La guerre à l'Est 1941-1945.

Traduit de l'anglais par François Lourdet. Paris, Robert Laffont 1966, cm.13,5x21,5, pp.306,(6), 12 tavv.in bn.ft., brossura, cop.fig.con bandelle. (interni ingialliti ma buon esemplare.) Collection "L'Histoire Que Nous Vivons".

Firenze, Centro Intern.Arti Figurative 1971, completo in 2 voll. cm.33,5x25, pp.638,511, CCXLVII-CXLVI tavv.a col.CCXLVII,CXCV, legature editoriali in tutta tela, sopracc. Repertorio davvero interessante ed esauriente sulla pittura del XIX secolo frutto di un approfondito ed attento studio corroborato da una ricerca pignola e faticosa. L'eccezionale parte iconografica è la perla dell'opera, essendo riprodotte la maggior parte delle migliori opere in possesso dei privati attinenti la pittura del XIX secolo. Buon vademecum, seppur datato e di forza incompleto il corollario delle quotazioni delle opere, del tutto affidabile attenendosi ai risultati d'aste o di esitazioni comunque testate. In perfetto stato fatta salva una pecca alla legatura dovuta alla massa fisica del volume. Importante ed assai poco comune.

Una guida xhe vi svela i segreti e i trucchi dei grandi solisti con la trascizione in intavolatura e pentagramma dei brani più celebri di Jimi hendrix, Eric Clapton, Alvin Lee, Mike Bloofield, Sting, Jimmy Page, Mark Knopfler, Ivan Graziani. Roma, Polo Books 2010, cm.15x23, pp.96, alcune figg.bn.nt. brossura cop.fig.a col.

Prefaz.di Gilbert Sigaux. illustraz.originali di Pietro Sardo. Ginevra, Edito Service 1971, cm.12x20,5, pp.XII,338, con tavv.bn.ft. legatura ed. Coll.Romanzi e Novelle.

Roma, Datanews 2001, cm.13x21, pp.110, brossura copertina figurata. Biblioteca. Si poteva evitare la Seconda guerra mondiale? E Mussolini che ruolo ebbe nelle "grandi manovre" della diplomazia volte a prevenire il conflitto? A questa ed a molte altre domande cerca di rispondere quest'opera. L'autore ricostruisce la complessa dinamica dei rapporti tra Mussolini e la Gran Bretagna, che procedettero attraverso una prassi di relazioni diplomatiche "non formali", mediante contatti diretti tra il dittatore italiano e gli statisti inglesi (Chamberlain e Churchill, soprattutto). I documenti del Foreign Office e dell'Archivio del primo ministro, analizzati dall'autore, permettono di ricostruire, con retroscena importanti, i veri rapporti tra Londra e Roma fino all'entrata in guerra dell'Italia.