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#322571 Arte Pittura

Piero della Francesca.

Author:
Publisher: Scala.
Date of publ.:
Details: cm.20,5x28, pp.80, num.figg.a col.nt. brossura, copertina figurata a colori.

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#30000 Arte Pittura
Milano, Federico Motta Ed. 1997, cm.29x34, pp.471, centinaia di figure bn.e a colori , numerose tavole a col, legatura editoriale e custodia.in tutta tela, con sopraccoperta figurata a colori in cofanetto con piatti figurate a colori. Coll.Grandi Libri d'Arte. II volume propone una trattazione storica della pittura senese dalle sue origini, verso la metà del Duecento, al Barocco. Trattazione che esplicita innanzi tutto come e quando nasce l'idea storiografica di una scuola pittorica senese. In questo caso, per una corretta e accurata comprensione del volume, è fondamentale fornire la chiave di lettura del concetto e della realtà medesima di questa identità artistico-culturale. Dal Seicento, secolo che vede la nascita della storiografia della pittura senese, si passa all'illuminismo e al XIX secolo, epoca, quest'ultima, che vede l'affermazione di ricerche e di testi filologici destinati a creare le basi principali della critica moderna. La gloriosa produzione storiografica della fine dell'Ottocento e del primo Novecento codifica un'immagine della pittura che per certi versi ha prevalso fino ad oggi. Lo scopo che si prefigge un'opera di sintesi come questa è quello di verificare, anche alla luce degli studi e delle scoperte più recenti, se possono valere ancora il metodo di lettura e l'interpretazione storica proposti agli albori del secolo, o se, invece, fatte salve le fondamentali acquisizioni scientifiche frutto di questi anni cruciali di intensa ricerca, non sia necessario un profondo ripensamento.

EAN: 9788871791234
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#72297 Arte Pittura
Milano, Federico Motta Editore 2002, cm.17,5x20,5, pp.472, 247 figg.a colori, 132 bn. brossura copertina figurata a colori. Coll.Le Gemme. II volume propone una trattazione storica della pittura senese dalle sue origini, verso la metà del Duecento, al Barocco. Trattazione che esplicita innanzi tutto come e quando nasce l'idea storiografica di una scuola pittorica senese. In questo caso, per una corretta e accurata comprensione del volume, è fondamentale fornire la chiave di lettura del concetto e della realtà medesima di questa identità artistico-culturale. Dal Seicento, secolo che vede la nascita della storiografia della pittura senese, si passa all'illuminismo e al XIX secolo, epoca, quest'ultima, che vede l'affermazione di ricerche e di testi filologici destinati a creare le basi principali della critica moderna. La gloriosa produzione storiografica della fine dell'Ottocento e del primo Novecento codifica un'immagine della pittura che per certi versi ha prevalso fino ad oggi. Lo scopo che si prefigge un'opera di sintesi come questa è quello di verificare, anche alla luce degli studi e delle scoperte più recenti, se possono valere ancora il metodo di lettura e l'interpretazione storica proposti agli albori del secolo, o se, invece, fatte salve le fondamentali acquisizioni scientifiche frutto di questi anni cruciali di intensa ricerca, non sia necessario un profondo ripensamento.

