A Brief History of the National Gallery.

Milano, Comunità 1983, cm.17,5x24,5, pp.292, 137 tavv.bn.e 20 tavv.a col.nt. legatura editoriale con sovracopertina figurata a colori.

Traduzione da A.Corrias. Milano, Mondadori 1988, cm.25,5x29,5, pp.301, 238 fra illustrazioni e tavole bn.e a colori nel testo, legatura editoriale in tutta tela, con sopraccoperta figurata a colori.

Pimlico 1997, cm.19x24,5, pp.498, brossura copertina figurata a colori. This fresh penetrating and beautifully illustrated study is part history, part guide and part celebration. Michael Levey surveys the physical evolution and enhancement of Florence over the centuries, from medieval republican times to the beginning of the nineteenth century. While discussing artefacts of all kinds - a cameo or reliquary no less than great buildings and other major works of art -he also considers some of the chief personalities who have contributed to the physical appearance of the city we see today. Renaissance Florence is a familiar phenomenon, given its due place in stimulating, detailed discussion here. But much less well known is the city which developed onwards from the late sixteenth century, which the author warmly champions, with its own great, sometimes opulent artistic achievements. In this magnificent book, the famous and apparently familiar emerges with new vividness and clarity to

Milano, Feltrinelli Ed. 1978, cm.12,5x20,5, pp.252,(4), brossura copertina figurata. Coll.Attualità.

A cura di Vittorio Frosini. Revisione critica dei testi di Francesco Riccobono. Roma, Ist.Poligrafico e Zecca dello Stato- Archivi di Stato 1984, 2 voll., cm.19,5x25, pp.XXIX,634; 554, legature editoriali in tutta tela, fregi in oro ai piatti ant., titoli in oro ai dorsi. Stato di nuovo. Coll.Il Pensiero italiano. Edizione di 1200 esemplari numerati.

Roma, Newton Compton Ed. 1998, cm.15x22,5, pp.592, legatura ed. sopracop.fig.a col. Coll.Quest'Italia,258. Il repertorio presenta un ampio ventaglio di generi e temi: filastrocche, favole e leggende, canti rituali, religiosi e conviviali e tante storie d'amore. Si delineano quindi gli aspetti culturali di comunità legate a un sistema di vita commisurato al ciclico susseguirsi delle stagioni, quando il canto colmava le ore delle lunghe veglie invernali, segnava il ritmo delle attività lavorative, concludeva gli incontri conviviali, accompagnave le danze popolari. A completare il vasto affresco di un mondo scomparso, i canti del quotidiano presentano tutta una galleria di figure emblematiche: coscritti e disertori, emigranti e carcerati, braccianti agricoli operai, cantastorie e ambulanti.