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Carta straccia. Il potere inutile dei giornalisti italiani.

Autore:
Editore: Rizzoli Ed.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.14x22,5, pp.423, legatura ed., sopracop.

EAN: 9788817049276
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Milano, Rizzoli Ed. 2015, cm.14x22,5, pp.406, legatura ed., sopracop. Coll.Saggi italiani. "Su alcune figure non esistono dubbi. Fra gli antenati della destra italiana troviamo Giovanni Guareschi, il comandante Junio Valerio Borghese, Giorgio Almirante, Franco Freda, Indro Montanelli. Possiamo domandarci se a loro sia giusto affiancare i democristiani Mario Scelba e Amintore Fanfani, grandi manager come Eugenio Cefis e Cesare Romiti, un eroe civile come Giorgio Ambrosoli, un leader nascente come Matteo Salvini. Ritiene di sì Giampaolo Pansa, rovesciando un luogo comune che considera la destra una piccola parrocchia di pochi fanatici e di bombaroli neri. Gli avversari l'hanno sempre dipinta così. Tanto da spingere molti elettori moderati, conservatori o nostalgici del fascismo a pensare che la loro parte politica non fosse necessaria alla democrazia, mentre lo erano i cattolici e i comunisti. Pansa ribalta il verdetto che giudica senza patria milioni di italiani. Lo fa sin dal titolo del suo nuovo libro: 'La destra siamo noi'. Non è un brillante paradosso. È la sintesi di una verità: pure chi si schiera dietro una bandiera che la maggioranza rifiuta, appartiene alla storia italiana. Anche perché tutti siamo un po' di destra e su alcune questioni in modo deciso. Del resto gli esseri umani hanno un connotato comune: la doppiezza, una natura ibrida capace di passare da un'opinione a quella opposta. Allora perché negare che la destra abbia lo stesso diritto di esistere che la sinistra riserva soltanto a se stessa?"

EAN: 9788817080507
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Milano, Sperling & Kupfer 2003, cm.14x22, pp.380,(2), legatura in tutta tela con sovracopertina figurata. Coll.Saggi - Storia. La cornice in cui si inserisce la ricostruzione dei tanti eventi ripercorsi nel volume vede Giampaolo Pansa confrontarsi con Livia, una brillante funzionaria della Biblioteca Nazionale di Firenze, che a suo tempo aveva svolto ricerche sui fatti sanguinosi dell'immediato dopoguerra. Assieme a lei, l'autore si avventura su un terreno minato, socchiudendo porte che ancora oggi molti vorrebbero tenere sbarrate: l'accusa di revisionismo è sempre in agguato per chi, pur condividendo le stesse posizioni dei vincitori, vuole scrivere tutta intera la storia. Pansa non se ne cura e indaga nelle pieghe di episodi e circostanze che videro migliaia di italiani vittime delle persecuzioni e delle vendette di partigiani e antifascisti.

EAN: 9788820035662
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Milano, Rizzoli 2012, cm.14x22, pp.428, legatura editoriale cartonata con sopraccoperta figurata a colori. "Esiste ancora la sinistra in Italia? Sembra di sì, e non so dire se sia un bene o un male. Qualche amico proverà orrore perché oso scriverlo e penserà che abbia davvero cambiato campo. Ogni tanto qualcuno mi accusa: Pansa, sei diventato di destra! Di solito sono signori che non hanno digerito i miei libri revisionisti sulla guerra civile. Adesso troveranno qui una conferma dei loro sospetti. Li capisco. "Tipi sinistri" è il ritratto dei vizi che uccidono il progressismo italiano, una descrizione fondata sulle figure dei suoi capi e capetti. Ho imparato da tempo una verità: le idee camminano sulle gambe degli esseri umani. È un principio che vale anche per i partiti. Se vogliamo capire di quale pasta sono fatti, bisogna osservare i personaggi che ne occupano le prime file. "Tipi sinistri" dipinge senza riguardi i big rossi. Ma soprattutto li colloca in una sequenza di gironi infernali che spiega molte delle loro disgrazie. Si va dagli Invincibili agli Sconfitti, dai Superstiti agli Isterici, dagli Apprendisti agli Indignati, per approdare ai Bolliti, ai Dispersi, ai Rinati e agli Inguaiati. (...) Concludo avvertendo che nella catastrofe delle sinistre ho saputo distinguere. Giorgio Napolitano non assomiglia certo a tante eccellenze rosse. Lo stesso vale per Carlo De Benedetti: l'Ingegnere è meglio di molti dei soloni che scrivono sui suoi giornali." (Giampaolo Pansa)

