Le lampade ci guardano. Semiotica dell’ibrido nella computer animation.

Milano, Leonardo Ed. 1992, cm.21,5x28,5, pp.366, centinaia di ill.e tavv.bn.e col.nt. legatura ed. sopracop.fig.a col.

Milano, Modernissima 1925, cm.13x19, pp.280, rilegatura con carta a mano,tassello in pelle al dordo con titoli in oro.

Illustrazioni di Tommaso Gomez. Firenze, La Biblioteca Ed. 2003, cm.23x28,5, pp.48, numerose illustrazioni e disegni a colori nel testo legatura editoriale cartonata, copertina figurata a colori. Coll.La Biblioteca Fantastica.

Presentazione di Ettore Orsomando. Centro di Ricerche Federico Frezzi 2020, cm.17x24, pp.144, ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. La Frottola de' cento Romiti, scritta da Marco Rasilius (Foligno, metà sec. XV - t 1508), è una narrazione in versi di un'esperienza soprannaturale, ambientata in un virtuale mondo-altro, cristiano e pagano insieme: un affastellamento di parole italiane, latine, dialettali, di neologismi, accozzaglia di suoni in forma di parole mai udite, elencazioni di nomi di pietre magiche, nomi di piante taumaturgiche, unite dai ritmi dei versi dissimili nel numero delle sillabe: un genere burlesco che si inserisce a pieno nel clima culturale del Rinascimento italiano. L'Autore, che si dichiara poeta, medico, filosofo, compone, oltre a La Frottola de' cento Romiti, sonetti, egloghe, strambotti, rispetti d'amore, capitoli d'amore, pastorali, epistole.