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#326368 Regione Veneto

Nel Cinquantesimo Anniversario della Fondazione in Zara.

Author:
Publisher: Società Dalmata di Storia Patria - Sezione Veneta.
Date of publ.:
Details: cm.17x24, pp.99, 5 illustraz. bianco e nero nel testo, brossura, copertina figurata.

Abstract: Sommario:Note linguistiche dalmatiche di A. Zamboni.Aspetti della monetazione greca nell'area dalmazia di G. Gorini.Cimeli dalmatici di età romana a Venezia di B. Forlati Tamaro.Ancora su Giorgio de Sabenico a Venezia di I. Chiappini di Sorio.

ConditionsUsato, buono
Note: Piccole macchie di umidità alla copertina e al dorso.
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Carmagnola, Edizioni Arthos 1979, cm.15x21, pp.XIII,104, due tavv.in bn.ft., brossura, cop.fig. Ottimo esempl.
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#128652 Arte Disegno
Cosenza, Palazzo Arnone, 10/5/2003-31/8/2003. A cura di Nella Mari. Milano, Silvana Ed.- Arthemisia 2003, cm.23x28, pp.143, num.ill.e tavv.bn.nt. brossura cop.fig. [volume nuovo] L’esposizione, curata da Nella Mari, presenta, per la prima volta al grande pubblico, la raccolta costituita da sessantacinque opere grafiche di Umberto Boccioni: disegni eseguiti a matita, penna, china, pastelli colorati, acquerelli oltre che incisioni ad acquaforte e a puntasecca. I disegni e le incisioni acquisite nel 1996 al Patrimonio dello Stato e ora di proprietà della Galleria Nazionale di Palazzo Arnone, provengono dalla Collezione Lydia Winston Malbin, americana che le acquistò dalla sorella dell’artista, Raffaella. Una raccolta che rappresenta un “unicum” in Italia e nel mondo. La collezione originale comprendeva centoventi opere grafiche e in mostra, per ricostruire idealmente l’intera raccolta, vi sono le riproduzioni fotografiche di quelle mancanti . Le opere sono tutte firmate o siglate e coprono un arco temporale che va dal 1906, con il disegno Tegole, al 1915, con l’acquerello Silvia, e documentano, pertanto, l’evoluzione artistica del pittore, dall’esperienza pre-futurista al periodo di piena maturità della sua arte. Le opere degli anni 1908-1909 costituiscono il nucleo più cospicuo della collezione, presentano studi anatomici e di figure, paesaggi e architetture oltre a studi preparatori per dipinti. Del 1907 è un’eccezionale puntasecca raffigurante Gisella e sempre nel 1907 si colloca l’acquaforte raffigurante La madre con l’uncinetto, che rimanda, specie nell’inquadratura ‘fotografica’, alla pittura di Giacomo Balla. Del 1908 sono invece gli studi preparatori per figure femminili sedute: Figura seduta e Giovane donna che legge, eseguiti per il dipinto Donna che legge (o La cucitrice) in collezione privata a Milano. Questi disegni costituiscono, come sostiene Boccioni nel suo taccuino, uno studio tramite la proposizione del medesimo soggetto. Dello stesso periodo sono gli studi per Contadini al lavoro e Campagna lombarda che sono tra i capolavori venduti da Boccioni a Gabriele Chiattone e che sono attualmente custoditi nel Museo Civico di Belle Arti di Lugano. Del 1911 sono infine i disegni preparatori per il dipinto La risata, custodito nel Museum of Modern Art di New York, magnifico esempio di opera futurista, e il bellissimo dipinto, l’Autoritratto, acquistato nel 1992 dal Ministero per i Beni e le Attivita Culturali per la Galleria Nazionale di Cosenza.

EAN: 9788882156039
Nuovo
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Milano, Rizzoli Ed. 2015, cm.14x22,5, pp.406, legatura ed., sopracop. Coll.Saggi italiani. "Su alcune figure non esistono dubbi. Fra gli antenati della destra italiana troviamo Giovanni Guareschi, il comandante Junio Valerio Borghese, Giorgio Almirante, Franco Freda, Indro Montanelli. Possiamo domandarci se a loro sia giusto affiancare i democristiani Mario Scelba e Amintore Fanfani, grandi manager come Eugenio Cefis e Cesare Romiti, un eroe civile come Giorgio Ambrosoli, un leader nascente come Matteo Salvini. Ritiene di sì Giampaolo Pansa, rovesciando un luogo comune che considera la destra una piccola parrocchia di pochi fanatici e di bombaroli neri. Gli avversari l'hanno sempre dipinta così. Tanto da spingere molti elettori moderati, conservatori o nostalgici del fascismo a pensare che la loro parte politica non fosse necessaria alla democrazia, mentre lo erano i cattolici e i comunisti. Pansa ribalta il verdetto che giudica senza patria milioni di italiani. Lo fa sin dal titolo del suo nuovo libro: 'La destra siamo noi'. Non è un brillante paradosso. È la sintesi di una verità: pure chi si schiera dietro una bandiera che la maggioranza rifiuta, appartiene alla storia italiana. Anche perché tutti siamo un po' di destra e su alcune questioni in modo deciso. Del resto gli esseri umani hanno un connotato comune: la doppiezza, una natura ibrida capace di passare da un'opinione a quella opposta. Allora perché negare che la destra abbia lo stesso diritto di esistere che la sinistra riserva soltanto a se stessa?"

EAN: 9788817080507
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#310024 Arte Varia
Testi in italiano e francese. Ivrea, Priuli & Verlucca 1988, cm.24x32, pp.260, num.figg.a col.nt. legatura editoriale cartonata, cofanetto. Un lungo viaggio attraverso la cultura materiale lignea delle popolazioni alpine. Cultura materiale, fede e religiosità, arte pastorale e simbolismo, documentati da questo catalogo di reperti raccolti e gelosamente custoditi da etnologi, pubbliche Istituzioni, Musei e collezionisti privati.
Usato, come nuovo
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