EAN: 9788817056953
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Milano, Rizzoli Ed. 2009, cm.13,5x22, pp.482, legatura editoriale cartonata, sopraccoperta figurata a colori. Coll.Rizzoli best. Siete voi giovani che dovete tirare i sassi nei vetri. Così, quando i vetri si rompono, noi vecchi ci rendiamo conto che era il momento di cambiarli. Per ringraziarti, mio caro spaccavetri, ti darò una borsa di studio. Così, nel maggio 1959, Ferruccio Parri si rivolgeva a un giovane di ventitré anni, non ancora laureato: quel giovane era Giampaolo Pansa. In questo libro il giornalista racconta la sua avventura umana e intellettuale, nata nel segno della nonna, Caterina Zaffiro vedova Pansa, che con il suo fastidio per comunisti, democristiani e fascisti è stata, senza saperlo, un esempio di revisionismo anarchico imposto dalla povertà. Dalle stregonerie di nonna Caterina si passa all'infanzia nella guerra civile. Giampaolo aveva otto anni, e con la memoria dei bambini ha fotografato quel tempo: i partigiani fucilati, i fascisti ammazzati, ma anche le ragazze che ballavano nude ai festini dei tedeschi e poi alle baldorie degli americani. Il destino di Pansa si compie quando, dopo le mille pagine della tesi sulla guerra partigiana tra Genova e il Po, viene assunto alla "Stampa". Decenni di lavoro nei grandi giornali, di incontri con i big politici e i direttori famosi, che l'autore narra nei loro lati nascosti: Giulio De Benedetti, Italo Pietra, Alberto Ronchey, Piero Ottone, Eugenio Scalfari e Claudio Rinaldi.

EAN: 9788817030403
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#277888 Ebraica
Traduz.di Augusta Mattioli. Milano, Bompiani 2001, cm.12,5x19, pp.834, brossura copertina figurata a colori. Coll.I Grandi Tascabili.44. "Exodus" è il nome della nave sulla quale un gruppo di profughi ebrei, internati dagli inglesi in un campo di concentramento a Cipro nel 1947, riesce a fuggire e, tra mille insidie, a raggiungere la terra promessa, la Plaestina, dove è in corso una violenta guerra contro gli arabi. Il libro racconta l'avventurosa storia della nascita dello Stato di Israele e della lotta di un popolo intero.

EAN: 9788845246913
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Traduzione di Samanta K.Milton Knowles. Illustrazioni di Markus Majaluoma. Milano, Iperborea 2021, cm.13,5x20, pp.58, ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. Nonno Gottfrid è sempre arrabbiato, lavora troppo e impreca in continuazione. E detesta gli insetti: ecco perché il piccolo Ulf crede di fargli un favore catturando un bombo. Invece il nonno, tanto per cambiare, si arrabbia, visto che i bombi gli tornano utili trasportando il polline. E quando chiede a Ulf di aiutarlo a spaccare la legna, e lui si dichiara troppo piccolo per quel lavoro, arriva la punizione: l'indomani il nipotino sarà suo «schiavo». E il momento di tirare fuori la grinta, gli dice, perché non vorrà mica diventare un pelandrone come suo padre? Tirare fuori la grinta significa accatastare legna, correre a prendere il latte dai Samuelson, verniciare panche... finché per fortuna arriva in visita nonno Gustav, che schiavista non è, e che per cinque corone riscatta il nipote. Allora sì che Ulf può tornare a fare le sue cose da bambino, come andare a caccia di lombrichi e pescare persici con il nonno simpatico e tirare uno scherzetto istruttivo all'altro nonno. Età di lettura: da 7 anni.

EAN: 9788870919806
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