EAN: 9788871793511
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#115093 Arte Scultura
Milano, Five Continents Editions 2005, cm.17x24, pp.172, 63 tavv. col., e num.bn.nt. brossura cop.fig. Galleria delle arti. 6. In generale, quando si pensa alla scultura del Seicento a Roma, vengono in mente le celebri, strabilianti, opere di Gian Lorenzo Bernini, come la Fontana dei Fiumi o l'Estasi di Santa Teresa. Il concetto stesso di barocco romano s'identifica, nell'opinione comune, con il nome del grande genio di quel secolo. In effetti, l'incidenza dell'opera di Bernini sulla scultura e in genere sull'arte del suo tempo fu, soprattutto a Roma, determinante; ma questa egemonia si diffuse solo nella seconda metà del Seicento, e non in modo così univoco come si può credere. Altri grandi scultori, con le loro diverse personalità spesso lontanissime da quella di Bernini, contribuirono a rendere estremamente sfaccettato e complesso il panorama straordinario della statuaria a Roma. Alcune grandi mostre organizzate negli ultimi anni hanno permesso di avvicinare anche un pubblico più vasto alla pluralità di tendenze che si trovarono a convivere e che spesso si contaminarono, nell'ambito della scultura secentesca. Ma ancora molto parziale appare una conoscenza più diffusa di quell'irripetibile stagione della civiltà figurativa italiana. Questo libro, indirizzato in particolare agli studenti e ai visitatori dei musei desiderosi di approfondimento, intende esporre, in modo lineare e secondo una serrata successione cronologica, quei fatti artistici. Il percorso prende le mosse dalla produzione scultorea dei primi decenni del Seicento, rappresentata da una serie di personalità molto diverse e da un accentuato cosmopolitismo. Più tardi, con l'affermarsi dei grandi maestri, il panorama tende a polarizzarsi attorno a Bernini, a Alessandro Algardi, a François Duquesnoy. Ad un nuovo modo di confrontarsi con l'antico si accompagna una vigorosa tendenza al colorismo di matrice veneziana e una ricerca di effetti e toni sublimi di sorprendente originalità. In questo testo abbiamo cercato di abolire, per quando possibile, le definizioni scolastiche come ‘classicismo' e ‘barocco', categorie buone per tutti gli usi, che hanno indotto col tempo a vedere le personalità e le correnti artistiche di quel secolo come cristallizzate e quasi non comunicanti tra loro. Seguendo le più aggiornate e concrete riflessioni della storiografia sull'argomento, abbiamo anche tentato di far luce sui rapporti di bottega tra i grandi maestri e i così detti ‘giovani', allievi o collaboratori saltuari, per far emergere il temperamento sperimentale di alcuni di questi ‘giovani' appunto, come Melchiorre Caffà o Antonio Raggi, o la capacità di altri di bilanciare e fondere le tendenze più diverse, come avvenne per Ercole Ferrata. Così il testo si propone di illustrare come, nell'intero arco di quel secolo, marmo e travertino furono impiegati per creare una popolazione di statue a cielo aperto e dentro le chiese, che segnò il volto nuovo e davvero senza confronti della Roma moderna.

EAN: 9788874390939
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#120398 Criminologia
Premessa dell'autore. Roma, Donzelli Ed. 2000, cm.12x18,5, pp.155, brossura cop.fig.a col. Coll.Interventi,54.

EAN: 9788879895859
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#167714 Criminologia
Traduz.di Augusto Donaudy. Milano, Rizzoli Ed. 1976, cm.14,5x22,5, pp.350, legatura ed. sopracop.fig.a col. Coll.La Scala.
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#222297 Criminologia
A cura di Romano Mastromattei. Milano, Bompiani 1973, cm.11,5x20,5, pp.180, brossura. Coll.Narratori Moderni Italiani e Stranieri per la Scuola.
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Poetiche e percorsi della fotoletteratura. Firenze, Olschki Ed. 2021, cm 17 x 24, xx-194 pp., brossura Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux. Studi,32. Dietro ogni fotografia, ha scritto Roland Barthes, si celano infinite trame di romanzi. Perché sempre più scrittori inseriscono fotografie nei propri libri? E, viceversa, come mai tanti fotografi cercano nella letteratura nuovi stimoli per il proprio percorso creativo? Che effetti produce, in entrambi i casi, l’interazione tra l’immagine e il testo? Il libro ripercorre la storia delle intersezioni tra letteratura e fotografia, esaminando tanto la presenza di quest’ultima nell’immaginario letterario quanto l’emergere di nuove pratiche intersemiotiche e retoriche fototestuali. «Un altro modo di raccontare», nelle parole di John Berger, la fotoletteratura esplora forme di referenzialità non mimetica, ridisegnando i confini tra il visibile e l’invisibile, la verità e la finzione. Insieme reliquie e talismani, le fotografie sembrano condividere la condizione degli oggetti descritti da Francesco Orlando, quale formazione di compromesso che rappresenta e (ri)produce realtà, e insieme, sinistramente, prepara l’irreale. «Le fotografie sono grossi brandelli di tempo che puoi tenere in mano», ha scritto Angela Carter: tracce visive, fragili e persistenti, di ciò che è stato.

EAN: 9788822267948
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