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#307602 Filosofia

Quant' è vero dio. Perché non possiamo fare a meno della religione.

Autore:
Editore: Solferino.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Tascabili.
Dettagli: cm.13x20, pp.188, brossura. Coll.Tascabili.

Abstract: Post-religiosi, atei, materialisti: nell'infinita gamma degli atteggiamenti dell'Occidente secolarizzato verso la religione sembra manchi solo quello più semplice: credere. È ormai una scelta marginale, in via d'estinzione? Niente affatto, tanto è vero che il bisogno di Dio sembra tornare alla ribalta ovunque nel mondo, in modi anche drammatici. Perché? È opinione comune che la religione sia stata inventata dagli uomini per autoconsolarsi della propria condizione mortale. Ma se le cose stanno così, come mai tutte le religioni hanno sempre offerto ai fedeli e ai non-fedeli scenari inquietanti, dal giudizio finale al paradiso e all'inferno? Il fatto è che la religione, nel momento in cui risponde alla domanda sul senso della vita, riguarda la nostra libertà, perché della libertà è l'ultima difesa e non la soppressione. Ecco perché il ritorno a Dio è necessario al fine di contrastare il totalitarismo in tutte le sue forme. Se è vero che la religione non può essere tenuta fuori dalla sfera pubblica, riflettere sulla sua opportunità significa riflettere sulla giustizia, che è ciò da cui si dispiega, secondo la lezione del pensiero antico da Parmenide in poi, l'ordinamento stesso del mondo e del nostro stare insieme come umani. Uno dei nostri maggiori filosofi si interroga e ci interroga sulla necessità della religione prima ancora che sul bisogno di essa, avendo il coraggio di prendere le distanze da figure mai come ora oggetto di discussione e al centro del dibattito: Nietzsche e Heidegger. E lo fa da laico, consapevole che laico non è chi rivendica la propria indifferenza nei confronti della religione ma al contrario chi la prende sul serio, riconoscendo che i contenuti essenziali con cui è chiamato a fare i conti, le ragioni per cui si vive, vengono proprio da lì. Un percorso incalzante e profondo che fa appello alle conclusioni di poeti e scrittori non meno che a quelle dei filosofi - Hölderlin e Dostoevskij su tutti -, intreccia alla religione il discorso sul sacro e mette in guardia dai pericoli del relativismo e dell'etica utilitaristica. Al cuore, una domanda cruciale: davvero possiamo fare a meno della verità sull'uomo e sul mondo che solo la religione è in grado di comunicare?.

EAN: 9788828202929
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Torino, Einaudi Ed. 2002, cm.14x22, pp.207, legatura editoriale con sopraccoperta figurata a colori. Una sera del febbraio 1921 alcune persone si incontrano a cena ospiti di Fratello e Sorella, che oscuramente si amano. Si tratta di una cena come tante eppure strana, insolita: molte chiacchiere, qualche discorso serio, buoni cibi, tante pause dentro cui ogni commensale si perde a modo suo, scavando le proprie voragini interiori. Alla fine della cena il padrone di casa saluta i suoi amici: dice di voler andare a caccia di anatre, ma vuole compiere un gesto estremo. Prima di compierlo sfoglierà i quaderni che si è portato dietro, dove ci sono le storie di ognuno dei commensali. Storie d'amore e di violenza, microtragedie ironiche e patetiche che ruotano intorno al desiderio e al dolore.

EAN: 9788806160449
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#155828 Religioni
Introduz.di Ivano Dionigi. Roma, Donzelli Ed. 2011, cm.11,5x16,5, pp.XII,145. brossura, con bandelle. Coll.Saggine,185. Stimolare e raccogliere le riflessioni di credenti e non credenti sui temi più diversi, come la salvaguardia del pianeta, la questione della laicità, l'interrogativo nietzschiano sulla morte di Dio, o la riflessione critica sul nichilismo o sull'indifferenza: è questo l'intento di una nuova iniziativa promossa dal Pontificio Consiglio della Cultura, il Cortile dei Gentili. Creato dal cardinale Gianfranco Ravasi in risposta all'invito di Benedetto XVI ad aprire la Chiesa a coloro che "non vogliono vedere se stessi come oggetto di missione, né rinunciare alla loro libertà di pensiero e di volontà", il Cortile dei Gentili rimanda a quello spazio dell'antico Tempio di Gerusalemme a cui potevano accedere anche i non ebrei indipendentemente dalla cultura, dalla lingua o dalla religione. Dunque uno spazio ideale di incontro e confronto delle molteplicità di pensiero intorno alle questioni ultime dell'esistenza. Ma quali sono oggi le basi per un dialogo tra laici e credenti? Quali i temi e quali le finalità che possono sostanziarlo? A questi e altri interrogativi di fondo rispondono le grandi personalità della scienza, del diritto e della filosofia che per prime hanno accolto le sollecitazioni del Cortile dei Gentili. Introduzione di Ivano Dionigi.

EAN: 9788860366542
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#190429 Filosofia
Torino, Einaudi Ed. 2000, cm.13,5x20,5, pp.138, brossura copertina figurata a colori. Coll.Biblioteca,92. Sia il mondo classico sia il cristianesimo hanno pensato l'etica in opposizione a eros e comunque attraverso il concetto del dominio delle passioni, di cui quella erotica è apparsa fra le più minacciose. Viceversa l'erotismo si è costantemente configurato come esperienza di libertà da quei vincoli morali e sociali che sono costitutivi di ethos. Eppure una più profonda dialettica lega eros ed ethos. L'autore indaga con i pensatori la cui parola in proposito è apparsa decisiva, da Platone a Hegel, da Kierkegaard a Weber, da Bataille a Foucault, da Pareyson a Girard.

EAN: 9788806155490
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Dialoghi dell'amore ferito. Firenze, Olschki Ed. 2016, cm 15,5 x 21,5, vi-156 pp., brossura Cinque dialoghi, cinque atti di un unico dramma. A far da cornice sono episodi occasionali, visite di cortesia, incontri avvenuti realmente o soltanto ipotizzati fra personaggi quali Paul Celan, Martin Heidegger, Fëodor Dostoevskij, Ivan Turgenev. Gli interlocutori appaiono legati da una certa affinità spirituale e anche da sentimenti amichevoli, ma la realtà è un’altra. Questi scrittori, poeti, filosofi si mostrano radicalmente ostili. Si invidiano e si detestano. Si fronteggiano. Si sfidano. La posta in gioco è alta. A entrare in conflitto sono visioni opposte e prospettive inconciliabili, donde un senso di dolorosa incomunicabilità. Eppure è come se questo disperato parlarsi avvenisse alla luce di una verità che trascende tutto e tutti e che nasconde una nostalgia d’assoluto. Accade così che momenti alti di una storia delle idee ancora tutta da scrivere vengano esplorati nei loro snodi essenziali e al tempo stesso colti allo stato nascente, ossia nella biografia di coloro che ne sono stati i testimoni e i protagonisti.

EAN: 9788822264527
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