Rossi,Tiziano.
Miele e no.
Milano, Garzanti Ed.
1988,
cm.11x19,
pp.93,
br.
Coll.I Garzanti. Poesia.
Dedica a penna dell'Autore in antiporta.
Il pacato ma folto mormorio di "Miele e no", quinta raccolta poetica di Tiziano Rossi, mira con coerenza a un obiettivo già felicemente perseguito dall'autore: rilevare le strenuità che si nascondono nelle pieghe del banale e, parallelamente, tracciare una glorificazione del dimesso. La dimensione del quotidiano è l'ambito privilegiato in cui Rossi illumina e celebra tante private radici, povere o logore, ma nello stesso tempo indistruttibili e sempre produttive. E in tale tensione, esercitata tenacemente ma con discrezione e misura, egli ritrova o inventa dieci, cento "compagni di viaggio": persone o cose, recondite o già transitate, capaci di renderci più densi e ricchi. In effetti, le poesie della raccolta possono (devono) intendersi come presenze ben divaricate, ciascuna come ben distinto 'individuum', ciascuna come figura parlante che ha una sua specifica voce e storia.
La partecipazione di Rossi alla vita suona orizzontale e laica, ma, per contrasto, innesca sorprendentemente continue attese (o volontaristiche escogitazioni) del miracolo e attiva il desiderio di resistere contro il vuoto, di allearsi contro il niente (contro il silenzio e la dimenticanza). Ne nasce un'epica insolita, una poesia dell'antinichilismo per eccellenza, anche se vuoto e niente sono sempre lì, non mai debellati e sempre capaci di tentazione.
Il programma moderno di una poesia nutrita di prosa è qui realizzato nella linea di quella scuola lombarda - o, meglio, milanese - che vede convivere il primato dell'etica, le sollecitazioni narrative, l'autoironia e la tradizione del ritegno. E la scrittura moltiplica e vitalizza tutti i legamenti (sintattici in primo luogo), coltiva la polivalenza, punta a ispessire i versi, a fornirli di sensi ulteriori o di echi e a trasformarli quasi in piccole autosufficienti poesie.
EAN:
9788811639497