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#291695 Dantesca

Terze (Le) rime di Dante lo'nferno e'l pvrgatorio e'l paradiso di Dante Alaghieri Riproduzione facsimilare dell'Aldina 1502.

Curatore: Con una introduzione di Edoardo R. Barbieri.
Editore: Olschki Ed.
Data di pubbl.:
Dettagli: , xxxii-[243] pp. Rilegato in cofanetto, legatura ed.

Abstract: È grazie ad Aldo Manuzio se l’esule Machiavelli può leggere Dante e Petrarca durante le soste delle sue passeggiate nei boschi che circondano sant’Andrea in Percussina, alle porte di Firenze. Nel 1501, con Virgilio, viene inaugurata, la produzione dei “libretti da mano” (enchiridia), un formato (in 8°) fino ad allora dedicato a testi di devozione. Questi libretti sono senza commento, la lettura deve scorrere agevole per il lettore, libera da orpelli eruditi, imprescindibili per edizioni di altro tipo. Specificatamente per la Divina Commedia, non viene nemmeno giustificato il titolo, un po’ strano rispetto alla tradizione: Le terze rime di Dante. La Casa editrice Olschki ha deciso di riproporre il facsimile di quell’edizione aldina del 1502 basandosi sull’esemplare conservato presso la Biblioteca Classense che nel 1905 lo acquistò da Leo S. Olschki, insieme al resto della raccolta di Leo (edizioni, traduzioni e commenti danteschi) allora sicuramente il repertorio più completo relativo all’opera di Dante. Ma l’aldina 1502 viene anche riproposta a cento anni esatti dalla pubblicazione della Divina Commedia tratta dal Codice Landiano (1921, ancora artefice Leo Olschki), evidenziando, tra anniversari e scelte editoriali, il legame della casa editrice con Il Sommo Poeta.

EAN: 9788822267832
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#93685 Dantesca
Padova, Premiata Tipografia F.Sacchetto 1871, cm.13,5x20, pp.36, rilegatura ed.
Da collezione, accettabile
Note: Firoture nel testo e legatura brunita.
EUR 18.00
Ultima copia
Firenze, Olschki Ed. 2004, cm.18x25,5, x-258 pp., Coll. Studi e testi per la storia della musica, 15. Viene proposta l’edizione critica del libretto di Felice Romani per Giovanni Simone Mayr. Un ampio saggio introduttivo racconta le vicende dell’opera dalla commissione del San Carlo di Napoli (1813) al successo internazionale dovuto all’interpretazione di Critical edition of Felice Romani’s libretto for Johann Simon Mayr, with an extensive introductory essay describing the history of this opera commissioned in 1813 by the Teatro di San Carlo of Naples, and its great international success, which was due to

EAN: 9788822253910
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#290479 Dantesca
A cura di Mario Cimini. Roma, Salerno Editrice 2017, cm.17x24, pp.140, brossura, copertina muta, con sopraccoperta applicata al dorso. Pubblicazioni del Centro Pio Rajna. Coll.Quaderni,8, Angelo Conti (Roma 1866-Napoli 1931) fu uno dei protagonisti della stagione culturale a cavallo tra Ottocento e Novecento. Intimo sodale di D'Annunzio e della cerchia di "nobili spiriti" che gravitavano intorno a periodici come il romano "Convito" e il fiorentino "Marzocco", si fece paladino, attraverso numerosi interventi teorici, di una concezione dell'arte e della letteratura che condensava e rilanciava le posizioni più peculiari del decadentismo europeo nell'accezione estetizzante: culto del bello, necessità di superare l'arido scientismo positivista in nome delle ragioni dello spirito, concezione della critica come forma d'arte volta a instaurare un colloquio emozionale con le opere medesime. "Nel Paradiso di Dante" rappresenta la summa dei suoi interessi danteschi. Il lungo saggio iniziale , pur nel suo frammentismo - i pezzi che lo compongono vennero scritti di getto in diverse occasioni disseminate lungo l'arco cronologico di almeno un quinquennio (1920-1924) - lascia comunque emergere una solida struttura di riferimento, articolata fondamentalmente intorno a tre macro-aree di discussione sotto il comune denominatore di reiterati slanci mistici: la necessità di leggere la "Commedia" - smentendo le anatomie crociane - come opera unitaria che culmina organicamente nel "Paradiso"; il valore della musicalità come transustanziazione della visione poetica dantesca e asse primario di convergenza della sua coesione spirituale ed espressiva; 3) la centralità dell'elemento femminile come vettore principale della dinamica sia drammatica che ideologica di tutto il poema. Gli articoli posti dallo stesso Conti in appendice al volume anticipano e corroborano queste linee ermeneutiche. Senza dubbio l'interpretazione contiana procede per "flashes", intuizioni e illuminazioni subitanee che - giusta i principi della mai rinnegata critica estetica - inclinano al poetico e al musicale, sebbene non vi manchi il ricorso a qualche meditata fonte probante (Platone, la Bibbia, sant'Agostino e i mistici medievali); nondimeno, per certi versi, essa rivela tratti di innegabile modernità nel definire e raffinare una lettura "teleologica" del poema dantesco, ossia nel considerare l'insieme degli elementi che ne costituiscono l'ossatura portante come intenzionalmente orientati verso una conclusione serrata, coerente con un lucido progetto etico-ideologico, implicita già nelle premesse.

EAN: 9788869732584
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