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Trieste anni Trenta. Momenti di vita triestina e cronaca della trasformazione edilizia.

Autore:
Editore: Edizioni Italo Svevo.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.25x34,5 pp.112, con foto in bianco e nero. Legatura editoriale con sovracopertina figurata a colori.

Abstract: Trieste anni trenta e un sommario di cronaca cittadina, che ripropone in una sorta di «mostra retrospettiva» memorie d’epoca non ancor spente nelle generazioni del primo dopoguerra, se pur sbiadite dal tumultuoso trascorrere di mezzo secolo di avvenimenti, e ha per sottotitolo, «Momenti di vita triestina e cronaca delle trasformazioni edilizie», che per se stesso precisa i termini e fissa i limiti del lavoro. Cronaca di profondi mutamenti di crescita e di fisionomia d’una città che, spezzati i secolari legami con l’Austria degli Absburgo, viveva l’euforia del suo primo ricongiungimento alla Madrepatria, lungamente auspicato e tenacemente voluto dalle sue componenti etniche e culturali più cospicue. Trieste, superato il primo impatto con una realtà nuova, inconsueta, – diversa, forse, da quella romanticamente sognata – sembrava presa da una rinnovata smania di fare; da un’arcana interiore spinta di realizzare quanto era nei suoi sogni; quanto la guerra aveva interrotto; quanto i suoi amministratori s’erano riproposti decine e decine d’anni prima, dovendosi al?ne arrendere di fronte a insormontabili problemi politici, tecnici e finanziari. Trieste non solo ebbe la sua Università nel 1924, ma la si volle maestosa, completa, «punto di convergenza di tante genti diverse». Il porto fu ricostruito e potenziato; il grande silo granario, realizzato nel 1937, rese concorrenziale con gli scali nordici, il commercio dei grani. Da Trieste partì la prima linea aerea civile, mentre i cantieri di Monfalcone producevano la prestigiosa serie degli idrovolanti «Cant Z». Il grande acquedotto del Randaccio sciolse l’annoso nodo del problema idrico. Fu parimenti risolto il problema della fognatura. Con la creazione dei CRDA, nati dalla fusione di prestigiosi cantieri preesistenti, l’industria navale prese nuovo impulso, donando alla marineria italiana navi passeggeri da leggenda, come la «Saturnia», la «Victoria», il «conte di Savoia»; e a quella militare gli incrociatori «Trieste» e «Cadorna», le navi da battaglia «Vittorio Veneto» e «Roma». La città fu migliorata nelle sue strutture e nei suoi servizi. Sorsero nuovi quartieri popolari. Fu operato il risanamento della città vecchia, aperte nuove arterie cittadine, costruite scuole, sistemati musei, operati ricuperi del patrimonio archeologico.

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A cura di Luigi Chiais. Pubblicazione della Provincia autonoma di Trento. Ampio repertorio fotografico nel testo. Novara, Istituto Geografico De Agostini 1989, cm.20,5x29, pp.190, numerose figure bn.e a colori nel testo, brossura copertina figurata a colori.

EAN: 9788840203355
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Larousse 2003, cm.25,5x32, pp.190, ill.bn. et à coul., relié avec jaquette. La Mecque ? Déjà, rien que le nom résonne comme un symbole. Une métaphore. Ne dit-on pas d'une ville qui incarne une vocation unique, par exemple Hollywood pour le cinéma, qu'elle est " La Mecque de... " ? Plus qu'un lieu, donc, ou un habitat, La Mecque est d'abord un état d'âme. Un édifice de prières autant que de pierres. Un temple de la foi, un bout de désert, un tremplin pour le Ciel. Nul n'y va pour tâter le sol qu'arpenta Mahomet. Non, chacun s'y rend plutôt pour humer l'air que l'Apôtre d'Allah y respira. Le haut lieu qui, en ce bas monde, l'inspira. L'endroit où " descendit " le Coran sur terre et d'où " s'éleva " le Prophète au Ciel.

EAN: 9782035054142
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Note: Tampon d'archives à la première page.
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Torino, Einaudi Ed. 2009, cm.14,5x22, pp.240, legatura ed.soprac.fig.col. Coll.Passaggi. L'unità nazionale del nostro paese è sempre stata malsicura, minacciata, mai veramente attuata. E non si può certo dire che in questi anni, cosi vicini al 150° anniversario dell'Unità, il problema si stia risolvendo; anzi, sono sempre più forti quelle spinte che, in forme storiche sempre diverse, hanno puntato a una dissoluzione dello stato unitario. Se ci fu un momento in cui avrebbe potuto essere il Sud, unificato dai Normanni e dagli Svevi, a costituire il nucleo e il motore dell'unità italiana, quell'occasione sfumò e ciò che non riuscì a Federico II dovette aspettare l'Ottocento per essere compiuto. Da subito il grande movimento del Risorgimento rischiò di invischiarsi nella palude dell'anti-risorgimento, ma se i pericoli per l'unità italiana furono nei secoli scorsi il nazionalismo violento e oppressivo del fascismo, o il potere temporale della Chiesa cattolica, non si può dire che oggi manchino le minacce, da una forma di populismo privatistico antagonista del sentimento patriottico, a una decomposizione del tessuto nazionale, presente al Nord in forme provocatorie ma tutto sommato pacifiche, e incombente al Sud nella secessione criminale delle mafie. Eppure, secondo Ruffolo, una speranza c'è. "Realizzare attorno a un progetto nuovo di unità nazionale una vasta rete di solidarietà sarebbe il segno che la "gente", oggi abbandonata all'autoritratto sterile dei sondaggi, può ancora trasformarsi, impegnandosi nella costruzione del suo futuro, in "popolo"."

EAN: 9788806199913
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#311296 CD e Vinili
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