Catalogo della Mostra:
Arturo Carmassi e gli anni Cinquanta.
Comune di Cittadella - Fondazione Culturale Palazzo Pretorio Onlus
Cittadella, Palazzo Pretorio, 10 maggio - 20 luglio 2003.
Cittadella,
2003,
cm.21x28,5,
pp. 125, ill. colori tavole colori.
brossura con copertina figurata a colori.
Arturo Carmassi, pittore e scultore tra i maggiori del secondo Novecento italiano, nato a Lucca nel 1925 e ancora molto attivo, vanta una carriera più che cinquantennale nata all'insegna di opere astratto-concrete, giunte oggi alle esplorazioni del potere evocativo della materia. La mostra, che propone un processo di rivisitazione del lavoro di Carmassi, vuole anche sottolineare il ruolo avuto dall'artista nel processo di rinnovamento della pittura italiana degli anni Cinquanta, accanto a intellettuali e altri artisti quali Afro, Birolli, Burri, Capogrossi, Dorazio, Fontana, Licini, Manzoni, Perilli, Santomaso, Scanavino, Scialoja, Tancredi, Turcato, Vedova, chiamati in causa nella rassegna curata e presentata da Giuliano Menato. Le opere esposte, eseguite dal maestro lucchese nell'arco dell'intero decennio, sono per lo più inedite e appartengono ai cicli: Contre jour (1950-51), Origini (1954-55), Le Ombre (1954-58), Suite Gardella (1956), Notti Veneziane (1958), Addii (1958), Le Apuane (1959-60). "Le mie opere- ha dichiarato Carmassi - riflettono la mia spiritualità, il senso che mi è caro del vivere con un certo rischio di esistenza, cercando sempre di andare al di là del limite. L'artista deve produrre un'immagine altra, che deve rispecchiare esattamente la storia e la qualità intellettuale del suo tempo: Solo a queste condizioni l'opera acquista il valore di documento. La pittura ha ormai abbandonato il lato esterno dell'uomo, l'avventura è nello spirituale, nell'essere e non nell'apparire".
Usato, come nuovo