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Incontri di civiltà nel Mediterraneo. L'Impero Ottomano e l'Italia del Rinascimento. Storia, arte e architettura.

Curatore: A cura di Alireza Naser Eslami.
Editore: Olschki Ed.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm 17 x 24, 184 pp. con 75 figg. n.t. di cui 56 a colori. Rilegato. Biblioteca dell'«Archivum Romanicum» - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia, 434.

Abstract: Il Mediterraneo della prima età moderna è una zona franca culturale nella quale coesistono Impero Ottomano e Italia del Rinascimento. Interazioni, emulazioni, doni e offerte legano le corti italiane alla ‘Sublime Porta’. Questo libro può essere letto anche come una fenomenologia del dono: una profonda analisi storica che studia i rapporti tra Italia e Impero Ottomano, attraverso i loro manufatti, i loro artisti, le loro opere. / In Early Modern Age, the Mediterranean area functioned as a free zone for two exceptional cultural experiences, those of the Ottoman Empire and of the Italian Renaissance. Interactions, emulations, gifts, and offerings, connected the Italian courts and the ‘Sublime Porte’. This book can be read as a phenomenology of gift: a deep historical analysis of the relationship between Italy and the Ottoman Empire, through their handicrafts, their artists, their artworks.

EAN: 9788822263643
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Milano, Feltrinelli Ed. 2006, cm.13,5x20, pp.318, brossura con bandelle. Coll.Feltrinelli Kids il Gatto nero.

EAN: 9788807921001
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#291662 Religioni
Tradotta ed esposta da Lodovico Castelvetro. A cura di Andrea Barbieri. Firenze, Olschki Ed. 2021, cm 15 x 21, xii-160 pp., brossura Piccola Biblioteca Umanistica,7. La pubblicazione della Lettera di san Paolo ai Romani è solo un campione di quei Vangeli volgarizzati da Lodovico Castelvetro che si credevano irrimediabilmente perduti, ma dei quali diverse testimonianze, di cui una autografa, affermavano l'esistenza. L'autore, già da un decennio nell'occhio dell'Inquisizione, non poteva pubblicarli in Italia e a proprio nome, quindi ricorse allo strumento di un'opera collettiva realizzata in ambiente veneto e attribuita a un prestanome. L'ipotesi che qui si presenta implica una sostanziale rivisitazione dell'intero panorama della Riforma in Italia. Non solo autorizza ad affermare l'esistenza di una Riforma italiana col proprio testo di riferimento in lingua volgare, ma colloca il Modenese Castelvetro in posizione di primissimo piano fra gli interpreti e i diffusori del pensiero riformato. Il seguito della vicenda è noto: la condanna del Sant'Uffizio come eretico “fuggitivo e impenitente” lo obbligò all'espatrio. Si spostò fra Chiavenna, Lione, Ginevra e Vienna, dove diede alle stampe, con dedica dell’imperatore, la Poetica di Aristotele vulgarizzata e sposta, la sua opera più conosciuta, il testo della quale è strutturato esattamente come quello della Lettera di san Paolo ai Romani che qui si presenta.

EAN: 9788822268044
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