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A Chartless Voyage: presenze leopardiane nell'opera di Melville.

Autore:
Editore: Edizioni ETS.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Poiesis e Critica Mitica,35.
Dettagli: cm.17x24, pp.305, brossura, cop.fig. Coll.Poiesis e Critica Mitica,35.

Abstract: Un Chartless Voyage, quello che si propone qui al lettore, come recita il titolo del volume: cioè, letteralmente, un "viaggio per mare" (questo il significato dell’inglese voyage) intrapreso senza il conforto e sostegno di una "carta" preconfezionata, di una "mappa" già in precedenza tracciata e pronta all’uso. L'espressione – dovuta a Herman Melville e fatta propria dall’autore di questo saggio – sottende e sottintende un'avventura e un rischio: avventura e rischio che qui si corrono, pagina dopo pagina, attraverso i testi di Melville e di Leopardi – attraverso i mari della loro opera, scandagliatissimi isolatamente ma quasi inesplorati nelle loro possibili osmosi e miscele misteriose di concetti, di miti, di parole. Il ritmo del percorso è scandito nell’arco di una "giornata" ideale di viaggio – dal mattino al meriggio alla sera – dietro alla traccia della parabola vitale e intellettuale dei due grandi autori – poeti, pensatori – apparentemente (ed effettivamente) tanto lontani tra loro eppur – come vorranno le conclusioni cui approda il libro – più vicini di quanto, verosimilmente, venga fatto di pensare a tutta prima. Il nutrito apparato di note che si snoda lungo tutto il lavoro, oltre a fornire gli opportuni riferimenti bibliografici, è inteso a dettagliare talune questioni toccate nel testo, ad uso dello specialista o del lettore semplicemente incuriosito.

EAN: 9788846716514
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#192840 Dantesca
Pisa, Edizioni ETS 1999, cm.11,5x18,5, pp.63, brossura, cop.con bandelle. [copia allo stato di nuovo] Coll.Scaffale,12. Rinunciando per una volta a indagare il rapporto tra Dante e Guido Cavalcanti all'altezzza della "Commedia", esclusivamente alla luce dei famosissimi - e pochissimi - passi del poema in cui Dante parla apertamente del suo "primo amico" di gioventù (Inf.X, 58 sgg.; Pur.XI, 97-99), questo saggio intende contribuire al progetto già avviato da Contini, il quale ebbe a dire che nella "Commedia" la presenza di Cavalcanti "aleggia in modo tanto più inquietante quanto più indiretto".

EAN: 9788846701862
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Con una nota di Attilio Brilli. Traduz.di Simonetta Neri. Palermo, Sellerio Ed. 2001, cm.12x17, pp.108, brossura sopraccop.fig.a col. Coll.La Memoria,497. Vernon Lee dà vita a una serie di ritratti di luoghi in cui città e scampoli di paesaggio rivelano la fisionomia di esseri viventi, si animano, traggono linfa vitale da leggende lontane, storie popolari, cronache dimenticate. Gli antichi dei e i miti ritornano messaggeri di un'antica carica istintuale, di un ineludibile senso del destino che fatalmente li porta a entrare in collisione con il mondo regolato da leggi ispirate da più recenti religioni. Come Dionea che, riemergendo dagli abissi del tempo, fa affiorare negli uomini quella libertà pulsionale del trasporto amoroso che il vivere civile ha represso. Inglese, aristocratica, cosmopolita, vittoriana, fiorentina d'adozione, studiosa d'arte, assertrice dell'emancipazione femminile, ricercatrice instancabile di cronache e antiquaria, non è difficile prevedere cosa dicessero, all'esteta Vernon Lee, i paesaggi peninsulari, cosa vi cercasse e quali suggestioni ricavasse per trasferirli nei suoi racconti italiani. La nostalgia per le perdute presenze mitiche, per gli antichi dei ed eroi, per il gelido tocco degli inquieti fantasmi locali lasciati da una qualche crudeltà selvatica e primordiale o perversamente raffinata: «soffitta fatidica - diceva dell'Italia in un saggio sulle arti - colma di carabattole misteriose e di ammiccanti fantasmi dove soddisfare gli istinti elementari della finzione e del romanzesco». In numerosa e buona compagnia, sappiamo, in questa ricerca di carabattole nella soffitta dell'immaginario fantastico italiano. Una compagnia che va almeno da Stendhal, passando per le cronache di Croce, fino ai racconti di Tomasi di Lampedusa, e oltre - Patricia Highsmith forse, e addirittura un certo cinema thriller italiano degli anni Settanta e Ottanta (alla Dario Argento e alla Pupi Avati) -, in cui i racconti della Vernon Lee - quelli di Possessioni pubblicati qualche anno fa in questa collana e le quattro finzioni mitologiche e fantastiche di questo Dionea - figurano come non trascurabili. Anzi notevoli per il fervore sensuale investito nel rinvenire un passato dal fascino magnetico: come, in questi racconti, la mitica bellezza della ninfa Dionea che torna dal mare in un villaggio ligure e soggioga e perde; o il sopravvivere di un sanguinario Spirito Ferino pagano nella reliquia di una chiesa cristiana; la storia sigillata in un cassone nuziale; e l'enigma connesso alla statua sepolcrale di Ilaria del Carretto.

EAN: 9788838916915
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#272780 Religioni
Torino, Einaudi 2009, cm.10,5x18, pp.132, brossura.

EAN: 9788806197988
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