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#170896 Sociologia

Ricerca sociologica e lavoro intellettuale.

Autore:
Curatore: Antologia a cura di Ilena Panico. pres.di Alberto Abruzzese.
Editore: Pellegrini Editore.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.15x21, pp.216, brossura

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A cura di G.Semerano. Firenze, Sansoni Ed. 1960, cm.18x25, pp.276, 25 facsimili. brossura Coll.Biblioteca Bibliografica Italica,23. Ediz.num.in 666 esemplari.
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A cura di Renzo Piovesan. Pubblicazione della Facoltà di Magistero dell'Univ.di Padova. Firenze, Sansoni Ed. 1972, cm.15x23,5, pp.148, brossura Dall'Indice: M.Sbisà. Il problema della classificazione degli atti illocutori. P.Leonardi."Buono"come adjuster-word. Ricerca sui rapporti fra descrizione e valutazione. Pavanello A. Considerazioni "austiniane"sulla derivabilità di "Ought" da "is". R.Sartori. "Buono" come degno di scelta. M.Andreatta. Il metodo filosofico di Ayer di fronte al problema delle altre menti. A.Squadrito. Linguistica e filosofia del linguaggio in Andrè Martinet. M.Sbisà. Bibliografia austiniana.
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Presentaz.di Lidia Brisca Menapace. Mediascape Edizioni ANRP 2007, CM.16X24, pp.221, brossura con bandelle, Chi sono gli IMI? Internati militari italiani, così vennero chiamati i 650 mila soldati e ufficiali dell'esercito italiano che, dall'8 settembre 1943 all'8 maggio 1945, furono deportati ed internati nei lager nazisti. Quotidianamente ricattati perché aderissero alle forze dell'Asse, la maggior parte di loro rifiutò rendendo sempre più dure le condizioni di prigionia. Uno di questi, Giacomo Brisca, riuscì a salvarsi e riportò quotidianamente le sue vicissitudini in un diario. Solo adesso, dopo la sua morte, è stata autorizzata la sua pubblicazione. L'ANRP - Associazione nazionale reduci dalla prigionia, dall'internamento, dalla guerra di liberazione e loro familiari ha promosso il lavoro di ricerca che è alla base di questo libro. Semplici annotazioni di fatti, eventi e pensieri, scritte giorno dopo giorno sui fogli di un piccolo blocco notes durante il primo anno di internamento. Senza trascurare il necessario rigore dell'analisi dei documenti, che affronta i complessi temi della memoria, dell'identità, della storia e della scrittura autobiografica, legati alle vicende storiche e alle pagine del diario, è scaturito un lavoro dal linguaggio agevole, arricchito da altre testimonianze, come quella di Michele Montagano, che s'intrecciano, per esperienza e storia, a quella di Brisca come di molti altri.

EAN: 9788889240144
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Uffizio Stampa del Ministero Marina 1945, cm.17x25, pp.22, fascicolo.
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Ascona, Milano, 8-9 Novembre 2004. A cura di Michele Ferrario. Firenze, Franco Cesati Editore 2006, cm.16x23, pp.276, brossura. Coll.Doc. d'Archivio e di Letteratura Italiana. Nella memoria storica e culturale la Svizzera è parsa per decenni, relativamente al ventennio, una sorta di “terra d’asilo sicuro”. Le valutazioni elaborate in maniera più approfondita a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, puntarono in genere quasi sempre più il dito accusatore contro l’allineamento e la collaborazione economica voluta dalle classi dirigenti in primo luogo con il Terzo Reich: la politica d’accoglienza ai rifugiati di rado suscitò discussioni prima della fine del secolo scorso. Sull’atteggiamento della Svizzera nei confronti dei rifugiati politici e dei profughi, nuove risposte sono state ottenute grazie ai lavori della Commissione indipendente d’esperti Svizzera-Seconda Guerra Mondiale (meglio conosciuta come Commissione Bergier) e anche grazie alle testimonianze raccolte con l’esposizione “L’Histoire c’est moi”, basata principalmente sui racconti di 555 persone che hanno vissuto l’esperienza degli anni della seconda guerra mondiale. A questo volume e al congresso che si è tenuto opportunamente tra la Svizzera e l’Italia è affidato il compito di un riassunto della situazione degli studi e di un’ulteriore e approfondita analisi su anni che, relativamente al comportamento della Confederazione, ancora molto hanno da dire.

EAN: 9788876672071
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