CART go to cart
Books
Total
FREE SHIPPING COSTS
FOR ORDERS OVER
35 € TO ITALY
70 € TO EUROPElimits and conditions
#327223 Archeologia

Quaderni del C.V.A. Italia, 1. Indici per provenienze e per bibliografia di H.Payne "necrocorinthia" e di R.J.Hopper "addenda to necrocorinthia".

Author:
Publisher: Libreria Editrice L'Erma Di Bretschneider.
Date of publ.:
Details: cm.23,5x32, pp.45, brossura. Quaderni del Corpus Vasorum Antiquorum - Italia, 1.

EAN: 9788870623024
ConditionsUsato, molto buono
EUR 54.00
-55%
EUR 24.00
Last copy
Add to Cart

See also...

#94151 Archeologia
Fotografie di D.Motto. Milano, Federico Motta Ed. 2000, cm.29x29, pp.96, 23 ill.nt.e 56 tavv.a col.ft. legatura ed. sopraccop.fig.a col.

EAN: 9788871792439
Nuovo
EUR 41.32
-34%
EUR 27.00
Available
#313316 Archeologia
Guida agli scavi Milano, Electa 2002, cm. pp.160, brossura copertina figurata a colori.

EAN: 9788851000196
Nuovo
EUR 10.00
-30%
EUR 7.00
Last copy

Recently viewed...

A cura e con un saggio di Giancarlo Gaeta. Milano, Adelphi 1982, cm.14x22, pp.403,(13), brossura con bandelle e copertina figurata. Coll.Biblioteca,118. I «Quaderni» di Simone Weil cominciano oggi ad apparirci per ciò che sono: un’opera unica e solitaria, senza ascendenze, senza discendenze, un cristallo perfetto composto di molteplici cristalli. Simone Weil riempì sedici grossi quaderni fra l’inizio del 1941 e l’ottobre 1942: aveva poco più di trent’anni, la guerra era nel suo momento più cupo, la vita la trascinava, come tanti rifugiati, fra Marsiglia, gli Stati Uniti, Londra, dove sarebbe morta nel 1943, dopo aver tentato in ogni modo di farsi paracadutare dietro le linee tedesche. Con prodigiosa intensità, trasmettendoci quasi il pulsare del pensiero stesso nel momento in cui si fissa, Simone Weil annotò in quel periodo questa «massa non ordinata di frammenti»: tutti i temi delle sue riflessioni precedenti, che erano state soprattutto filosofiche e sociali, vi riappaiono e alcune decisive scoperte sono qui testimoniate, come la lettura dei grandi testi sanscriti, fatta con René Daumal. Ma ciò che subito colpisce è l’invisibile presupposto che irraggia la sua luce su queste pagine. Qui, più che mai prima in lei, parla un pensiero trasparente e durissimo, caparbiamente concentrato su un esile fascio di parole che la Weil incontrava interrogando pochi testi inesauribili (le «Upani?ad», la «Bhagavad Gita», i Presocratici, Platone, Sofocle, i Vangeli, san Paolo): amore, forza, necessità, equilibrio, bene, desiderio, sventura, bellezza, limite, sacrificio, vuoto. Nulla come il contatto con queste parole può rendere evidente la miseria della filosofia, della scienza, della religione, della politica abbandonate al loro «karman» occidentale. Mentre proprio dinanzi a queste parole si accende il pensiero della Weil, che è l’esperienza stessa di «agganciare il proprio desiderio all’asse dei poli». La Weil sapeva perfettamente che quelle parole sono altrettante ordalie, perché fanno traversare il fuoco a chi le pronuncia. Chi può pronunciarle, in quanto sa a che cosa esse si riferiscono, ne esce illeso. Ma quasi nessuno ne esce illeso. Nella bocca di quasi tutti quelle parole sono carcasse deformi. Sotto la penna di Simone Weil tornano a essere cristalli misteriosi. Per osservare quei cristalli con attenzione – e l’attenzione è appunto la suprema virtù praticata dalla Weil, quella che riassume in sé tutte le altre – bisogna essere almeno un matematico dell’anima: Simone Weil lo era

EAN: 9788845904837
Usato, molto buono
EUR 19.00
2 copies