Iatrulli.

Traduz. in inglese di Jolanda Barili. Firenze, Edizioni Polistampa 1999, cm. 21x29, pp.51,(1), alcune ill. in bn. nt. e 17 tavv. a col.ft., brossura, cop. fig. a colori, sopraccoperta in acetato trasparente.

Firenze, Edizioni Polistampa 2008, cm.24,5x31,5, pp.143,(1), alcune illustrazioni in bn. nel testo e numerose tavole a colori fuori testo , legatura editoriale cartonata, titoli al piatto anteriore e al dorso, sopraccoperta figurata a colori. Il volume si concentra sui venti anni di produzione pittorica di Caroline Gallois, proponendo un'esaustiva carrellata delle sue opere ordinate cronologicamente, riprodotte a colori in grande formato. La pittura della Gallois è incentrata sulla tematica dello spostamento da senso a simbolo (stimolata dai suoi continui viaggi attraverso il mondo) e sulla ricerca rappresentativa piuttosto che sul significato di ciò che viene rappresentato. Un percorso internazionale, un lavoro sulla luce e sui materiali attraverso l'utilizzo di tecniche particolari. Dalle opere dell'inizio realizzate ed esposte in Messico, influenzate dai murales e caratterizzate da una chiara vena esotica, agli animali e alle biciclette, segno di una nuova svolta ecologista, dell'anno successivo, con la città di New York a fare da sfondo. Con l'iscrizione all'Arts Students League la ricerca si fa più "tecnica" e la sperimentazione si indirizza verso nuovi linguaggi grafici. I quadri di questo periodo, dal 1994, sono astratti e attraversati sempre più da una vena di indagine interiore. L'ultima svolta è della metà degli anni '90, quando la Gallois si trasferisce a Firenze e comincia a sperimentare la pittura su materiali diversi e con l'utilizzo di più tecniche in una continua sperimentazione, che non si è ancora conclusa. Il volume è arricchito da un esaustivo apparato biobibliografico e da una cronologia espositiva aggiornata.

Testo Italiano e Inglese. Firenze, Edifir 2001, cmn.24x21,5, pp. 105, ill. bn. e col., brossura copertina figurata a colori.

Firenze, Edizioni Polistampa 2008, cm.24,5x31,5, pp.143,(1), alcune illustrazioni in bn. nel testo e numerose tavole a colori fuori testo , legatura editoriale cartonata, titoli al piatto anteriore e al dorso, sopraccoperta figurata a colori. Il volume si concentra sui venti anni di produzione pittorica di Caroline Gallois, proponendo un'esaustiva carrellata delle sue opere ordinate cronologicamente, riprodotte a colori in grande formato. La pittura della Gallois è incentrata sulla tematica dello spostamento da senso a simbolo (stimolata dai suoi continui viaggi attraverso il mondo) e sulla ricerca rappresentativa piuttosto che sul significato di ciò che viene rappresentato. Un percorso internazionale, un lavoro sulla luce e sui materiali attraverso l'utilizzo di tecniche particolari. Dalle opere dell'inizio realizzate ed esposte in Messico, influenzate dai murales e caratterizzate da una chiara vena esotica, agli animali e alle biciclette, segno di una nuova svolta ecologista, dell'anno successivo, con la città di New York a fare da sfondo. Con l'iscrizione all'Arts Students League la ricerca si fa più "tecnica" e la sperimentazione si indirizza verso nuovi linguaggi grafici. I quadri di questo periodo, dal 1994, sono astratti e attraversati sempre più da una vena di indagine interiore. L'ultima svolta è della metà degli anni '90, quando la Gallois si trasferisce a Firenze e comincia a sperimentare la pittura su materiali diversi e con l'utilizzo di più tecniche in una continua sperimentazione, che non si è ancora conclusa. Il volume è arricchito da un esaustivo apparato biobibliografico e da una cronologia espositiva aggiornata.

Edizione con testo a fronte. Testo latino e versione di Guido Vitali. Bologna, Zanichelli Ed. 1977, cm.12,5x19,5, pp.XXII,362, legatura editoriale , sopraccop.fig.a colori. Coll.Prosatori di Roma.

by Jane England (Photographer). Black Dog Pub 2017, cm.22x28,5, pp.160, b.w ill. hardback. legatura editoriale in mz.tela, copertina figurata. Bringing together photographs taken during the mid 1970s through to the early 1980s, Turn and Face the Strange covers the eclectic range of subjects that passed in front of Jane England’s camera. Initially inspired by photographers such as Diane Arbus and Guy Bourdin, England photographed friends and associates at a time when marginalised groups and sub-cultures merged and came together with a shared sense of nihilism and decadence. Her images range from carefully choreographed portraits to street photographs, encompassing the early years of London’s Punk era and the birth of New Romanticism. Her depictions of non-conformist urban tribes provide an intimate portrayal of sophistication and squalor, the demi-monde who existed between the street and the more exotic echelons of the art and fashion scenes. By not aligning herself with any of the number of sub-cultures that emerged across London and beyond in the late twentieth century, England was able to photograph club kids and Teddy boys, transvestites, artists and aspirant models. While a number of England’s subjects such as Vivienne Westwood and Gilbert & George have become icons of the period, many of the others are forgotten, having retreated to the suburbs or died tragically young.

Prefaz.di Ettore Bernabei. Milano, Mondadori Ed. 2002, cm.14,5x22,5, pp.466, legatura ed. sopracop.fig.a col. Coll.Ingrandimenti. “Questo non è solo un libro di ricordi. C’è qualcosa di più. Ci sono il confronto e la confluenza di due tipi di umanità: la borghesia agiata e bene orientata del triangolo industriale italiano della prima metà del Novecento, e la nuova dirigenza cattolica che guidò l’Italia attraverso la ricostruzione postbellica e la conquista del quarto posto tra i Paesi più industrializzati del mondo. “Mariapia Tavazzani nei suoi primi cinquant’anni conobbe mezzo mondo, e partecipò con il suo innato entusiasmo alle gioie della vita facile dei più forti, temperando la sua curiosità intelligente e volitiva con l’esercizio faticoso della solidarietà con i più deboli. Da quando – all’inizio degli anni Settanta – conobbe Amintore Fanfani, inquadrò il suo impegno sociale e caritativo nella austerità della politica ufficiale, arrivando così a conoscere gli uomini e le donne dell’altra metà del mondo. “Le pagine di questo libro si leggono facilmente e con il gusto di scoprire manifestazioni e aspetti impensabili e sconosciuti della ricchezza, della povertà e della politica.”

Traduzione di Dario Mazzone. La Biblioteca di Repubblica 2002, cm.12,5x20, pp.126, legatura editoriale cartonata, sopraccoperta figurata. Collana Novecento,58.