Le ceramiche di Antonio Manzi.

Roma, Editrice Atanor 1988, cm.15x21, pp.139,(3), numerose foto in bn.nt., brossura, cop.fig. con bandelle. [buon esemplare.]

Prato, Ediz. Le Polene 2003, cm.25x30,5, pp.432, numerose illustraz. bianco e nero e a colori nel testo, legatura editoriale, sopracoperta figurata a colori.

Firenze, Loggia dè Lanzi Ed. 1995, cm.14x20, pp.170,num.ill.a col.nt. brossura soprac.fig.

Prato, Società Ginnastica Etruria 1997, cm.22x30, pp.192, centinaia di ill.bn.nt. legatura ed.soprac.fig.bn.

Roma, Edizioni della Bussola 1948, cm.16,5x22,5, pp.344, brossura Coll.Panorami di Cultura Contemporanea,3.

Roma, Ed.Napoleone 1990, cm.15x21, pp.157, brossura cop.fig.a col. Coll.Quadrifoglio,4.

Paris, Presses Universitaires de France 1950, cm.14x22,5, pp.XII-766, 4 cartine ripiegg.ft. brossura Coll.Peuples et Civilisations,1. testo in francese.

Firenze, Olschki Ed. 2010, cm.15x21, pp.VIII-148, 70 figg.bn.e col.ft. brossura cop.fig.a col. Coll.Pocket Library of Studies in Art,38. Nel disegno di architettura strutturali sono i legami che assimilano Michelangelo, Bernardo Buontalenti e Guarino Guarini. E proprio quei legami inducono l’esigenza di rileggere alcuni disegni michelangioleschi, di riformulare la vicenda artistica di Buontalenti rispetto all’incidenza di fogli d’architettura michelangioleschi da lui stesso posseduti, manipolati e anche modificati. E, ancora, di introdurre innovativamente, nel panorama degli studi sul Guarini, l’indagine del rapporto mai sinora rilevato del Teatino con Firenze.