Storia Moderna

Roma, Ediz.di Storia e Letteratura 1975, cm.18x25, pp.364, 4 tavv.in bn.ft., brossura intonso. Stato di nuovo. Coll.Biblioteca di Storia Sociale,4.

Firenze, Marzocco 1944, cm.15x22, pp.218, 20 tavv.bn.ft. brossura sopracoperti.

Intr.e note di A.P.Maudslay. s.l. Farrar, Straus and Cudahy 1956, cm.15x24, pp.XXXIV-478, legatura ed.in mz.tela,cop.fig.

Roma, Viella Ed. 1996, cm.17x24, pp.216, brossura Coll.I Libri di Viella,7. [volume nuovo] Il San Michele a Ripa Grande racchiude in sé due secoli della storia economica di Roma; il suo esempio come centro di produzione consolidò la tendenza nella capitale a trasformare centri di assistenza di proprietà dello Stato in opifici pubblici, come in buona parte dell’Europa avveniva da oltre un secolo. Ogni vicenda politica che ha interessato Roma nel lungo periodo di due secoli ha coinvolto la vita economica del San Michele, intaccandone anche la continuità d’esercizio; nonostante ciò, il governo pontificio non ha mai rinunciato a sostenere con qualsiasi mezzo la realizzazione del progetto, perché, dal suo successo, sarebbe dipeso il buon risultato di tutte le iniziative pubbliche che erano in esso contenute. Da quelle per migliorare la qualità dell’assistenza ai poveri e agli invalidi, a quelle che rientravano nel programma di crescita culturale e professionale degli alunni fino alle iniziative rivolte a promuovere un moderno sistema di organizzazione del lavoro. Il San Michele ha rappresentato la grande lotta dello Stato contro la mendicità, ma ha rappresentato anche la battaglia dello Stato contro la stagnazione produttiva della capitale. Come struttura assistenziale ha assicurato il ricovero a tutti i bisognosi, come struttura produttiva ha costituito la grande occasione per sperimentare a Roma il nuovo modo di produzione legato agli schemi della manifattura; con le sue botteghe ed i suoi laboratori ha creato capitale umano sia per le occasioni interne all’istituto sia per quelle che si potevano presentare sul mercato del lavoro cittadino; con le sue scuole di arti liberali ha formato tanti giovani alla cultura, ma soprattutto, attraverso il lavoro e l’istruzione, ha garantito a quei giovani il minimo necessario per vivere una vita fuori dell’istituto di assistenza.

Roma, Ediz.dell'Ateneo 1973, cm.15x22,5, pp.174, brossura Coll.Nuovi Saggi,62.

Roma, Ediz.Sapere 1997, cm.15,5x22, pp.540, legatura ed.in tutta tela, sopracop.fig.a col.

Roma, Ediz.dell'Ateneo 1985, cm.17x24, pp.200, brossura Coll.Studi e Fonti,4.

Milano, Bompiani 1946-1948, cm.17x24, pp.358, alcune figg.bn.nt. legatura ed.in mz.tela.

Firenze, Sansoni Ed. 1989, cm.13,5x21, pp.XI-355, brossura cop.fig.a col. Coll.Biblioteca Universale.

Introduz.e cura di P.Pavan. Roma, Archivio Izzi 1996, cm.17x24, pp.236, alcune figg.bn.nt. brossura sopracop.fig. Coll.Roma Moderna e Contemporanea.

Diretta da Luigi Firpo. Torino, UTET 1980,1987, 2 volumi. cm.17,5x25, pp.718,1042, 110 tavv.bn.ft. legature editoriali in tutta tela, fregi e titoli in oro ai dorsi. [copia in ottimo stato].

A cura di Pietro Themelly. Roma, Archivio Guido Izzi Ed. 1997, cm.14x21, pp.185, brossura Coll.Biblioteca dell'Archivio,15.

A cura di Pietro Themelly. Roma, Archivio Guido Izzi 1992, cm.14x21, pp.LI,231, brossura Stato di nuovo. Coll.Biblioteca dell'Archivio,10.

Vol.I. Indianapolis, The Bobbs-Merril Co. 1958, cm.16x24, pp.XXXIV-662, 1 tav.bn.ft.in antip. legatura ed.soprac.fig. Lingua inglese.

London, Macmillan 1964, cm.14x22, pp.VI-263, legatura ed. sopracop. Testo in inglese.

Coordinatori dell'Opera Ruggiero Romano, Corrado Vivanti. Torino, Einaudi Ed. 1980, cm.16x21,5, pp.XX,1544, 64 tavv.bn.ft. legatura ed.in tutta tela, sopraccop.fig.in cofanetto. Coll.Storia d'Italia,3.

Venezia, Marsilio Ed. 1994, cm.15,5x21,5, pp.195, brossura cop.fig. Coll.Ricerche. Nel quadro della riflessione settecentesca sulla storia asiatica, questa indagine si propone di analizzare un versante molto specifico e apparentemente minoritario. La vicenda dei popoli della steppa, dei conquistatori e degli imperi nomadi dell'Asia centrale, costituisce in realtà un tema di particolare interesse per l'osservazione e l'interpretazione del rapporto civiltà-barbarie. L'autore osserva il mutamento e le interpretazione relative alla storia dei barbari d'Oriente nella cultura francese tra la fine del '600 e la seconda metà del '700: dalla caratterizzazione dell'immagine dei grandi protagonisti della storia centro-asiatica, alla interpretazione dei Tartari nell'opera di Montesquieu, al giudizio sulle società nomadi nell'opera di Joseph De Guignes.

Estratto dal Bollettino Storico Livornese, anno IV, n.4, 1940-XIX. Livorno, Stab.Poligr.Toscano 1940, cm.18x25, pp.8, fasc.

Roma, Salerno Ed. 2000, cm.16x24, pp.405, legatura ed. sopracop.fig.a col. Coll.Profili,25.

Con una lettera del Petrarca al Cardinal Colonna sul Maremoto di Napoli del 1343. A cura di G.Piergili. Firenze, Le Monnier 1894, cm.12x18,5, pp.285, brossura Collez.Scolastica.

Traduzione di Leonardo Cammarano. Napoli, Ricciardi 1970, cm.14,5x23, pp.220, brossura Coll.Opere di cultura storica e letteraria. Raro.

Introduz.e traduz.e commento di Guido Abbatista. Roma, Donzelli Ed. 1995, cm.12x17,5, pp.184, legatura editoriale con sopraccoperta figurata a colori. Coll.Biblioteca.

Avec la collab.de Ch.H.Pouthas. Paris, Hachette 1924, cm.12x18,5, pp.754, 171 figg.bn.e 38 carte nt. legatura ed. Coll.Cours d'Histoire Malet-Isaac.

London, Collins 1944, cm.14x22, pp.XII-499, legatura ed.tutta tela.