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L'uomo che guardava passare i treni.

Autore:
Curatore: Traduz.di Paola Zillio Messori.
Editore: Adelphi Ed.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Gli Adelphi,27.
Dettagli: cm.12,5x19,5, pp.212, brossura cop.fig. Coll.Gli Adelphi,27.

EAN: 9788845908361
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Traduzione di Laura Frausin Guarino. Milano, Adelphi Ed. 1997, cm.14x22, pp.238, brossura con sopracoperta figurata. Coll.Biblioteca,338. Una piccola città, La Rochelle, immersa in una gelida pioggia autunnale; borghesi apparentemente insospettabili che giocano a bridge; una serie di strani delitti che viene improvvisamente a turbare la vita della città; e due personaggi (il cappellaio, agiato e rispettabile commerciante, e il "piccolo sarto" armeno con addosso il suo irrimediabile odore di aglio e di miseria) che si osservano in una comunicazione tragica e segreta: due sguardi consapevoli, due punti di vista contrapposti e complementari fino alla reciproca dipendenza, fino alla complicità, si affrontano in una sorta di controcampo investigativo di altissima tensione drammatica.

EAN: 9788845912979 Note: Lievi imperfezioni alla copertina interno perfetto.
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Traduzione di Luciana Cisbani. Milano, Adelphi 2007, cm.15x22, pp.155, brossura cop.fi.g a col.con bandelle. Coll.Gli Adelphi,512. Era stato un uomo molto potente. Per molti, moltissimi anni. La sua carriera politica lo aveva portato a un passo dal diventare Presidente della Repubblica. Adesso, vecchio e malato, era una sorta di monumento vivente, e in tutte le redazioni dei giornali (di questo lui era certo) i "coccodrilli" dovevano essere già pronti da tempo. Eppure, da quando si era ritirato sulla costa normanna, dopo la caduta del suo ultimo governo e la sincope che lo aveva colpito, il presidente sapeva di essere strettamente sorvegliato. Non solo da quelli che lui chiamava i suoi cani da guardia - gli ispettori che si davano il cambio davanti a casa sua dietro preciso incarico del ministero degli Interni -, ma anche dall'infermiera che lo curava, dalla segretaria, e dal fedele autista. Gli stessi (e pure di questo era quasi certo) che frugavano con accanimento fra i suoi libri e le sue carte - soprattutto dal giorno in cui aveva detto a un giornalista di aver cominciato a scrivere le sue memorie "non ufficiali". Qualcuno, evidentemente, lo considerava ancora pericoloso. Ma chi? Magari uno che era stato, a venticinque anni, il suo timido, devoto segretario particolare, e che adesso stava per diventare primo ministro; uno che lui, l'anziano presidente, era certo di tenere in pugno: perché conservava, nascosta fra le pagine di un libro, una lettera, oltremodo compromettente. Era quella che tutti cercavano? O le sue minacciate memorie? Ma in fondo, poi, che importanza aveva ormai tutto questo?

EAN: 9788845921629
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Traduz.di L.Frausin Guarino. 6a edizione. Milano, Adelphi Ed. 1996, cm.14x22, pp.180, brossura con sopracoperta figurata a colori. Coll.Biblioteca,322. Oscar Donadieu, erede di una famiglia di armatori, si trasferisce ai tropici dove si scontra con una realtà chiusa e ostile.

EAN: 9788845912269 Note: Lievi segni alla copertina, interno nuovo.
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Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1976, cm.11x18, pp.156, tascabile,cop.ill.a col. Coll.Oscar.389.
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Commentario al codice. Modena, Panini Ed. 2005, cm.17x24, pp. 304, 50 ill. colori. legatura ed.soprac.fig.a colori. Coll.La Miniatura. Con la dicitura 'Libro d'Ore di Lorenzo de' Medici' si designa un prezioso manoscritto della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, un breviario di devozione privata che il Signore della città - uno dei più splendidi mecenati del Rinascimento italiano - volle donare a una delle sue figlie in occasione delle nozze. Miniature a piena pagina in rigogliosi girali dorati, capilettera dai tratti minuziosi impreziositi da oro in lamina e a pennello, pagine costruite con sapienza ineguagliata compongono un'opera di rara bellezza, un autentico gioiello racchiuso in una legatura altrettanto pregevole in velluto e pietre dure. Questo titolo della collana 'La Miniatura', pubblicato in occasione dell'edizione in facsimile del Codice, edita dalla Franco Cosimo Panini, illustra il quadro entro cui vide la luce questo autentico capolavoro della miniatura italiana, orgoglio di una potente dinastia e apogeo di un'arte raffinata che proprio in Italia, nel Quattrocento, celebrò i suoi ultimi fasti. Il volume si propone di introdurre il lettore al contesto storico e artistico nel quale il Libro d'Ore di Lorenzo de' Medici fu concepito e realizzato, illustrando nella prima parte, con una serie di Saggi di vari studiosi specializzati, i seguenti argomenti: La cultura artistica a Firenze nell'età di Lorenzo (Cristina Acidini Luchinat); I libri dei Medici nella Biblioteca Medicea Laurenziana (Franca Arduini); Cenni sulla storia del Codice Laurenziano (Laura Regnicoli); I miniatori del codice Ashburnam 1874 (Adriana Di Domenico); Antonio Sinibaldi copista di corte (Laura Regnicoli); Il Laurenziano Ashburnam 1874 e alcuni raffronti con i codici monacense 23639 e Waddesdon Manor 16 (Laura Regnicoli); La legatura del Libro d'Ore di Lorenzo de' Medici (Dora Liscia Bemporad). Nella seconda parte, un ampio ed esauriente regesto di Schede descrittive, compilato da Adriana Di Domenico, dà conto partitamente delle singole pagine e miniature del manoscritto laurenziano.

