The Silver Spoon.

Nbel 1932. Prefaz.di S.Rosati. Traduz.di M.Casalino, O.Caprin, G.Caprin. Torino, UTET 1979, cm.11x18, pp.XXVI,702, legatura ed.titoli in oro al dorso, in custodia. Coll.Scrittori del Mondo i Nobel.

Book one of The Forsyte Saga. Hertfordshire, Wordsworth Editions Limited 1994, cm.12,5x20, pp.293, brossura cop.fig.

Traduz.di Elio Vittorini. Milano, Mondadori 1942, 2 volumi. cm.15x21, pp.964, 868, legature editoriali Collez.Omnibus.

Traduz.di M.Ettlinger Fano. Milano, Dall'Oglio Ed. 1970, cm.11x19, pp.272, brossura Coll.I Corvi,19.

Prima traduzione italiana (di Goffredo Fofi). Postfaz. di Paul Louis Thirard. Milano, Forum Editoriale marzo 1968, cm.15x23, pp.222, brossura, cop.muta, sovraccop. Piccoli segni d'uso al dorso ma esempl.ben tenuto.

Intr.di Silvio Ramat. Firenze, Le Lettere 2004, cm.12x19, pp.108, brossura cop.fig.a col. [volume nuovo]

Traduzione di Mariapaola Dettore. Milano, Feltrinelli Ed. 1995, cm.14x22, pp.152, brossura cop.fig.a col. Coll.I canguri. Rimasto da poco vedovo, un giovane uomo tenta di venire a patti con la morte della moglie Laura, dalla quale prima non vuole separarsi ma dalla quale poi si sente trattenuto. Perché in questo romanzo non esiste alcuna cristiana rassegnazione, alcuna fede che permetta di giustificare, spiegare e accettare la morte. E così come i vivi si sentono prima abbandonati e poi colpevolmente pronti a riprendere a vivere, così i morti rifiutano di scomparire, di non poter più partecipare alle cose del mondo. In queste pagine viene loro offerta l'occasione di far sentire la propria voce, che esige di essere ascoltata non solo per farsi perdonare, vendicare o comprendere, ma soprattutto per farsi salvare da una seconda morte: l'oblio.

Con la collaborazione di Theodor Müller. Milano, Electa 1960, cm.27x35, pp.129, 316 tra ill.e tavv.bn.di cui 78 nt.e 238 f rilegatura in tutta tela, sopracopertta figurata a colori