Il mio vescovo e le animalesse. (romanzo).

Milano, Bompiani Ed. 1984, cm.12,5x21, pp.206, legatura ed.in tutta tela,soprac.fig.a col. Prima edizione.

Milano, Longanesi Ed. 1969, cm.12,5x19, pp.244, legatura ed. Coll.La Gaja Scienza. critico letterario. prima edizione.

Milano, Rizzoli 1977, cm.14x22,5, pp.212, legatura ed.soprac.fig.a col. Coll.La Scala. Prima edizione.

Milano, La Vita Felice 2009, cm.12x17, pp.92, ill.a col. brossura cop.ill.con bandelle. Coll.Biblioteca Milanese,19. Francesco Sforza ha dato a questi suoi precetti la forma di decalogo. Leggendoli, la figura del duca di Milano rivela una insospettata umanità. Il condottiero che aveva preso Milano per fame, dopo averla vittoriosamente difesa mostra, sotto la dura scorza dell'uomo d'arme, un delicato sentimento di affetto verso Galeazzo Maria, al quale egli si rivolge con sollecitudine di buon padre e saggezza di educatore. I suggerimenti sono commentati da Gianni Brera che ci aiuta a comprendere il singolare manoscritto attraverso una profonda e affascinante analisi dei personaggi e delle vicende di quel periodo sforzesco.

Dall'indice: Tradizione e innovazione, Continuità e mutamento nei regimi demografici, Le agricolture europee, Il Mondo estraeuropeo:quelle masse ritenute immobili. Bari, Laterza 1980, cm.13,5x21, pp.318, legatura ed.in tutta tela,soprac.fig.a col. Coll.Storia e Società.

Firenze, Leo S.Olschki Editore 1972, cm.17x25, pp.VIII,212, brossura intonso. Stato di nuovo. Pubblicazioni della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Padova, vol.XLIX.

Traduz.di Giulia Veronesi. Milano, Feltrinelli Ed. 1965, cm.22x27,5, pp.X,386, 309 ill.nt.molte a col.e a p.pag. legatura ed.in tutta tela con sovracoperta figurata a colori. Coll.Il Mondo della Figura.

Traduz.di Pietro Nutrizio. Milano, Adelphi 2012, cm.16x24, pp.171, brossura con bandelle, copertina figurata a colori. Collezione Il Ramo d'Oro,57. Se c'è un libro che mostra fin dove si può spingere la comprensione di un simbolo, questo è "II simbolismo della croce". Pubblicato nel 1931, dopo i due grandi libri indiani ("Introduzione generale allo studio delle dottrine indù" e "L'uomo e il suo divenire secondo il Vedanta"), è l'opera in cui Guénon scelse l'immagine stessa su cui è fondata la civiltà occidentale cristiana per condurre una dimostrazione rigorosa e inflessibile, che permettesse di cogliere la "pluralità dei significati inclusi in ogni simbolo". I quali nel caso scorreranno davanti agli occhi del lettore come anelli di un'aurea catena: fra gli altri, la teoria indù dei tre guna (le qualità fondamentali che compongono il mondo), la simbolica della tessitura, l'Albero della Vita e l'Albero della Scienza, il rapporto fra il punto e l'estensione, il vortice sferico universale, infine la Grande Triade (Cielo, Terra, Uomo) della Cina arcaica.