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Una lama di luce.

Autore:
Editore: Sellerio Ed.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.La Memoria,893.
Dettagli: cm.12x17, pp.263, brossura con sopraccoperta figurata a colori. Coll.La Memoria,893.

Abstract: "Un gorgo d'angoscia governa l'alterno respiro delle storie che nel romanzo si tramescolano. Il commissario Montalbano è in apprensione. Gli orli sfumati di un sogno trasudano malessere, sensazioni superstiziose, oscure premonizioni. Un pensiero laterale stenta a chiarirsi, e perdura nella realtà come sospettosa vigilanza; e come soprassalto a ogni minima coincidenza con lo squallore infausto del sogno che di uno straccio di terra aspra e solitaria ha fatto un obitorio a cielo aperto, con bara chiusa e cadavere da riconoscere, sotto una luce itterica e di meteoropatica influenza. Persino il consueto barbugliamento di Catarella si è dato in sogno negli arcani costernanti di una locuzione latina. La rotta sequenza delle indagini, su un'aggressione a mano armata e violenza carnale, su un traffico d'armi, e su degli esportatori di opere d'arte rubate, allinea e intreccia storie di donne di forte e deciso temperamento; mentre il commissario, così esposto al lato oscuro delle cose e ai clandestini giochi della mente, è in attesa che qualcosa di non del tutto delucidato esca fuori, alla fine, da un qualche retroscena, e si riveli. Si sedimenta lo spaesamento in Montalbano. Nella vita del commissario va crescendo un senso di solitudine che accascia e predispone a una morbidità di sentimento. Livia continua a essere una voce nel telefono, una minaccia costante e fastidiosa di baruffe. Un'assenza. Una lontananza impegnativa. Irrompe in carne e ossa una donna fatale...". Salvatore Silvano Nigro.

EAN: 9788838927058
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Vedi anche...

Milano, Mondadori 2002, cm.14,5x22, pp.320, legatura editoriale con sopraccoperta figurata. Coll.Scrittori Italiani e Stranieri. Sei nuovi casi da risolvere, sei differenti indagini che finiscono per sondare il cuore degli uomini. Tanti i personaggi e tante le storie, tra gli altri: la figura del maresciallo Verruso, formale, pignolo, in apparenza una specie di antimontalbano. Con un tremendo segreto da custodire. O l'immagine della signora Giulia Dalbono che non riesce più ad aprire gli occhi dopo un incidente che invece avrebbe dovuto spalancarglieli per sempre. Montalbano indaga, perché come al solito le cose non sono quelle che sembrano.

EAN: 9788804506942
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Note: Firma del precedente proprietario in antiporta.
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Milano, Bompiani Ed. 2009, cm.12,5x17, pp.192, brossura sopracop.fig.a col. Coll.Passaggi. Andrea Camilleri racconta l'esperienza parlamentare di Leonardo Sciascia, attraverso le interrogazioni parlamentari che lo scrittore di Racalmuto presentò, dalle file del partito radicale, tra il 15 dicembre 1979 e il 31 gennaio 1983. Camilleri, che a Sciascia fu legato da consuetudine e amicizia, ne mette in luce la passione politica autentica; la lucidità, l'approccio mai ideologico ma sempre ancorato a una analisi dei fatti acuta e spietata, comunque sempre scomoda e insofferente al potere. Gli argomenti di queste interrogazioni sono, tutti, di estrema attualità, allora come oggi; i casi di cronaca affrontati sono tuttora ferite aperte: la mafia, l'uccisione del magistrato Ciaccio Montalto, il caso Pecorelli, il petrolio, l'uso delle armi da parte delle forze dell'ordine. Dalla voce di Andrea Camilleri, e dagli interventi di Sciascia emerge, insomma, un ritratto impietoso di un'Italia incapace di fare i conti con il proprio passato; e colpevolmente sorda alle parole di chi, con tutto il rigore della ragione, dimostrava di amarla.

EAN: 9788845263514
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Palermo, Sellerio Ed. 1999, cm.12x16,5, pp.234, brossura sopraccop.ill.a col. Coll.La Memoria,331. Seguendo l'ormai palese intento programmatico di voler ancorare il proprio realismo onirico alle fondamenta dei dati storici, anche l'ultima cronaca romanzesca ordita da Camilleri - alla pari del racconto "La stagione della caccia" e del saggio "La bolla di componenda" - trae spunto dalla nota inchiesta parlamentare sulle condizioni sociali ed economiche della Sicilia, condotta negli anni 1875-76. L'occasione narrativa si basa quindi su un fatto realmente accaduto, ossia la serie di incidenti e tumulti conseguente alla decisione da parte del prefetto di Caltanissetta dell'epoca (d'origine toscana) d'inaugurare il nuovo teatro con l'opera lirica "Il birraio di Preston*, scialbo melodramma inviso ai siciliani forse ancor più di quel rappresentante governativo "forestiero". Ma, prese le mosse da quei clamori ottocenteschi peraltro davvero teatrali, nel prosieguo il romanzo decolla dalle sue basi storiche per impennarsi nei più liberi spazi dell'invenzione narrativa, assumendo quasi i registri della commedia in prosa (godibilissimi i dialoghi all'insegna dei neologismi più audaci, giocati sul recupero di una vernacolarità espressionistica, gradevolissima la comicità di motti, lazzi, voci di popolo che fan da bordone al recitativo dei protagonisti), anzi del libretto d'opera buffa, venata tuttavia di tragedia, poiché ai brani più ilari - intorno a corna e amori galeotti - si alternano capitoli drammatici sull'intreccio tra politici e mafiosi, e pagine inquietanti su terroristi, attentati, lettere delatorie e omertà. In quest'ottica, "Il birraio" si può leggere quale impietosa farsa amara, con cui Camilleri castigat ridendo mores, stigmatizzando i modi d'essere esecrabili d'una Sicilia non certo solo di ieri.

EAN: 9788838910982
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Palermo, Sellerio Ed. 2008, cm.12x16,5, pp.143, brossura sopraccop.fig.a col. Coll.La Memoria,355. Camilleri è il cronista - sottolinea S. S. Nigro - il favolista e il mitografo della comunità vigatese. Racconta di Minica e di suo marito. Della loro modesta vita nella solitaria casetta gialla, accanto a un pozzo e a un ulivo saraceno: in un paesaggio arcigno, blandito dal vicino mare e dalla luce. Siamo in Sicilia, tra Vigata e Castelvetrano negli ultimi anni del fascismo. Lungo la linea ferroviaria che collega i paesi della costa fare il casellante è un privilegio non da poco: una casa, il pozzo, uno stipendio sicuro, ma la zona, alla vigilia dello sbarco alleato, si va animando di un via vai di militari e i fascisti, quasi presagendo la fine imminente, si fanno più sfrontati. A Nino Zarcuto, "trentino, beddro picciotto" è toccato un casello stretto tra la spiaggia e la linea ferrata. Si è sposato con Minica e aspettano, finalmente, un figlio. Il lavoro è poco, quindi c'è tempo per l'orto e per andare ogni tanto in paese dove Nino, appassionato di mandolino, può anche dilettarsi con l'amico Totò in qualche serenata improvvisata. Poi una notte, mentre Nino è in carcere, colpevole di avere ridotto le canzoni fasciste a marce e mazurche con chitarra e mandolino, un evento sconvolgente travolge la vita di Minica. Un romanzo in cui mito e storia si intrecciano in quello che Camilleri definisce il secondo romanzo - dopo "Maruzza Musumeci" di una "trilogia della metamorfosi".

EAN: 9788838923029
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