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#300342 Arte Restauro

Fra Girolamo Savonarola nel Museo di San Marco. Il busto inedito in terracotta dipinta e il nuovo allestimento.

Curatore: A cura di Angelo Tartuferi.
Editore: Sillabe.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.21x30, pp.160 ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. Quaderni del Museo di San Marco. Direzione Regionale Musei della Toscana,4.

Abstract: Uno dei capolavori del grande artista Beato Angelico ritrova l'antico splendore. L'affresco del Museo di San Marco dipinto dal Beato Angelico è di nuovo visitabile dopo un accurato restauro per mano di Lucia Biondi. In questo volume si raccontano le vicende, la storia e il restauro di una delle opere più grandi e attuali della storia dell'arte italiana. Contributi di docenti e storici dell'arte (Gerardo de Simone e Andrea De Marchi) anche stranieri (Victor Schmidt e Carl Strehlke) illustrano questo racconto grazie anche alla notevole presenza di immagini e dell'album iniziale di corredo con le scene del Giudizio.

EAN: 9788833402871
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#3610 Firenze
Storia, Cronaca aneddotica, Decadenza e oppressione, Invasione di sozze soldatesche e di straccioni lorenesi, depredazioni sovrane, intrighi e prepotenze straniere, Usanze e costumi, Feste tradizionali e pubblici divertimenti, Scandali e imbrogli annonari, Incettatori e commercianti ladri, Gravi condanne per burla, Miseria, carestia e blusso, Depravazione e bigottismo, Istruzione e cultura, Arte, accademie e teatri, Savie leggi e geniali riforme, Ribellioni, sommosse e reazione. Firenze, Giunti Ed. 1984, cm.16x22,5, pp.720, 254 ill.bn.nt. legatura editoriale , con sopraccoperta figurata a colori. Ristampa dell'ediz.Firenze,1921. Questo volume è la ristampa anastatica dell'edizione Bemporad del 1921. Giuseppe Conti ci racconta una Firenze dopo i Medici, all'epoca di Francesco di Lorena (1737-1765), di Pietro Leopoldo e all'inizio del regno di Ferdinando III: le usanze e i costumi, le feste tradizionali e i pubblici divertimenti, gli eventi, gli aneddoti, il contesto storico di Firenze nel Settecento, corredati da 254 illustrazioni a nero. Un contributo alla conoscenza di una Firenze rinascimentale con la testimonianza attenta e sagace di uno studioso e critico di quell'epoca.

EAN: 9788809218154
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#278296 Arte Restauro
A cura di Grazia de Cesare. Firenze, Edifir 2020, cm.16,5x23,5, pp.128, brossura copertina figurata a colori. «Rieti è una città ricca di tesori nascosti e la storia del sipario del Teatro Flavio Vespasiano sta lì a dimostrarlo. Dipinto dal grande Antonino Calcagnadoro nel 1910, il sipario ebbe vita travagliata prima e dopo la sua realizzazione. Nel secondo dopoguerra incappò nel giudizio di coloro ai quali - specie dopo l'orrore dell'Olocausto - non era parso politicamente corretto celebrare la presa di Gerusalemme da parte di Vespasiano, che tanta distruzione e tanti lutti arrecò al popolo ebraico. Ma ad oscurare l'imperatore trionfante davanti alle mura della città ci avrebbe pensato il tempo, con tutto il suo corredo di "agenti": l'umidità, l'usura provocata dal ripetuto utilizzo, la scarsa cura e manutenzione, fino a quando, per evitare che la tela andasse distrutta, semplicemente si smise di usarla. Il tempo è continuato a scorrere, sbiadendo del sipario anche il ricordo tra i reatini, pure legatissimi al loro teatro. Perciò il 21 settembre vedere il Flavio pieno di gente accorsa ad ammirare la grande tela finalmente restaurata è stato commovente. Raramente si percepisce in città tanto orgoglio per le proprie cose e la propria storia e invece è successo. E a ragione. Per la Fondazione Varrone, che sin dal 2017 aveva deciso di finanziare quel restauro, è stata la dimostrazione di aver fatto la scelta giusta, onorando una volta di più il lascito anche morale della Cassa di Risparmio di Rieti, che a suo tempo tanto contribuì all'edificazione del teatro. Ugualmente azzeccata si è rivelata la decisione di affidare il cantiere ai docenti e agli allievi dell'Accademia delle Belle Arti de L'Aquila, anche per rinsaldare i rapporti di vicinanza e di scambio con la nostra città. Di quell'emozionante pomeriggio al Flavio ci resta il ricordo del lungo, appassionato applauso con cui il pubblico ha salutato il ritorno del sipario sulla scena e le parole della professoressa Grazia De Cesare sul valore dell'opera del Calca-gnadoro e sulla sua intrinseca fragilità. E adesso che la città ha ritrovato questo suo tesoro siamo certi che farà del tutto per non perderlo di nuovo.» (Dalla Premessa di Antonio D'Onofrio)
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#329713 Angolo Antico
Venetiis, typis Laurentii Basilii 1718, cm.13x20, pp. (16), 86, (2), frontespizio inciso , iniziali e finalini incisi figurate rilegatura settecentesca in tutta pergamena rigida. Tre tagli rossi. Esemplare completo. Raro. Interessante dissertazione sulle scuole romane di grammatica.
Usato, molto buono
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#332034 Angolo Antico
Patavii, excudebat Josephus Cominus 1737, cm.22x30, pp.XL, 608, frontespizio in rosso e nero. Al frontespizio. marca calcografica (scavatore di anticaglie), in fine stemma editoriale Volpi. Testate, iniziali ornate, filett. e final. xilografici. Legatura in piena legatura rigida. Commento di Giovanni Antonio Volpi. Esemplare con ex libris cartaceo appplicato alla sguardia. Ex libris molto noto, censito a pagina 133 del noto repertorio Bertarelli, David Henry prior, Hoepli, 1902. Ex libris di Giuseppe Capecelatro (Napoli. Inquartato: nel i° e 4 di (nero) al leone d'(oro) (Capece); nel 2 e 3 scaccato di nero e d'argento al lambello di tre pendenti (di rosso) attraversante in fa- scia. Lo scudo è ci- mato dalla croce patriarcale, sormontata dal cappello verde di vescovo con tre or- dini di nappe, 1. 2. 3. Sotto allo stemma: Ex libris Bibliothectz Josephi CapyciiLatro Tarentinorum Pontificis. Incisione in legno, 108 X 85. Circa 1780.)
Usato, molto buono
Note: legatura coeva in ottimo stato di conservazione. Esemplare molto fresco ad eccezione delle sguardie che sono brunite e del frontespziio lievemente brunito.
EUR 650.00
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