Religioni

Uno per ogni mese + 13° volume "Indice e patronati". Milano, Edizioni San Paolo/Famiglia Cristiana 2006, 13 volumi completo. cm.20x28, pp.circa 1600 num.figg.a col.nt. legature editoriali copertine figurate a colori.

Prato, Tipografia E.Alberghetti e C. 1850, cm.23x29,5, pp.n.n.(428), oltre 400 incis.nt., rilegatura coeva in mz.pelle, titoli e fregi in oro al dorso. Segni d'uso ai piatti e qualche menda alle cuffie. Interni con lievi e rare fioriture.

A cura di Oreste Gregorio. Roma, Ediz.di Storia e Letteratura 1983, cm.11,5x18, pp.165, legatura ed.in tutta tela rossa,titoli in oro al dorso,sopraccop.

Traduzione secondo la vulgata di Mons.Antonio Martini, Revisione di Mons.Luigi Nazari di Calabiana. Milano, Fratelli Fabbri Editori 1964, 7 volumi. cm.25x31, pp.complessive ca.2800, oltre 2000 tavv. a colori nel testo , legature editoriali in skivertex con sopraccoperte.

La storia e l'analisi della più straordiaria reliquia della Cristianità. Milano, Mursia 1978, cm.11x18, pp.186, 25 figg.bn.in tavv.bn.ft. brossura copertina figurata. Coll.Tascabili.

A cura di Mariano da Alatri. Pescara, Ediz.Paoline 1961, cm.11,5x17, pp.272, legatura ed.in balacron. Coll.Maestri,65.

Traduz.di Mons.Benedetto Neri. Assisi, Tipografia Porziuncola 1983,2005, cm.13,5x20,5, pp.380, brossura cop.fig.bn.

Firenze, Vallecchi Ed. 1960, cm.17x24, pp.VII-745, 32 tavv.a col.ft. legatura ed.cartonata.

Firenze, unione Francescana 1938, cm.13x20, pp.64,alcune tvv.bn.ft. brossura Opera delle Biblioteche Francescane,Anno III, Fascicolo,I.

Roma, Magi Spinetti Ed. 1945, cm.13,5x19,5, pp.344, brossura

Introduz.e note di Francesco Russo. Illustrazioni di Attilio Razzolini. Roma, Angelo Signorelli Ed. 1950, cm.13x20, pp.XXVII,248, brossura Coll.di Scritti Francescani. Intonso.

A cura dell'Ist.di Filologia Romanza dell'Univ.di Roma. Modena, Società Tipografica Ed.Modenese 1957, cm.19x28, pp.249, brossura Coll.Studi e Testi. Intonso. Seconda ediz.corretta e accresciuta.

Milano, Rusconi 1985, cm.14x22, pp.154, legatura ed. sopracop.fig.a col. Coll.Dimensione Religiosa.

Traduz.di Aldo Audisio. Milano, Rusconi Ed. 1992, cm.14x22, pp.396, legatura ed. sopracop.fig.a col. Coll.Orizzonti della Storia.

Roma, De Luca 1986, cm.17x24, pp.108, diverse tavv.bn.ft. brossura cop.fig. Coll.Discutendo con Cristo,3.

Commento a cura di Elda Pollonara. Milano, Rusconi Ed. 1988, cm.13,5x22, pp.385, num.tavv.a col.ft. legatura ed. sopracop.fig.a col. Coll.Dimensione Religiosa.

Riproduzione integrale del quindicinale di Federigo Tozzi e Domenico Giuliotti, 1913-1914, Firenze-Siena. Con nota critica e indice di L.Giorgi. Firenze, S.P.E.S. Studio per Edizioni Scelte 1977, cm.35x50, pp.XLI-36, brossura Edizione limitata e numerata in 350 esemplari.

Paris, Librairie De Firmin Didot 1891, cm.16x24, pp.XIII,344, rilegatura in tutta tela muta.

