Il popolo delle Montagne Nere.

Ferruccio Rossi Landi, Massimo Pesaresi, Arthur D. Shulman, Robyn Penman, Donis A. Dondis, Jack Goody, Henri Jean Martin, Ithiel de Sola Sola Pool, Garth S. Jowett, Ederyn Williams. London, Thames and Hudson 1981, cm.22x27,5, pp.272, with 379 illustrations, 57 in colour. legatura editoriale cartonata sopracoperta figurata.

Versione dal tedesco di Giambattista Baseggio. Romanzo popolare. Milano, Pirotta 1840, 3 volumi cm.8,5x14, pp.275, 282, 282, legature in mezza pelle, dorsi con titoli e fregi in oro. 3 incisioni all'antiporta di ciascun volume, nel volume secondo è assente il frontespizio. Prima edizione italiana.

A cura di Camillo Berra. Introduzione di Maria Helena Almeida Esteves. Torino, UTET 1981, cm.10,5x18, pp.XVI,268, legatura ed. Coll.I Grandi Scrittori Stranieri.

Genève, Editions Encre Fraîche 2007, cm.13x20,5, pp.86,(2), brossura, cop.fig. [copia non letta e in ottimo stato.]

in Latin eschatological perceptions of politics and history before and after 1204. Estratto. A cura di G.Ortalli, G.Ravegnani, P.Schreiner. Venezia, Ist.Veneto di Scienze, Lettere ed Arti 2006, cm.16x24, pp.18, fascicolo, Ralazioni presentate alle Giornate di Studio.

Traduzione di Barbara Gambaccini. Massa, Edizioni Clandestine 2021, cm.12,5x19, pp.240, brossura copertina figurata a colori. Coll.Highlander. In questo libro-inchiesta Orwell descrive con obiettività giornalistica lo sfruttamento e la disoccupazione tipiche delle cittadine minerarie dell’Inghilterra settentrionale durante gli anni Trenta, accompagnando il lettore in uno studio sociologico che s’incentra sui vari strati del proletariato e proponendo uno studio approfondito della problematica dei rapporti tra socialismo e civiltà industriale. A distanza di anni, questo romanzo si rivela attuale non solo nell’analisi lucida di una società che il progresso non ha mutato molto, ma perfino nella sua critica al socialismo, in cui mostra un’incredibile capacità di preveggenza, e nella potenzialità delle soluzioni offerte.

Maurizio Vanni. Carlo Cambi Editore 2009, cm.21x28, pp.70 ill.a colori. brossura copertina Il volume è il catalogo della mostra promossa dal Comune di Castelfiorentino in collaborazione con la Banca del Credito Cooperativo di Cambiano nell'ambito dell'iniziativa provinciale Il Genio Fiorentino. Dal 23 aprile al 24 maggio 2009 presso il Ridotto del Teatro del Popolo di Castelfiorentino l'artista Giampaolo Talani espone le sue composizioni, costruite con tratti decisi, con precisi tocchi cromati dove i chiaroscuri trovano la loro giusta collocazione. Nei lavori di Talani lo spettatore trova la consapevolezza delle anatomie e la coscienza del voler andare oltre il dato naturale. Osservare i suoi personaggi, infatti, vuol dire partecipare a una sorta di rito d'iniziazione che prepara a vivere un'originale esperienza, entrare nella dimensione parallela delle ombre consistenti. Le figure sembrano perdere fisicità attraverso una patina di luce che, il più delle volte, lenisce l'impatto diretto con i colori puri creando un'atmosfera evocativa e meta-reale di dimensione vissuta. Strutture meta-reali costruite attraverso l'armonia formale di un principio che, unendo realtà e illusione, finito e infinito, vita e morte, trova nel pensiero il luogo ideale del suo dispiegarsi e nel dipingere l'azione che lo comprende.

Bologna, Apeiron Ed. 2004, cm.11,5x15,5, pp.158, brossura cop.fig. Coll.Minima,3. "Ci siamo chiesti, eredi dei fatti terribili della seconda guerra, come pensare dopo Auschwitz, quale Dio invocare dopo Auschwitz. Ma la vicenda di Etiy, una giovane ebrea olandese che ha per scenario esistenziale quei tempi tragici, sembra richiamare l'attenzione al questionante: chi è l'uomo che interroga Dio e la sua assenza, quale uomo è potuto giungere fino ad Auschwitz, e soprattutto quale uomo potrà ricostruire i tempi nuovi dopo Auschwitz. Quegli uomini eravamo e siamo ancora noi, io e te, con tutta l'oscurità e la luce che portiamo nel cuore, con le oscure, terribili potenzialità del male e le immense capacità di redenzione, di comprensione, di amore."