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Il cieco di Ortakos.

Author:
Publisher: Gruppo Editoriale Giunti.
Date of publ.:
Details: pp.156, legatura editoriale. Collana Scrittori Giunti.

Abstract: «Avevo capito che nessuno ama la vita quanto un non vedente che la odia.» Salvatore Niffoi ci rapisce una volta di più con un romanzo breve e un racconto, due storie di cecità vissute nel paesino di Ortakos su due sentieri paralleli, ma percorsi in direzioni opposte. La prima, quella di Damianu Isperanzosu, su mastru tzecu de Ortakos, cieco dalla nascita e odiato dal padre violento e possessivo per questa sua invalidità. Una pesante croce che si aggiunge alla lunga sequela di rovesci e disgrazie da cui la sua famiglia è afflitta da generazioni. L'unica salvezza, oltre il bene viscerale che gli vuole la madre, sarà l'intelligente carità del medico e del prete del paese: Damianu andrà a scuola, imparerà a leggere con le dita, e grazie alla passione per la letteratura - che fa «immaginare i colori nascosti del mondo degli altri» - potrà andare a cercare fortuna «in continente». Ma il richiamo della propria terra, delle proprie radici, sarà irreprimibile. Un'esistenza vista con gli occhi di un cieco, intrisa di buio masticato inghiottendo dolore e rabbia, ma anche di tutto il calore e l'amore che tatto e destino gli faranno incontrare sulla strada. Fino alla notte del miracolo. La seconda, quella di Paolo, ragazzo soprannominato Pasodoble a causa della sua mania per il tango, che sceglie sin da piccolo «di non vivere la propria vita, per vivere tutte quelle degli altri attraverso i libri», e poi recludersi in convento. Ambientate in una Barbagia infera eppure meravigliosa, e narrate con una lingua cruda, lirica, sismica, due storie che hanno la propria chiave nel mistero della visione. Di chi, mettendo a rischio ogni giorno la propria vita, forse riacquista la vista perché attraverso il dolore ne ha maturata una più profonda, e di chi, come Paolo, alla fine deve perderla, perché troppo sicuro di «aver visto tutto quello che c'era da vedere».

EAN: 9788809849198
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Milano, Adelphi 2011, cm.14x22, pp.155, brossura sopracoperta figurata a colori. Coll.Fabula,232. "La volta che Itria Panedda Nilis riprese a sognare era un pomeriggio di fine estate, con un sole che rosolava le carni e spaccava le pietre". A Melagravida i sogni se n'erano andati dopo una scossa di terremoto, "inseguiti dall'alito caldo della terra che si apriva come una melagrana". Ma quel giorno Itria Nilis - "conosciuta col nomignolo di Panedda per via delle sue carni morbide e bianche come il latte appena quagliato", e da un anno vedova inconsolabile - si era sentita come accesa da un fuoco, ed era corsa verso l'ovile del capraio Martine. Lui, quel fuoco che Itria aveva addosso, gliel'aveva spento volentieri - ma l'aveva pagata cara. E questo accadeva sulle rive del lago di Locorio - dove da allora hanno cominciato a verificarsi fatti assai strani. Il parroco ha un bel sostenere che non c'è nessun mistero, che è solo opera del Maligno: tutti lo sanno, anche se pochi hanno visto Itria Panedda "che si spoglia, canta e vola sopra le acque del lago". Così comincia questo romanzo di Salvatore Niffoi, che ancora una volta, sin dalle prime pagine, immerge il lettore in un'atmosfera magica e insieme concretissima, in cui la vita quotidiana di un paesino della Barbagia (fatta di fatica e di dolore, di miseria e di ferocia) si illumina di visioni in cui compaiono il diavolo e i morti ammazzati, ma anche madonne "con le tette grosse e dure, labbra alabastrine e capelli di seta" - e, sull'altare maggiore di un santuario abbandonato, finanche un dipinto raffigurante un grosso ragno.

