Una vita pagana. Enrico Corradini dal superomismo dannunziano a una politica di massa.

Distanze, pensieri, emozioni, ricordi. Roma, Albatros 2020, cm.14x21, pp.69, con numerose foto ed illustrazioni. Brossura copertina figurata. collana Nuove Voci- Le Piume. L'autore intende sigillare nel presente volume le incolmabili distanze, i pensieri, i ricordi e le parole scaturite da uno sforzo prolungato nel tempo, percorrendo a piedi e con uno zaino in spalla territori agresti, pastorali ed alpini. L'esperienza fisica e spirituale muta in uno strumento metafisico di conoscenza interiore e pone il cammino stesso come luogo senza inizio né fine, in grado di generare nell'essere umano trasformazione e introspezione. "Come riflessi in un campo di stelle" narra di un viaggio pulito compiuto per 7.000 chilometri nelle zone rurali dell'Europa occidentale. Un melting pot di emozioni vissute ed una sfida olistica che si manifesta come abbandono totale. Una esercitazione che non ha confini propri e trova il proprio senso nella conoscenza del sé interiore, di nuovi luoghi e di persone con i propri usi e costumi. Una distanza irreparabile che insegna la civiltà fuori dalle nostre mura e custodisce il presupposto del preconcetto e della preclusione.

Parma,18-19/10/1984. A cura di Ottavio Besomi, Mariangela Regoliosi. Padova, Edit.Antenore 1986, cm.17,5x25, pp.X,428,con 13 tavv.bn.ft. brossura a fogli chiusi. Coll.Medioevo e Umanesimo,59.

Milano, Fratelli Treves Ed. 1922, cm.12x19, pp.218, rilegatura in mezza tela, titoli e fregi in oro al dorso. Trentatreesimo migliaio.

A cura di Domenico Corradini Broussard. Pisa, ETS 1993, cm.12x17, pp.120, brossura copertina figurata a colori. Coll.Altrove,2. Collana di Poeti e Prosatori.

Milano, Skira 2003, cm.15x21, pp.96, 37 illustrazioni in bianco e nero, 20 illustrazioni a colori. brossura sopraccoperta figurata, Collana Arte Moderna. Attraverso una selezione di 50 opere - sculture in marmo o in bronzo e disegni a carboncino su carta - il volume di Giorgio Soavi getta una nuova luce su un aspetto poco conosciuto dell'arte di Mitoraj, quello erotico, in un originale dialogo-riflessione tra l'autore e le sculture dell'artista, rimaste sole, immobili nello studio vuoto. Sculture sensualissime, perfette, fasciate da veli sottili che ne esaltano le forme; torsi, schiene, fianchi e bocche di incredibile bellezza e sensualità che Mitoraj, pur lavorando materiali freddi come il bronzo o il marmo nero del Belgio, riesce straordinariamente a infondere loro.