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#283372 Filosofia

I sudditi al governo. Società e politica a Cividale e Gemona nel Friuli del Rinascimento veneziano.

Autore:
Editore: Il Mulino.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Istituto italiano per gli Studi Storici in Napoli.
Dettagli: cm.16,5x23,5, pp.464, brossura. Coll.Istituto italiano per gli Studi Storici in Napoli. Intonso.

Abstract: La Patria del Friuli della prima età moderna è raccontata in sede storiografica come un'identità periferica degli stati italiani ed europei del Rinascimento sia dal punto di vista geopolitico, in quanto terra di confine, che istituzionale-amministrativo, in quanto area altamente feudale e «rurale». Tali caratteri, presunti originari, sono messi in discussione in questo volume, che intende invece illustrare la polifonia delle forme di potere e di società dell'area di studio. A questo scopo, lasciato sullo sfondo il caso, più noto e più «classico», di Udine, l'indagine si concentra su due centri dallo statuto incerto: Gemona e Cividale. Di questi ultimi, posti in comparazione e analizzati in parallelo, vengono di volta in volta ricostruiti gli assetti istituzionali interni, gli uffici di governo e i consigli comunitari; l'articolazione sociale, con speciale attenzione alle modalità di designazione della preminenza; i rapporti con il territorio circostante e la funzione che la comunità vi svolge; la giustizia comunitaria come «attrice primaria» della vita politica delle communitates. Ne emerge un panorama friulano inedito, la cui immagine è caratterizzata tanto dall'alto grado di complessità di uno spazio regionale fin qui rappresentato in modi troppo omogenei quanto dalle conseguenze di lungo periodo dell'affermazione del dominio veneziano sulla Patria del Friuli, e dell'integrazione di quest'ultima nello Stado da Terra della Repubblica. I casi di studio consentono inoltre di proporre una serie di ipotesi comparative con le coeve realtà italiane ed europee.

EAN: 9788815291523
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Milano, Mondadori 2012, cm.14x22, pp.344, brossura copertina figurata.
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#200767 CD e Vinili
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Palermo, Sellerio Ed. 2014, cm.12x17, pp.192, brossura sopraccop.fig.a col. Coll.La Memoria,977. "'Ora, Ampelio, secondo lei io mi metto a parlare del caso qui, al bar, di fronte a tutto il paese?'. 'Come, tutto il paese? Ci siamo solo noi quattro'. 'Appunto' confermò la commissaria". Ma in realtà tra la giovane commissaria Alice Martelli e i quattro vecchietti del BarLume s'è creato un feeling operativo. Il pettegolezzo come sistema investigativo trova una riconosciuta efficacia. È successo che Vanessa Benedetti è scomparsa. Venuta da fuori, dalla "lontana" Umbria, gestisce col marito Gianfranco, da cui ha divorziato per motivi fiscali, uno zoppicante agriturismo. Un giorno ordina chili e chili di carne, ma i tedeschi suoi ospiti pranzano regolarmente al Bocacito, il ristorante di uno dei pensionati. Poi svanisce nel nulla. Questo basta ai vecchietti per saltare al thriller: Vanessa uccisa dal marito che si è liberato del corpo. Tutte farneticazioni di anziani perdigiorno? A moltiplicare le ipotesi infinite che rimbombano nel BarLume, spunta una svolta imprevista. Atlante il Luminoso, un cartomante di successo, che aveva pronunciato da una televisione privata la sua preveggente verità sul caso Vanessa, viene ritrovato cadavere. Assassinio o suicidio? Nonostante la canicola a Pineta, i vecchietti del BarLume, con l'interprete investigativo delle loro maldicenze Massimo il barrista, sono in forma smagliante per dissolvere ogni dubbio, con l'arma della battuta letale e della rissa verbale, nel loro nuovo mistero.

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Rassegna periodica sulla musica e sul teatro musicale nell'epoca di Giacomo Puccini. A cura di Michele Girardi. Firenze, Olschki Ed. 2020, cm 17 x 24, 202 pp. con 8 figg., 7 es. mus. e 8 tavv. f.t. a colori, brossura Centro studi Giacomo Puccini. Studi pucciniani,6. «Studi pucciniani» 6 ribadisce la sua vocazione all’interdisciplinarità, fondamentale in un’era di cambiamenti epocali come la fin de siècle, dove operò Puccini. Se il musicologo Federico Fornoni indaga sul rapporto che il teatro del compositore lucchese instaura con la bellezza nel contesto sociale coevo, lo storico Gerardo Tocchini getta luce nuovissima sul caso di Tosca, autentica opera ‘politica’. La parola torna poi ai musicologi: Kunio Hara coglie assonanze nella figura dello scaricatore, fra il Puccini della Bohème e del Tabarro, Francesco Fontanelli si muove su diversi fronti (letteratura, pittura e musica), avvalorando le radici francesi del primo pannello del Trittico, che vola molto al di sopra delle correnti estetiche contemporanee. Lo storico dell’arte Daniele Galleni mette poi a fuoco la fantasia dello scenografo Galileo Chini che, alle prese con Gianni Schicchi, valorizza la cultura artistica fiorentina medievale e rinascimentale. Chiude la cronologia aggiornata delle opere di Puccini dirette da Toscanini proposta da Mauro Balestrazzi, giornalista e scrittore, che la introduce considerando vari aspetti della loro amicizia, fornendo poi dati importanti per comprendere meglio la ricezione dei melodrammi pucciniani nel mondo.

EAN: 9788822267252
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