Testo stabilito da Thadée Klossowski, traduz.di Renzo Piccoli, con uno scritto di Paola Alberti. Milano, SE Ediz. 2020, cm.13x22, pp.119, brossura con bandelle, cop.fig.a col. Coll.Conoscenza Religiosa,29. "La morte di Dio non è stata soltanto l'«evento» che ha suscitato, nella forma che noi conosciamo, l'esperienza contemporanea: essa ne disegna indefinitamente il grande sostegno scheletrico. Bataille sapeva bene quali possibilità di pensiero questa morte poteva aprire, e in quale impossibilità essa impegnava il pensiero. Cosa vuol dire, infatti, la morte di Dio se non una strana solidarietà tra la sua inesistenza che esplode e il gesto che lo uccide? Ma cosa vuol dire uccidere Dio se non esiste, uccidere Dio che non esiste? Probabilmente, vuol dire ucciderlo perché al tempo stesso non esiste e affinché non esista (è la risata). Uccidere Dio per liberare l'esistenza da questa esistenza che la limita, ma anche per ricondurla ai limiti che questa esistenza illimitata cancella (è il sacrificio). Uccidere Dio per ricondurlo a quel nulla che egli è; per manifestare la sua esistenza nel cuore di una luce che la fa fiammeggiare come una presenza (è l'estasi). Uccidere Dio per perdere il linguaggio in una notte assordante, e perché questa ferita lo faccia sanguinare fino a che zampilli un «immenso alleluia perduto nel silenzio senza fine» (è la comunicazione). La morte di Dio non ci restituisce a un mondo limitato e positivo, ma a un mondo che si snoda nell'esperienza del limite, si fa e si disfà nell'eccesso che lo oltrepassa." (Michel Foucault) Testo stabilito da Thadée Klossowski. Con uno scritto di Paola Alberti.

Roma, Viella 1996, cm.17x24, pp.139, brossura, copertina figurata a colori con bandelle. Stato di nuovo. Coll.I Libri di Viella,8.

A cura di Maiangela D'Onza Chiodo. Torino, UTET 1992, cm.15,5x23,5, pp.498, alcune tavole bn. fuori testo, legatura editoriale in tutta tela, fregi in oro al dorso. Collez.Classici delle Religioni. Le Religioni Orientali.

Milano, Jaca Book 1975, 1980, cm.15,5x24,5, pp.787, legatura ed.in tutta tela, sopracop.fig.a col. Coll.Storia della Chiesa,10/2.

Traduz.di M.Rial. Firenze, Nardini Ed. 1991, cm.13x20,5, pp.181, brossura, cop.fig.a col. Coll.Biblioteca Mistica,2.

Roma, Donzelli Ed. 1997, cm.15x23, pp.94, brossura cop.fig.a col. Coll.Saggi. Scienza e Filosofia. Il rinnovato interesse per la religione, che si manifesta oggi da più parti, trova la sua spiegazione non solo nella reazione al disorientamento prodotto dalla crisi dei valori tradizionali, ma anche nelle nuove possibilità che si aprono, nella cultura post-moderna, a favore di un'esperienza religiosa in senso proprio.Le posizioni della filosofia contemporanea che sottolineano i limiti del sapere, mantenendo la tensione verso l'impensato e l'indicibile, hanno mostrato che i miti, i riti, le credenze non sono delle favole, ma un modo per l'essere umano di entrare in rapporto con le realtà fondamentali del suo vissuto. Al di là delle forme dogmatiche e autoritarie della religione istituzionale, diventa così possibile reinterpretare il messaggio cristiano, ponendo in evidenza sia le sue dimensioni tragiche, che quelle essenzialmente liberatorie. In questa prospettiva, l'esperienza religiosa appare come invito ad assumere interamente le contraddizioni della nostra esistenza, in quanto unico luogo nel quale si attua la promessa di redenzione.