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La chute de la Crète (The Fall of Crete).

Autore:
Curatore: Traduit de l'anglais par François Lourdet.
Editore: Robert Laffont.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.13,5x21,5, pp.306,(6), 12 tavv.in bn.ft., brossura, cop.fig.con bandelle. (interni ingialliti ma buon esemplare.) Collection "L'Histoire Que Nous Vivons".

CondizioniDa collezione, buono
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#162478 Militaria
Traduit de l'anglais par René Marie. Paris, Robert Laffont 1966, cm.16x24, 531, 24 tavv.bn.ft. e alcune cartine nt. brossura cop.fig. Buon esempl.
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Con i contributi di Massimo de Vico Fallani e Simone Quilici. Firenze, Olschki 2017, cm.17x24, pp.432, brossura Coll.Giardini e Paesaggio,49. Grazie alle opere di architettura e di arte dei giardini che Raffaele de Vico (1881- 1969) progetta ed esegue fino a 1962, egli è da annoverare come uno tra gli artisti tra i più importanti per Roma. Fu lui a dotare del verde pubblico la capitale dell’Italia fascista e poi la capitale della Repubblica Italiana. Per la continuità di interventi in diversi ambiti storici, la sua figura è comparabile a quella dell’architetto Marcello Piacentini, anche lui attivo nello stesso periodo. Il patriottismo e l’ammirazione per Roma di de Vico, che egli prova quale membro della borghesia romana, emergono in molti dei suoi parchi e delle sue architetture, e durante la propaganda fascista possono essere considerati come espressione delle direttive riguardanti la romanità e l’italianità. In tale contesto politico, la valorizzazione di diversi significativi siti archeologici nell’ambito urbano di Roma per mezzo di impianti a parco si identifica con la visione urbanistica di Gustavo Giovannoni riguardante l’ ‘ambientismo’.

EAN: 9788822264916
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