EAN: 9788845925559
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Nuoro, Il Maestrale 2007, cm.12x20, pp.203, brossura con bandelle e copertina figuratat a colori. Coll. Narrativa. A Pirocha, come in tutta l'isola di Degnasàr e come nell'intero pianeta, non piove più da molti mesi. I pozzi gorgogliano ultimi lamenti, i fiumi espongono scheletri di sassi bianchi, i mari iniziano ad evaporare. In questo mondo riarso la vita resta sospesa sotto un sole implacabile. Persino Filò, prostituta-intellettuale di Pirocha, che su questo Dio distratto e sordo alle suppliche ha maturato una teoria tutta sua, resta senza lavoro. Poi, un giorno, la pioggia spezza la maledizione. Un'euforia matta prende tutti, restituiti alla vita. Però è un preludio di diluvio: peggio dello scampato deserto. Cinque donne, le prescelte visitate dal colombaccio messaggero, Filò in testa, attraverseranno lo sconquasso, temendo l'ultimo inverno del mondo, per trovare rifugio nel monastero cistercense di Taladdari, abbandonato e solitario sulla montagna, ma già covo di banditi sanguinari. Attenderanno una primavera che fiorisca dal fango, e sarà forse un'altra infanzia del mondo. Con un problema: la procreazione della specie, e chissà se a valle non si trovi una possibilità: un Adamo sopravvissuto al cataclisma.

EAN: 9788889801161
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EAN: 9788845924613
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EAN: 9788807030765
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#7544 Firenze
Coll.diretta da Cesare De Seta. Bari, Edit.Laterza 2002 cm.24,x24, pp.XII,296, 202 ill.bn.nt.anche a p.pag., brossura copertina figurata a colori. Coll.Grandi Opere. Le Città nella Storia d'Italia. Prefazione. 1.La città romana. 2.La città nell’alto Medioevo. 3.L’affermazione del Comune e la città della quinta cerchia. 4.Il Duecento: un secolo di costruzione urbana. 5.La città comunale fino alla fine del Trecento. 6.Il Quattrocento: riconfigurazione della città medievale. 7.La crisi fiorentina dell’inizio del XVI secolo e nel regime dei primi granduchi. 8.Il Seicento: ampliamenti, ristrutturazioni, variazioni scenografiche delle strutture urbane. 9.La fine dei Medici e la politica dei governi lorenesi. 10.Il periodo, napoleonico e la Restaurazione. I primi interventi di trasformazione della città antica. 11.Dal piano del Poggi per Firenze capitale d’Italia alla distruzione del ‘Vecchio Centro’. 12.1890-1940: la perdita della forma urbana. Appendici alle didascalie. Cartografia e vedute generali. Bibliografia. Indice dei nomi. Indice dei luoghi e delle cose notevoli.

EAN: 9788842016625 Note: Lievi segni d'uso al dorso, interno come nuovo.
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Roma, La Nuova Italia Scientifica 1989, 1993, cm.17x24, pp.172, brossura Coll.Le Professioni Infermieristiche,1.

EAN: 9788843000166
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Ediz.integrale a cura di Carlo Bordoni. Napoli, Morano Ed. 1995, cm.13x19, pp.254, brossura cop.ill.a col. Coll.Segnalibro.

EAN: 9788880361633
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Con i contributi di Massimo de Vico Fallani e Simone Quilici. Firenze, Olschki 2017, cm.17x24, pp.432, brossura Coll.Giardini e Paesaggio,49. Grazie alle opere di architettura e di arte dei giardini che Raffaele de Vico (1881- 1969) progetta ed esegue fino a 1962, egli è da annoverare come uno tra gli artisti tra i più importanti per Roma. Fu lui a dotare del verde pubblico la capitale dell’Italia fascista e poi la capitale della Repubblica Italiana. Per la continuità di interventi in diversi ambiti storici, la sua figura è comparabile a quella dell’architetto Marcello Piacentini, anche lui attivo nello stesso periodo. Il patriottismo e l’ammirazione per Roma di de Vico, che egli prova quale membro della borghesia romana, emergono in molti dei suoi parchi e delle sue architetture, e durante la propaganda fascista possono essere considerati come espressione delle direttive riguardanti la romanità e l’italianità. In tale contesto politico, la valorizzazione di diversi significativi siti archeologici nell’ambito urbano di Roma per mezzo di impianti a parco si identifica con la visione urbanistica di Gustavo Giovannoni riguardante l’ ‘ambientismo’.

EAN: 9788822264916
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