EAN: 9788882907846
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#136070 Arte Scultura
Scritti di Giovanni Carandente, Bryan Robertson, Richard Cork. Biografia e attività espositiva. Italian and English Firenze, Forte di Belvedere, 8 giugno-30 settembre 1997. Milano, Electa Mondadori 1997, cm.21x28, pp.128, numerose ill. in nero e a colori. brossura copertina figurata a colori.

EAN: 9788843561582
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Per un dizionario biografico della Provincia di Lucca. A cura di Gianluca Fulvetti e Andrea Ventura Lucca, Pacini Fazzi 2017, cm.16x24, pp.216, brossura cop.fig. La Resistenza non fu il prodotto lineare e ineluttabile di un’opposizione di lungo corso, e non solo per questioni anagrafiche. Tra i partigiani affluirono giovani renitenti e disertori che probabilmente non conoscevano niente delle tradizioni politiche pregresse; donne e uomini spinti dall’insofferenza verso la guerra; sfollati dai bombardamenti che negli anni precedenti avevano vissuto l’esperienza delle amministrazioni provinciali fasciste caratterizzate dall’inefficienza, dalla corruzione, dalla prepotenza, dai favoritismi, dall’apatia e dalla violenza. Lo stridente contrasto tra la roboante propaganda fascista e un presente segnato dalla fame e dalle difficoltà quotidiane fu un aspetto rilevante per la “scelta” di molti. Il resto, in modo determinante, lo fecero l’occupazione tedesca, i potentati locali dei fascisti repubblicani, i bandi draconiani della rsi e la brutale repressione degli oppositori.

EAN: 9788865506431
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#327826 Diritto
Milano, Giuffrè Editore 2021, cm.14,5x22, pp.XXXI,138, brossura. Collana Per la Storia Pensiero Giuridico Moderno,126. Il volume ricostruisce il contributo offerto dai giuristi toscani - tra questi Lorenzo Collini, Giovanni Carmignani, Girolamo ed Enrico Poggi, Francesco Forti, Giuseppe Cosimo Vanni, Napoleone Pini, Vincenzo Salvagnoli, Celso Marzucchi, Ferdinando Andreucci, Giuseppe Panattoni - alla costruzione di un diritto per l'agricoltura nella Toscana dell'Ottocento, un'esperienza giuridica comprensibile nella 'lunga durata', percepita e sostenuta come «diversa» anche alle soglie dell'introduzione del codice civile italiano. Già nel 1808 l'Accademia dei Georgofili opponeva con successo la giurisprudenza patria e le liberalizzazioni dell''iconico' Pietro Leopoldo al tentativo di Napoleone di introdurre un Project de code rural nella Toscana francese. Il codice rurale si sarebbe rivelato 'impossibile', con l'eccezione dei Principati di Lucca e Piombino, mai ricordati nel dibattito della Restaurazione; da allora l'Accademia dei Georgofili era un ponte tra la cultura giuridica ed istituzionale toscana, fino all'Unità terra di ius commune, e quella d'oltralpe. I 'giuristi-economisti-politici' credevano che la «potenza dello Stato» dipendesse dalla «cultura delle terre»; si impegnavano in Discorsi al pubblico - ai Georgofili, il Vieusseux, l'Accademia dei Nomofili - ed in ampie opere teorico-pratiche, coniugando diritto ed economia in vista di un «progresso per l'agricoltura» e dunque per la società, alla ricerca del legame «dati legali, dati sociali». Intendevano offrire un 'sapere utile' come contributo 'civile', tra proposte di «buone dottrine» e di un 'pedagogico' «codice rurale», per istruire i «campagnoli». Nell'ambito dei contratti agrari meritavano un'attenzione particolare i «livelli di Toscana», irriducibili alla dimensione contrattuale individuale, piuttosto «pubblica istituzione». Per questo profilo di identità di «toscana cittadinanza» si poneva il tema dell'aggiornare il celebrato sistema livellare leopoldino «al paragone dei tempi», verso un contrastato processo di affrancazione generale. Sul piano 'costituzionale' era chiara la percezione del legame tra proprietà fondiaria, «amministrazioni economiche», «poteri politici»; la «libertà della terra» era indicata come l'architrave del «diritto pubblico della nazione».

EAN: 9788828832447
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