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The History of England from the Invasion of Julius Caesar to the Revolution in 1688. Vol.I-V. A new edition, with the Author's last corrections and improvements. To which is prefixed a short account of his life, written by himself.

Autore:
Editore: Longman, Green, Longman, Roberts, and Green, et al.
Data di pubbl.:
Dettagli: 5 voll.di 5, cm.14x21,8, pp.XX,618, un ritratto inciso dell'A. all'antiporta; VI,632; V,(1),622; V,(1),584; V,(1),620, rilegg.coeve uniformi in mz.pelle con angoli ai piatti, piatti e risguardi in carta francese, dorsi a 5 nervi con titoli, fregi e cassoncini in oro, tagli decorati. Firma di appartenenza ai controrisuardi. Modesti segni d'uso alle rilegature ma nel complesso ottimo esemplare.

EUR 170.00
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#300875 Arte Saggi
A cura di Giulio Preti. Con una nota di Fabio Minazzi. Milano, Abscondita Ed. 2022, cm.13x22, pp.124, num.ill.bn.nt. br.con bandelle, cop.fig.a col. Coll.Aesthetica,40. «Nel saggio "La regola del gusto" il punto di partenza è la varietà e variabilità dei gusti. Vi è in essi un'apparente concordanza: le stesse parole, osserva Hume, designano in tutte le lingue approvazione e pregi, oppure disapprovazione e difetti. Ma questo accordo non va al di là delle parole; anche nella critica, come nell'etica, queste concordanze universali non oltrepassano il significato tautologico delle espressioni: nessuno può negare che il bene è bene e il bello è bello, ma la diversità comincia quando si tratta di determinare quali cose siano buone e quali belle. Tuttavia questa istanza scettica è per Hume solo un punto di partenza. Essa sta a provare che il gusto è soggettivo, e quindi non si possono trovare regole critiche universali; ma soprattutto che non esistono regole a priori, e che anche le regole del gusto sono empiriche, a posteriori. Con ciò è posto il problema fondamentale dell'estetica di Hume: trovare un fondamento alle regole del gusto, tale che renda compatibile la loro universalità con la soggettività che abbiamo prima constatata. Che ci sia un'universalità del gusto, per lo meno relativa e tendenziale, è per Hume una cosa indubbia: ciò per lui si manifesta nei casi-limite, quando si rivelano valori imponenti e disvalori indubbi, o quando si mettono a raffronto produzioni letterarie, o in genere artistiche, di valore notevolmente differente, per esempio una poesia di un qualsiasi autore mediocre con quella di un grande poeta. Questo fatto prova che, in un certo senso, esiste un gusto universale, oggettivo, pur difficile da scoprirsi. La ricerca di Hume non è metafisica. Egli non mira a definire un'idea trascendente del bello. Il suo problema è quindi precisabile in questo senso: come si formano quei «campioni», quei «modelli» del gusto che stabiliscono la norma effettiva e positiva del giudizio del gusto?» (Giulio Preti). Con

EAN: 9791254720400
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Disponibile
Introduzione di Carlo De Benedetti. Indici e note in appendice. Verona, Stamperia Valdonega per Cofide 2000, cm.16,5x24,5, pp.242, legature editoriali in mezza pelle rossa, cofanetto. Edizione composta nel carattere Bembo, stampata su carta speciale avoriata intonsa appositamente fabbricata a Pescia dalla Cartiera Magnani. Edizione non venale, edizione in 299 esemplari, nostro n.166. Edizioni in inglese.
EUR 45.00
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#280819 Filosofia
Traduzione e introduzione di Mario Dal Pra. Milano, Fratelli Bocca 1947, cm.14x21, pp.148, br. Collezione I Pensatori.
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EAN: 9788884168849
EUR 19.00
-26%
EUR 13.90
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