Andrea da Barberino.
Storia di Ugone d'Avernia, volgarizzata nel secolo XIV da Andrea da Barberino. Vol. II.
Forgotten Books
2018,
cm.14x21,
pp.302,
legature editoriale in simil tela con sovraccopertina.
Ristampa anastatica edizione del 1882 stampata da Gaetano Romagnoli
Messo Ugone il suo destrieri in nave, perchè gli era gia sera dormi insino al mattino; dipoi cominciò a navicare pel sopradetto fiume; e pres so a sera trovò grandièsima quantità di uccelli, grandissimi come avoltoi, e maggiori; i quali avevano il becco come picconi, sodi e grossi; e sono bianchi, e' piedi avevono verdi. Il pri mo che vide Ugo si dirizzo a lui, e mise un grande grido, tanto che 'l destrieri tutto anitri; Ugo lo vedea venire per l'aria; ebbe paura del ca vallo, al quale era gia: colla spada in mano si gitto presto, elevata la spa da, tutto lo ricise per lo mezzo; e poi presto, per tema degli altri, gitto la caverta, ch'era di piastra, addosso al cavallo; ed egli presto si misse elmo in testa, e lo sbergo, e avea indosso per sè lo scudo; e legò la nave a proda, e scese in terra, e rimontò a cavallo. Ne prima fu a cavallo, che più di L. Di questi uccelli si le vorono a un grido verso lui, e quasi tutti si posarono addosso a lui co' piè e di becco, si che Ugo dubitò forte della morte; ma colla spada al primo colpo n' uccise dua, e in poca d'ora n°uccise xxx; e gli altri si fuggirono, e tutti si tufi'arono sotto l'acqua, che Ugo non gli rividde. E non andò guarì che, uccisi questi, che una gran dissima brigata d'uccelli, nel modo che li stornelli, erano nell'aria in fretta; e quasi questi uccelli, come starne, e' sono assomigliati alli uccelli che si.
EAN:
9780428631130