La Porta Magica di Roma simbolo dell'alchimia occidentale Nuova edizione ampliata e riveduta.

Firenze, Olschki 2015, pp.X,222, brossura Biblioteca dell'Archivum romanicum. La Porta Magica di Roma è la sola testimonianza plastica e architettonica della storia dell’alchimia occidentale. Un monumento di eccezionale rilevanza, unico nel suo genere per il complesso messaggio simbolico che la caratterizza, per il fascino che trasmette la sua vicenda, per l’originale personalità del suo ideatore, il marchese Massimiliano Palombara che la fece erigere nel 1680. Ancora oggi è una presenza enigmatica, un’arcana suggestione, che interroga muta l’intelligenza di chi la guarda.

Milano, Silvana Editoriale d'Arte 1956, cm.29x38,5, pp.55,(6) 15 figg.in bn.nt.e 45 tavv.a col.ft., legatura ed.in tutta tela,sovraccop.fig.a col., custodia.

poi ugualmente ebbe corso la sorte sua. Commedia. Present.di R.Nencini. Firenze, FirenzeLibri Ed. - Ediz. Libreria Chiari 2001, cm.13x20, pp.122, alcune figg.bn.nt. brossura sopracop.fig. Coll.Cose Fiorentine e Toscane,5.

Pistoia,24-30/04/1966. Roma, Tip.Centenari 1966, cm.17x24, pp.418, 152 figg.bn.ft. brossura

Pisa, Ediz.ETS 2000, cm.14x22, pp.136, brossura cop.con bandelle. Coll.Percorsi,8. Nella letteratura di viaggio in lingua inglese tra Cinquecento e Seicento la Veridica Istoria di William Davies spicca per i suoi tratti semplici, ma taglienti. Davies, cerusico inglese, fervente calvinista e schiavo di Ferdinando I dei Medici per otto anni a Livorno, racconta la sua storia e le sue peripezie nel bacino del Mediterraneo e nella spedizione al Rio delle Amazzoni, voluta dal Granduca. Nel raccontare e nel raccontarsi Davies fa emergere le idee che sottendono la sua particolare visione del mondo e dell’«altro», tipiche dell’uomo inglese del suo ceto. Le stesse idee che plasmeranno la storia dell’Inghilterra di metà Seicento.