri. Ad ogni modo anche l'ambiente storico degli amori dei due protagonisti, tra i più turbolenti della storia romana in quanto stava tramontando l'antico e glorioso regime repubblicano e stava imponendosi il principato, è reso molto bene, con appassionato distacco. Stupenda poi è la parte finale del romanzo in cui il tema dell'amore e della morte così caro ai poeti romantici ma che gli scrittori del tardo romanticismo avevano fortemente indebolito, qui nuovamente si riafferma in modo splendido. Alfredo Panzini nacque a Senigallia, in provincia di Ancona, nel 1863 e morì a Roma nel 1939. Si laureò a Bologna con il Carducci. Incominciò presto a insegnare nelle scuole statali. Cominciò presto anche a scrivere bozzetti e racconti o pagine di viaggio. Dopo la sua morte, fu rapidamente dimenticato. Ingiustamente. Tra l'altro uno degli aspetti più negativamente considerati dalla critica del secondo '900, fu proprio la sua opera narrativa. Si accettò, quando si accettò, il Panzini della Lanterna di Diogene e del Viaggio di un povero letterato ma si rifiutò quasi sempre il Panzini narratore. Ingiustamente anche in questo caso. Perché il Panzini scrisse anche opere di narrativa di impostazione modernissima e ricche di poesia, come questa che presentiamo all'intelligente lettore di oggi.

EAN: 9788876223587
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