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Aimée.

Autore:
Curatore: A cura di Niccolò Gallo.
Editore: Feltrinelli Ed.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.13x22, pp.222, legatura ed.soprac.fig.

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A cura di Niccolò Gallo. Milano, ES Ediz. 2007, cm.13x22, pp.127, brossura con bandelle, copertina figurata a colori. Coll.Biblioteca dell'Eros. 'Aimée' fu scritto la prima volta di un sol getto" nel 1915, in un campo di prigionia tedesco. Rivière aveva ventinove anni (era nato a Bordeaux nel 1886). Riprese a lavorarvi faticosamente più tardi e nel 1921, dandone il manoscritto a Proust, gli confessò i suoi dubbi, l'impossibilità di ritrovare la "fiamm " di un tempo: "Ho riscritto per intero i due primi capitoli, ma con pena atroce. E ora non riesco più ad andare avanti (fatica, disgusto, orrore di vivere, complessiva incapacità della quale vedo distintamente le cause, ma senza poterci far nulla). Mi viene voglia di lasciare così com'è questo romanzo, di cui non so assolutamente che cosa pensare...". E oggi questo romanzo del pudore e dell'innocenza (di un'innocenza che a Proust parve "aussi rare que celle de Rimbaud"), dell'amore dannazione e salvezza, scritto in una stagione precisa, sulla scia degli esercizi più inquieti di Gide, ma con un diverso fervore, appare uno di quei libri minori, isolati ma perfettamente compiuti, che fanno storia a sé, dei quali è costellato il cammino delle lettere francesi. Nel ripercorrere con tanta lucidità, con tanta "enflammée geometrie" i trasalimenti e le modulazioni di un cuore preso nel gorgo della sensualità e della tenerezza, della "terribile malattia" del pudore, Rivière perpetrò l'atto della spietata "conoscenza di sé": di quei recessi della coscienza dove dilaga e stagna il disordine, mentre l'ordine è solo nella rinuncia, nel prendere congedo da se stessi." (dallo scritto di Niccolò Gallo)

EAN: 9788895249056
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Saggio introduttivo du Ramon Fernandez. Traduzione di Claudina Fumagalli. Milano, Medusa 2019, cm.12x15, pp.115, brossura con bandelle. Collana le Api,57. Rivière è un maestro che occorre oggi riprendere in mano, perché le sue idee e il suo stile conservano quella "informalità" che lo rende autore al tempo stesso classico e moderno. Come direttore della "Nouvelle Revue Française" cercò di mantenere sempre questo equilibrio, che lo portava a cogliere il nuovo senza negare ciò che lo precedeva, come invece accade in certe avanguardie. Grande cultore della musica, della poesia e delle arti visive, resta traccia di questi suoi molteplici interessi critici il libro Études dove sono raccolti i saggi su Baudelaire, Gide e Claudel, ma anche su musicisti come Rameau, Bach, Franck, Wagner, Moussorgski, Debussy e su pittori come Ingres, Cézanne, Gauguin. Rivière ha intuito presto l'importanza di poeti come Baudelaire e Rimbaud, ha sostenuto autori come Alain-Fournier (di cui sposò la sorella Isabelle), Mauriac, Aragon, Valèry, Artaud. Forse oggi si fatica a comprendere che cosa fosse in quell'epoca l'esercizio quasi quotidiano della corrispondenza fra autori e amici, ma i carteggi di Rivière con Alain-Fournier, Proust e Claudel sono vere e proprie occasioni di riflessione sui destini e sull'importanza della letteratura, e si possono leggere anche come palinsesti di saggi da scrivere. I due testi di Rivière qui raccolti sono frutto di conferenze che l'autore tenne in dialogo con Ramón Fernàndez. In esse si dipana compiutamente la poetica critica di Rivière.

EAN: 9788876984433
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Traduzione di Laura Mammarella. Firenze, Barbès 2012, cm.14x21, pp.190, brossura cop. Coll.Intersections. "Eccoci ad Angoulême nel 1832, a primavera. Nonostante qualche burrasca, Louis-Philippe regna, i ricchi sono ricchi, i poveri sono poveri, e i borghesi sono contenti...". Nicolas Lomont, che ora ricorda, aveva all'epoca trent'anni ed era un tranquillo notaio di provincia, attorniato di "personaggi gentili, insignificanti e avvizziti, per i quali il futuri si traduce nella morte e non nell'avvenire". Fino all'arrivo nel paesino della bella vedova Flora, figlia di emigrati di antica nobiltà ed ereditaria del castello di Margelasse. Nicolas se ne innamora subito perdutamente. Il caso vuole però che la sensuale e inaccessibile contessa si invaghisca di Gildas Caussinade, mezzadro con la passione per la poesia, e contro ogni convenzione decida di rendere manifesto il loro legame, accogliendo il giovane in casa. Un duro colpo per il mite Lomont, combattuto tra l'astio dell'innamorato respinto, l'invidia mista ad ammirazione per il rivale e il senso di colpa della persona perbene. L'intreccio si complica ulteriormente con l'entrata in scena della conturbante cameriera Marthe, crudele oggetto del desiderio di tutti gli uomini di Angoulême. Romanzo singolare, l'unico non ambientato nella contemporaneità, "Un temporale immobile" viene pubblicato in Francia nel 1984. Con il suo stile inconfondibile, la Sagan ci conduce in un intrigo elegante e spietato, romantico e malinconico, in cui convivono i colpi di scena del feuilleton e il disincanto con cui lo stesso Lomont svela gli artifici della narrazione.

EAN: 9788862941518
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Savigliano, Gribaudo Ed. 2005, cm.19x27, pp.62,num.ill.a col. brossura copertina figurata a colori.
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