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Il santuario della Madonna di Bonaria. Origini e diffusione di un culto. Con edizione del "Processo canonico sull'arrivo prodigioso del simulacro di Bonaria (1592)".

Autore:
Editore: Viella.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Chiese d'Italia,6.
Dettagli: cm.17x24, pp.195, 19 figg.bn.in tavole ft. brossura copertina figurata a colori. Coll.Chiese d'Italia,6.

Abstract: La leggenda del prodigioso approdo di una statua della Madonna sulla spiaggia antistante il convento dei Mercedari alle porte di Cagliari, nella primavera del 1370, è nota a tutti i sardi e fa parte di un patrimonio narrativo trasmesso di generazione in generazione, in cui storia e leggenda, realtà e mistero si intrecciano e si fondono. Il libro prende in esame le origini e la storia del santuario di Nostra Signora di Bonaria e la diffusione del culto in ambito mediterraneo, offrendone una rilettura alla luce della più recente storiografia sulla storia dei santuari. La nascita e lo sviluppo del luogo di culto vengono calati nel contesto politico, sociale, istituzionale e religioso della Sardegna nei secoli XIV-XVI. Il libro è completato da una fonte edita per la prima volta: il processo informativo istruito dalla curia arcivescovile cagliaritana nel 1592 per stabilire l'antichità del santuario e accertare la veridicità dei numerosi miracoli attribuiti al simulacro mariano.

EAN: 9788883345494
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A cura di Maria Teresa Monti. Modena, Mucchi Ed. 2020, cm.21x30, pp. da 1077 a 1398, legatura ed.in imitlin. Coll.Edizione Nazionale di Lazzaro Spallanzani, parte quarta Manoscritti, volume secondo. Il secondo volume dei “Manoscritti” di Lazzaro Spallanzani presenta in quattro tomi l’intero corpus delle carte (protocolli, bozze e “ristretti”) che l’autore compose in occasione della sua seconda indagine sul “chiuso” e le “arie”, cioè sulla respirazione animale e vegetale e sulla chimica dei gas. La presente edizione, critica e annotata, mantiene di quell’inchiesta l’intreccio tematico costitutivo, ricostruendo però l’ordine cronologico dei documenti e assicurandone la miglior leggibilità. Nessuna delle numerose ricerche che impegnarono Spallanzani fu concentrata in un lasso di tempo così breve (6 gennaio 1795 - 4 febbraio 1799) per una produzione così imponente di appunti, riassunti e prove di scrittura narrativa. In nessun altro caso i risultati conseguiti andarono tanto oltre il livello raggiunto dalla comunità intellettuale coeva e furono tanto intriganti ed intricati al punto da bloccare (molto più della morte) la compilazione e la pubblicazione del grande trattato promesso. Lo scienziato avanzò infatti la sede della respirazione dai polmoni alla cute dell’animale vivo, dall’animale morto all’organo espiantato, dal pezzo intatto alla parte cotta o trattata, dal tessuto integro alle fibre in decomposizione. In caccia frenetica del limite (e alle prese con dati riottosi alla regolarità di ogni legge), Spallanzani fu lavoisieriano e post-lavoisieriano. La scoperta della respirazione tissutale proiettò la sua fisiologia nella biochimica di un corpo disorganizzato, dove è lo scambio gassoso a identificare per organo ‘respiratorio’ il luogo in cui esso avviene. La funzione della respirazione, tradizionalmente legata alla vita e a una struttura anatomica specifica, perse l’uno e l’altro riferimento, proseguendo oltre la vita e largamente oltre l’organizzazione del corpo. Fu troppo anche per un intellettuale spregiudicato come Spallanzani, che infatti non riuscì a chiudere la partita.

EAN: 9788870008289
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