Galassia. Retief e i signori della guerra.

Milano, Longanesi & C. 1977, cm.11,5x18, pp.216, brossura cop.ill. a col. Coll.Fantapocket,19.

Periodico quattordicinale. Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 28 agosto 1966, cm13x19, pp.160, [copia in ottimo stato]. tascabile, cop.ill.a col. Coll.I Romanzi di Urania,443.

Traduz.di Gabriele Tamburini. Piacenza, Casa Editrice La Tribuna 1973, cm.12x18,3, pp.147, brossura cop.fig. Coll.Rivista di Fantascienza,186.

Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1976, cm.13x19, pp.136, brossura cop.ill.a col. Coll.Urania692. Nel falso convincimento che per descrivere il futuro ci vogliono uno stile e un intreccio "futuristi" molti nuovi autori di fantascienza sfornano romanzi in cui dal principio alla fine non si capisce assolutamente niente. No, per descrivere il futuro ci vogliono uno stile e un intreccio originali ma tanto più comprensibili, chiari, accurati, quanto più il futuro è nebuloso e lontano. Noi perciò alle fumose narrazioni piene di profondi (ma oscuri) significati, in cui qualcuno (ma non si sa chi) fa qualcosa (ma non si sa che cosa) da qualche parte (ma non si sa dove), preferiremmo sempre un solido romanzo d'azione che cominci (e continui) come questo: "L'aspirante Blane fu degradato il 30 maggio 2190 alle 8 del mattino (ora di Washington) sul ponte di comando della nave da battaglia "Tyrant", da 50 milioni di tonnellate, ferma al largo di Callisto...".