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Santa Marta a Montopoli. Da Monastero di clausura a scuola pubblica.

Autore:
Editore: Edifir.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.16,5x23, pp.200, numerose figg.bn.nt. brossura copertina figurata a colori.

Abstract: Il volume Santa Marta a Montopoli. Da monastero di clausura a scuola pubblica colma un vuoto storiografico. Mancava infatti una storia dell'edificio, che dall'alto della zona del Falcone svetta dall'abitato di Montopoli e domina la valle dell'Arno verso ovest, e della sua istituzione. Il mona-stero femminile agostiniano, le cui porte si sono chiuse dietro le prime 12 suore il 28 luglio 1619, nel 1785 è stato trasformato con le riforme leopoldine e dedicato all'istruzione dei giovani, fino alla chiusura dell'Istituto scolastico che in ultimo vi ha avuto sede, nel 2014. Si prospetta oggi per il complesso, gestito dalla Fondazione Conservatorio Santa Marta, un futuro legato alle iniziative culturali e museali.

EAN: 9788879709095
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#306927 Arte Saggi
Firenze, Edifir 2018, cm.16,5x22, pp.196, ill. brossura copertina figurata a colori. Il volume Santa Marta a Montopoli. Da monastero di clausura a scuola pubblica colma un vuoto storiografico. Mancava infatti una storia dell’edificio, che dall’alto della zona del Falcone svetta dall’abitato di Montopoli e domina la valle dell’Arno verso ovest, e della sua istituzione. Il mona-stero femminile agostiniano, le cui porte si sono chiuse dietro le prime 12 suore il 28 luglio 1619, nel 1785 è stato trasformato con le riforme leopoldine e dedicato all’istruzione dei giovani, fino alla chiusura dell’Istituto scolastico che in ultimo vi ha avuto sede, nel 2014. Si prospetta oggi per il complesso, gestito dalla Fondazione Conservatorio Santa Marta, un futuro legato alle iniziative culturali e museali.

EAN: 9788879709095
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#55893 Firenze
Firenze, Pagnini Ed. 2003, cm.21,5x30, pp.59, num.ill.e tavv.bn.e 16 tavv.a col.ft. brossura con bandelle, cop.fig.a col. Coll.di Studi, Ricerche, Documenti,31. Storia delle Comunità Rurali e Urbane della Toscana,11.

EAN: 9788882511401
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Roma, Edizioni Moderne Canesi 1960, cm.12,5x21, pp.173, 12 tavv.a col.ft., legatura ed.in mz.tela, titoli in oro al dorso, sopraccop. trasparente, cofanetto telato con piatti figg.a col. Coll.La Bottega dell'Antiquario,3. Ediz. di 2200 copie num. La ns.reca il n.786.
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Note: firma di appartenenza al frontespizio.
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Polistampa 2007, cm.25x32, pp.152, ill.bn. e col. legatura editoriale con sovraccoperta figurata a colori. Il volume contiene importanti testimonianze dell’elaborazione e dell’avanzamento del progetto di restauro del Castello di Torregalli, a partire dalla conoscenza del manufatto, della sua storia, delle sue fasi costruttive, proseguendo poi con l’analisi della consistenza e delle condizioni di degrado e anche con alcune importanti soluzioni maturate durante i lavori. Il castello è situato in quella porzione di contado a sud-ovest della città di Firenze inclusa tra l’Arno e la Greve, tra Scandicci e le colline di Marignolle. All’evidenza di un primo nucleo medioevale, principalmente affidato a una torre isolata, si affiancano notizie e documenti che, a partire dal 1427, raccontano della presenza nel Castello della famiglia de’ Nerli, una fra le più importanti e potenti in Firenze, committente in circa due secoli di importanti lavori che portarono alla trasformazione di un più antico “palagio” in villa-castello rinascimentale. Dal 1623 il complesso fu dei Conti Matteo e Lorenzo d’Agnolo Galli di Prato e conobbe importanti ampliamenti e abbellimenti sia nella conformazione che nei decori. Nel terzo decennio del Seicento Baccio del Bianco affresca le pareti di un grande salone al piano terra, realizzando otto magnifici cartigli ispirati al Pastor fido del Guarini e altri splendidi decori. Pochi decenni dopo prende forma il bellissimo giardino all’italiana “a tre ninfei”. I recenti restauri hanno portato un complesso in stato di abbandono a essere nuovamente luogo vitale, frequentato e abitato, con il massimo rispetto per i suoi caratteri architettonici e spaziali storicamente sedimentati, in accordo con la riconoscibilità delle sue parti, con la presenza e la disposizione dei suoi apparati decorativi, della sua materia, dei suoi elementi, dei rapporti di prospetto così come erano pervenuti. Il Castello di Torregalli, le sue corti, il suo giardino monumentale, il “salotto di Baccio”, i suoi spazi aperti e il suo racconto narrato con la materia e la cultura della storia sono nuovamente parte vitale dell’identità di questo lembo del territorio fiorentino. Presentazione di Stefano Caramelli Testi di Francesco Gurrieri, Maurizio De Vita, Mirella Branca, Fulvia Zeuli, Giulia Cellie, Piero Caliterna, Federico Gurrieri, Maurizio Seracini, Stefano Capretti, Furio Lombardini.

EAN: 9788859603092
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#251694 Arte Pittura
Traduit de l'italien par Anne Claire Ippolito et Chantal Delorme Rotelli. Antwerpen, Fonds Mercator 1984, cm.23,5x30,5, pp.321,(7), 187 ill. e tavv. a colori e in nero nt., legatura ed. in tutta tela turchina, titolo in argento al dorso, sopraccoperta fig. a colori. (Strappetto di un cm. al margine sup. della sopraccoperta; dedica ms. all'occhietto.)

EAN: 9789061531272
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Note: Strappetto di un cm. al margine sup. della sopraccoperta; dedica ms. all'occhietto.
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