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#305367 Sociologia

La società globale del rischio.

Autore:
Curatore: Traduzione di Floriana Pagano.
Editore: Asterios.
Data di pubbl.:
Collana: Coll. I Giorni del futuro.
Dettagli: cm.14x21, pp.180, brossura copertina figurata a colori. Coll. I Giorni del futuro.

EAN: 9788886969383
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Politica, tradizione ed estetica nell'ordine sociale della modernità. Trieste, Asterios Editore 1999, cm.14x21, pp.284, brossura copertina figurata a colori. Coll. I Giorni del Futuro. Beck propone un'evoluzione del concetto di Risikogesellschaft, collegando la modernizzazione riflessiva con le nuove problematiche dello stato e dell'organizzazione politica. Giddens presenta un'analisi dei collegamenti tra "riflessività istituzionale" e la detradizionalizzazione del mondo moderno, giungendo alla conclusione che stiamo entrando nell'epoca della società globale. Ma non è detto che "globale" significhi mondiale: il rischio piuttosto è che tutto si risolva in una generale tendenza universalizzante. Lash, infine, sviluppa il tema della modernizzazione riflessiva in relazione all'estetica e all'interpretazione della cultura, campi in cui, secondo il suo suggerimento, è necessario ritornare alle teorie del postmodernismo.

EAN: 9788886969505
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Alessandria, Edizioni dell'Orso 2005, cm.15x21, pp.324, brossura copertina figurata. Coll.Musica e Letteratura,7. L’idea che il “programma” della Sinfonia fantastica sia in primo luogo un manifesto poetico; che il “teatro immaginario” di Berlioz spettacolarizzi un’interiorità slacciata dalla coscienza e registrata dall’esterno; che l’esperienza estetica come vertigine, possa direttamente tradursi in intuizione timbrica; soprattutto, che la compresenza di realismo sonoro e tratti visionari propri a una fantasia da alcuni definita “smisurata”, non sia uno dei tanti paradossi del temperamento berlioziano, ma la scoperta linguistica che dà corpo a un’ambiguità di segno, a una inquietudine conoscitiva. Sono questi i presupposti di un libro che indaga il rapporto tra musica e letteratura, non tanto sulla via di pur suggestive comparazioni tematiche, ma nella convinzione che i modi del fantastico, elaborati dalla cultura francese intorno agli anni ’30 dell’Ottocento, suggeriscano all’opera di Berlioz scelte stilistiche e formali, concrete funzioni musicali, virtualità drammaturgiche, denunciandone una matrice poetica affine. L’indagine tocca poi altri fenomeni dell’humus romantico, la ricezione di Beethoven come quella di Goethe, il processo di romanticizzazione che investì tanto il teatro di Shakespeare quanto il Faust. Dove allora i filtri del fantastico inducono Berlioz a reinterpretare il nucleo tragico di Romeo and Juliet o a prefigurare musicalmente, attraverso la “dannazione” voluta per il suo Faust, l’immagine di un infinito materico, estraneo alla misura umana, in cui il soggetto rischia di perdersi.

EAN: 9788876945762
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Milano, Adelphi 2011, cm.14x22, pp.155, brossura sopraccoperta figurata a colori. Coll.Fabula,232. "La volta che Itria Panedda Nilis riprese a sognare era un pomeriggio di fine estate, con un sole che rosolava le carni e spaccava le pietre". A Melagravida i sogni se n'erano andati dopo una scossa di terremoto, "inseguiti dall'alito caldo della terra che si apriva come una melagrana". Ma quel giorno Itria Nilis - "conosciuta col nomignolo di Panedda per via delle sue carni morbide e bianche come il latte appena quagliato", e da un anno vedova inconsolabile - si era sentita come accesa da un fuoco, ed era corsa verso l'ovile del capraio Martine. Lui, quel fuoco che Itria aveva addosso, gliel'aveva spento volentieri - ma l'aveva pagata cara. E questo accadeva sulle rive del lago di Locorio - dove da allora hanno cominciato a verificarsi fatti assai strani. Il parroco ha un bel sostenere che non c'è nessun mistero, che è solo opera del Maligno: tutti lo sanno, anche se pochi hanno visto Itria Panedda "che si spoglia, canta e vola sopra le acque del lago". Così comincia questo romanzo di Salvatore Niffoi, che ancora una volta, sin dalle prime pagine, immerge il lettore in un'atmosfera magica e insieme concretissima, in cui la vita quotidiana di un paesino della Barbagia (fatta di fatica e di dolore, di miseria e di ferocia) si illumina di visioni in cui compaiono il diavolo e i morti ammazzati, ma anche madonne "con le tette grosse e dure, labbra alabastrine e capelli di seta" - e, sull'altare maggiore di un santuario abbandonato, finanche un dipinto raffigurante un grosso ragno.

EAN: 9788845925559
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