Vie d'Agricola.

Texte établi par Henri Goelzer et traduit par Henri Bornecque. Ediz.con testo a fronte. Paris, Les Belles Lettres 1947, cm.13x20, pp.112, brossura (piccole mende al dorso ma buon esemplare.) Collection des Universités de France.

Texte établi et traduit par Pierre Wuilleumier. Paris, Les Belles Lettres 1976, cm.12,5x20, pp.XVI,191, legatura ed.cartonata. Collection des Universités de France.

Texte établi et traduit par Henri Goelzer. Ediz.con testo a fronte. Paris, Les Belles Lettres 1959, cm.13x20,5, pp.173-352, brossura Collection des Universités de France.

Texte établi et traduit par Henri Goelzer. Edizione con testo a fronte. Paris, Les Belles Lettres 1925, cm.13x20,5, pp.ca.360, brossura, Collection des Universités de France.

Il volume è rilegato insieme al testo sempre dello stesso autore:Eine studie zur Geschichte der Griechischen Malerei, Wien 1886, pp.324. Wien, Druck und Verlag Von Carl Gerold's Sohn 1887, cm.15,5x23, pp.261, num.figg.bn.nt. rilegatura in mz.pelle coeva, nervi e scritte in oro al dorso.

Firenze, Le Lettere 2001, cm.16x24, pp.230, brossura con bandelle,soprac.fig.a col. Collana Le vie della Storia,48.

Introduzione di Enzo Golino. Torino, Einaudi 2001, cm.12x19,5, pp.XIX,138, brossura copertina figurat a colori. Coll. Einaudi Tascabili- Nel paesaggio americano i luoghi si dilatano a dismisura, le stagioni si susseguono come incognite di cui non c'è precedente memoria, mentre distanze, impossibili da coprire, portano alle tentazioni della carne e dello spirito, fra esorcismi, identificazioni e false ansie religiose. Sotto le arcate di un'università che la protagonista chiama confidenzialmente Aubrey (come un essere vivente, ambiguamente amico), il filo d'amore che lega Linda a un grande studioso si fa sempre più esile, assottigliato da un senso di colpa che invece ingigantisce senza fine. Con un'introduzione di Enzo Golino.

Torino, Giulio Einaudi Editore 2009, cm.14,5x22,5, pp.140, legatura editoriale cartonata, sopraccoperta figurata a colori. Collana Supercoralli. Mentre narra la propria spedizione antartica, Daniele Del Giudice ripercorre i taccuini di quelle coraggiose spedizioni altrimenti sconosciute ai più, con naufragi, navi imprigionate mesi e mesi tra i ghiacci, equipaggi indomiti, marinai sull'orlo della disperazione o annientati dalla follia: sono gli ultimi veri racconti d'avventura, che hanno fissato il mito e la memoria di questa Terra Incognita. Con un lavoro di intarsio, al confine tra vita e letteratura, l'autore ricostruisce una "iperspedizione" che collega fra loro episodi di viaggi storicamente realizzati, ripercorrendoli sui sentieri del mondo e su quelli della scrittura. Giocando sulla diversità delle prospettive e delle voci, ci offre un "orizzonte mobile" nello spazio e nel tempo ma stabile e duraturo nei sentimenti che suscita. Un viaggio fuori dal tempo, dentro un paesaggio ipnotico e indifferente all'uomo, di sublime bellezza: dal giallo ocra delle pampas ai ghiacciai che colano in acqua, tra cime rocciose, nevi eterne e precipizi. Davanti agli occhi, un orizzonte di ghiaccio e luce, sempre sfuggevole. Sono luoghi, storie, giorni, anni, ere geologiche che resistono alla prospettiva lineare del semplice raccontare. Una millenaria geometria naturale che ogni cosa stratifica, ogni memoria cristallizza. Un mondo simultaneo di cui questo libro è il canto.