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Disegnare il vento. L'ultimo viaggio del capitano Salgari.

Autore:
Editore: Einaudi Ed.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.14x22, pp.187, legatura editoriale con sopracoperta figurata a colori.

Abstract: Un coro di voci racconta la vita difficile e le avventure immaginarie di Emilio Salgari, lo scrittore che ha infiammato generazioni di italiani. Tra Verona e Venezia, tra Genova e Torino si consuma la vicenda del «padre degli eroi», prigioniero dei mondi che lui stesso ha creato. Vive appartato in un caseggiato popolare sul Po, sfiancato dai ritmi di un lavoro forsennato. Chi è davvero l’uomo che si fa chiamare Capitano, sostenendo d’aver navigato tutti i mari del mondo? Da dove prende il favoloso repertorio di piante e animali con cui ricrea magistralmente l’essenza stessa dell’esotismo? Perché i suoi personaggi sono agitati da una ossessiva sete di vendetta? A cento anni dalla sua morte (un suicidio degno di un samurai) il romanzo di Ernesto Ferrero va oltre le biografie accostando documenti autentici e d’invenzione, e orchestrando le voci di una folla di testimoni: la moglie Ida detta Aida, minacciata dalla follia; i figli, i vicini di casa, i pochi amici, medici, giornalisti; ma soprattutto un’intrepida ragazza che lo accompagnerà nell’ultimo viaggio con tenera pietà. Sullo sfondo dell’Italia di De Amicis, delle prime automobili e delle Esposizioni Universali, il romanzo esplora il margine che corre tra la realtà quotidiana e l’immaginazione, tra la vita e la scrittura, tra quello che siamo e quello che vorremmo essere.

EAN: 9788806207281
EUR 19.50
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Prefaz.di Domenico Scarpa. Premio Strega 2000. Torino, UTET Fondazione Maria e Goffredo Bellonci onlus 2006, cm.12x18, pp.XX,390, legatura editoriale in tutta tela, sopracoperta in cofanetto. Collez.Premio Strega. I 100 Capolavori.
EUR 12.90
Disponibile

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Roma, Ed.Autocritica 1984, cm.26,5x27, pp.288,num.ill.bn.e col.molte raffig.di manifesti legatura ed.soprac.fig.a colori.
EUR 29.00
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Firenze, Franco Cesati Editore 1990, cm.11,3x19, pp.197, brossura, copertina figurata con bandelle. "...Memorie d'infanzia e di famiglia se ne scrivono a getto continuo o se ne pubblicano forse troppe. Ma la signora Lori ha la mano lieve, usa i colori giusti, dalla musica dei ricordi trae una garbatissima armonia espressiva; i ritratti sono vivi senza essere ingombranti; la scrittrice sa dire 'io' senza petulanza; la nostalgia è profonda, ma sfuma nella dolcezza, trepida ma non patetica. Le Puglie, le Marche, il lungo calvario della guerra passano sotto i nostri occhi con esemplare trasparenza e semplicità. La paginetta sul bombardamento di Ancona (il vecchio quartiere del Guasco dove avevamo sempre abitato) con la morte degli amici i cui nomi sono scolpiti nella lapide, è di rara e intensa sobrietà: 'Tutto era ormai silenzio e immobilità, e solo nella memoria quei giorni felici avrebbero continuato a vivere con la struggente dolcezza dei paradisi perduti.'"
Note: Aloni e minime bruniture.
EUR 8.00
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Torino, Umberto Allemandi 2008, cm.,24x34, pp.79, con foto ed illustrazioni sia a colori che in bianco e nero. Legatura editoriale copertina figurata a colori. Nato nell'XI secolo come castello arroccato sulla collina sovrastante il borgo, le prime testimonianze sull'aspetto dell'edificio descrivono una struttura fortificata composta da una serie di volumi sui quali svetta una torre a pianta quadrata. Il primo grande cambiamento, voluto da Carlo Emanuele I nel XVII secolo, vide impegnati Ascanio Vitozzi e Carlo di Castellamonte in un ambizioso progetto di riplasmazione totale, ma sarà l'incontro tra il neomonarca Vittorio Amedeo II e l'architetto messinese Filippo Juvarra a mutare definitivamente la fisionomia del castello. Purtroppo la scenografica magnificenza del progetto juvarriano non riuscirà mai a vedere la luce perché nel 1734 il cantiere venne fermato e la sua storia proseguì tristemente fra alterne vicende di abbandoni, recuperi, donazioni e occupazioni fino ai giorni nostri. Il piano di recupero, ideato nel 1961 per salvare l'edificio dallo stato di degrado nel quale era stato lungamente abbandonato, diede origine a un nuovo progetto di restauro volto non più al recupero delle vestigia di un'antica civiltà, ma alla creazione di un emblematico spazio dei nostri tempi, nel quale l'antico può essere finalmente risolto attraverso le forme del contemporaneo. Da questa intuizione è iniziata, nel 1984, la seconda vita del Castello di Rivoli come sede del Museo d'Arte Contemporanea.

EAN: 9788842215837
EUR 16.00
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EUR 7.00
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Con 11 litografie romantiche e una promessa di Raffaele Minicucci. Napoli, Fausto Fiorentino Editore 1991, cm.24x29, pp.61 con tavole sciolte in appendice. Cartella a fogli sciolti in contenitore telato.
EUR 55.00
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