L'archivio della contessa D**

Il diario di un gaudente malato e vecchio che, interrogandosi, analizza gli eventi, alla ricerca di un'altra vita nella vita trascorsa. A cura di Caterina Maria Fiannacca. Palermo, Sellerio Ed. 1993, cm.10,5x15,5, pp.150, brossura sopraccop.con tav.a col.applicata, Coll.Il Divano,59. Un gaudente, con la malattia, si scopre vecchio e inizia un itinerario nel profondo e nel passato, alla ricerca di un'altra vita nella vita trascorsa. Apuchtin fino ai tre racconti (che scrive sul finire della vita) era stato un aristocratico sprezzante del pubblico e delle pubblicazioni («orgoglio di signore e disprezzo per il mestiere di letterato» fu scritto a suo necrologio) che leggeva le sue belle poesie nell'intimità dei salotti.

Pordenone,Ex Chiesa di San Francesco,15/10-10/12/2000. A cura di C.Furlan, collab.di V.Romani. Milano, Electa Ed. 2000, cm.25x29, pp.225, centinaia fra ill.e tavv.bn.,monocrom.e col.nt. brossura copertina figurata.

Milano, Silvana Ed. 1988, cm.25x28, pp.347, 97 tavv.a col.nt. 279 figg.bn.nt. legatura editoriale cartonata sopraccoperta figurata. L'interesse degli studi sul disegno si è rivolto negli ultimi tempi con sempre maggior attenzione alla ricostruzione delle collezioni, alle vicende legate alla loro formazione e alle figure dei collezionisti. Un'attenzione in tal senso non era mai stata prestata ai disegni della collezione Morelli. Per le evidenti difficoltà di reperimento, la ricostruzione della collezione non può tuttavia ritenersi ancora completa, anche se è da presumere che manchi all'appello solo qualche fogli isolato. La struttura del volume organizzata in due sezioni – Schede e Repertorio – obbedisce a una scelta editoriale volta da un lato a illustrare l'intera collezione Morelli, dall'altro a presentare, con immagine fedele e il corredo della scheda scientifica, i disegni di maggior prestigio o particolarmente significativi in rapporto alle scelte collezionistiche di Morelli e ai suoi criteri di valutazione critica.

A cura di Valerio Marucci. Introduzione di Claudio Leonardi. Roma, Salerno Editrice 2006, cm.12,5x19, pp.136, brossura copertina figurata a colori. Collana Faville,39. Questa biografia è considerata ancora oggi una delle fonti principali per la storiografia moderna.Eginardo, educato a Fulda e poi allievo alla Scuola Palatina diretta da Alcuino, era stato ammesso alla corte di Carlo ad Aquisgrana intorno al 796. Fondamento perciò della sua Vita di Carlo – modellata sulle biografie svetoniane – non furono soltanto i documenti dell’archivio imperiale, gli Annali regi e altre testimonianze contemporanee, ma anche la sua conoscenza diretta del re franco, di cui godette a lungo la fiducia e l’amicizia.Ne viene quindi, al di là della narrazione delle guerre e delle imprese di Carlo, una biografia ricca anche di connotati umani, e da cui emerge la personalità di Carlo.Descrivendone le imprese in patria e fuori, i costumi, gli interessi e le scelte di governo, Eginardo ci restituisce un ritratto di Carlo Magno che, pur senza nasconderne le inevitabili debolezze umane, ne raffigura le caratteristiche di uomo straordinario, capace di concepire grandi cose e di realizzarle.

A cura di L.M.Gonelli. Pisa, Scuola Normale Superiore 1990, cm.15x23,5, pp.XCIII-368, brossura con bandelle. Coll.Carteggio D'Ancona 10. Intonso.