La Badia foglio settimanale di lettura n.1-22 Scritti di Carlo Betocchi, Luigi Fallacara, Margherita Guidacci, Giorgio La Pira, Nicola Lisi, Giovanni Michelucci, Roberto Papi, Renzo Poggi, William Blake, S.Giovanni della Croce, Angelo Silesio. Disegni di felice Carena, Pietro Parigi, Gianni Poggeschi, Gianni Vagnetti.

A cura di Enrico Camisani. Torino, UTET 1971, cm.15,5x23,5, pp.494, 8 tavole fuori testo, legatura editoriale in tutta tela, fregi in oro al dorso. Coll.Classici delle Religioni.

London, Boosey & Hawkes Pub. s.d. cm.23x30,5, pp.7,3, fascicoli spillati. cop.fig.

Come attraverso i tarocchi puoi avere le risposte che cerchi. Uno Editori 2019, cm.14x20, pp.410 ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. In questo libro Dario Nencini mostra se stesso e il suo percorso nei tarocchi, nell’osservare queste carte straordinarie attraverso l’intuito. Non solo per ciò che le carte indicano nel rituale della lettura classica, ma per ciò che si percepisce in quel preciso momento, nel poterle leggere con l’intento di avere una risposta nella casualità dell’apertura di una pagina.

Firenze, Edifir 2023, cm.21x26, pp.256, illustrazioni a colori. brossura copertina figurata. Collana Avere Disegno, 5. "Artista bolognese virtuoso e intellettuale in contatto con ambienti sofisticati su scala europea, Pietro Giacomo Palmieri (Bologna 1737-Torino 1804) fu tra i primi a realizzare disegni finiti, indipendenti, non destinati alla riproduzione incisa né funzionali alla preparazione di opere di altro genere. Raggiunse una raffinata sintesi tra imitatio e inventio che, intrecciando suggestioni e modelli iconografici desunti da epoche e scuole differenti, ammiccava ai gusti dei collezionisti, creando tuttavia un?opera originale, dallo stile riconoscibile e di sapore internazionale, il cui appeal fu tanto più avvertito dai contemporanei grazie a un modo di condurre la penna, che pare volto, anche attraverso il gioco straniante di scambio tra le tecniche, ad affermare il ruolo del disegno quale genere artistico autonomo." Dalla premessa di Chiara Travisonni