Le ceramiche di Antonio Manzi.

Prato, Edizioni del Palazzo 1976, cm.17,5x24,5, pp.277, centinaia di tavv.bn.nt. legatura ed.in tutta tela, titoli in oro, sopraccop.fig.a col.

Prato, Società Ginnastica Etruria 1997, cm.22x30, pp.192, centinaia di ill.bn.nt. legatura ed.soprac.fig.bn.

Firenze, Loggia dè Lanzi Ed. 1995, cm.14x20, pp.170,num.ill.a col.nt. brossura soprac.fig.

Prato, Ediz. Le Polene 2003, cm.25x30,5, pp.432, numerose illustraz. bianco e nero e a colori nel testo, legatura editoriale, sopraccoperta figurata a colori.

Milano, Ceschina Ed. 1951, cm.17,5x24,5, pp.XV-350, num.figg.bn.nt. brossura

Illustrations de Theodore Frere. Paris, Charles Warée Editeur 1844, cm.17,5x27,5, pp.XVIII,400, numerosissimi disegni nt.e tavv.ft. legatura ed.in tutta tela,a sbalzo, titoli e frei in oro al piatto e al dorso. Taglio oro. Prima edizione.

Pamplona, Eurograf 1998, cm.17x23,5, pp.222,num.ill.col. brossura cop.fig.col.

Genesi di una deregulation creativa. Traduzione di Elena Parma Armani ed Emilia Gardella Sitia. Genova, Edizioni Costa & Nolan 1985, cm.14x21, pp.240, brossura con bandelle e copertina figurata a colori. Collana I Turbamenti dell'Arte,10. Prima edizione italiana. Una volta lo chiamavano Mies van der Johnson, a sottolineare allora l'assoluta fedeltà del Johnson storico e architetto debuttante a Mies van der Rohe, il profeta dello Stile Internazionale. Era l'epoca in cui Philip Johnson scriveva: "un palazzo per uffici non avrà mai l'aspetto di una chiesa gotica", frase che appare ben strana in bocca al futuro progettista di pinnacoli in vetro e acciaio nelle città di mezza America. Questa raccolta degli scritti di Philip Johnson è piena di simili sorprese, ma è soprattutto la cronaca militante di oltre cinquant'anni di architettura, dagli albori modernisti sino all'avvento del postmoderno, anche se per sé Johnson ha sempre preferito l'etichetta di "eclettico funzionale".