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Gioventù rivoluzionaria. Bordiga, Gramsci, Mussolini e i giovani socialisti nell'Italia liberale.

Autore:
Editore: Salerno Ed.
Data di pubbl.:
Collana: Coll.Piccoli Saggi,69.
Dettagli: cm.15x21, pp.296, brossura copertina fig.a colori. Coll.Piccoli Saggi,69.

Abstract: Al momento della sua fondazione nel gennaio 1921, il Partito Comunista presentava un gruppo dirigente composto da giovani uomini che avevano compiuto il loro apprendistato politico negli anni compresi tra la guerra di Libia e la conclusione del primo conflitto mondiale. Alla costruzione del PCI contribuí attivamente la Federazione Giovanile Socialista: fu il culmine di un percorso di maturazione politica e ideologica che i giovani socialisti italiani avevano intrapreso a partire dalla vigilia dell’avvio dell’impresa tripolina voluta da Giolitti, ingaggiando una dura battaglia interna contro la compagine riformista. La vicenda di questa gioventú rivoluzionaria viene ricostruita attraverso le biografie politiche dei suoi maggiori protagonisti: Vella, Bordiga, Tasca, Gramsci, Togliatti, Terracini, Fortichiari, Grieco, Leonetti. E lo stesso Mussolini, il quale ebbe una parte importante nello spingere la Federazione Giovanile lungo la strada del massimalismo rivoluzionario. La leva di giovanissimi militanti e dirigenti che si formò nel corso del primo conflitto mondiale, facendo propria la causa della rivoluzione bolscevica, avrebbe poi segnato il travagliato dopoguerra italiano.

EAN: 9788869734335
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A cura di L. Zannino. Firenze, Olschki Ed. 1981, cm.18x25,5, 424 pp., Coll. Biblioteca di bibliografia italiana, 94.

EAN: 9788822230379
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Il ritratto di una dinastia familiare, attraverso le lettere di viaggio del giovane figlio di Salvatore Majorana scritte da Berlino e da Madrid. Premessa di Angelo Majorana. Introduz.di Giuseppe Giarrizzo. A cura di Anna M.Palazzolo. Palermo, Sellerio Ed. 2000, cm.11,5x19,5, pp.312, brossura sopracop.fig.a col. Coll.La Nuova Diagonale,31. Famiglia non ordinaria quella dei catanesi Majorana, non tanto per il concentrarsi sotto lo stesso tetto di tante e cospicue fortune scientifiche e politiche quanto per la cura e la tenacia con cui il sodalizio familiare curò il proprio destino di dinastia. Il padre Salvatore Majorana di Calatabiano, economista celebre e giurista, fu senatore e ministro dell'agricoltura nel ministero Depretis; il figlio Angelo fu tra i più giovani docenti universitari della storia dell'università, e poi fu ministro delle finanze con Giolitti; ma tutti i figli, di cui il padre curò personalmente fin dalla prima infanzia la istruzione e la tempra morale, conobbero in quei campi il successo. Il giovane Giuseppe, nel 1890, fu delegato dell'Italia, prima alla Conferenza sul lavoro delle donne e dei fanciulli organizzata a Berlino, poi della Conferenza di Madrid sulle privative e la proprietà letteraria e industriale. Tra Berlino e Madrid, fece tappa nelle principali città centroeuropee, da dove quotidianamente scriveva al padre e ai fratelli, ricevendone dettagliate risposte. È questo carteggio: un Grand Tour di un giovane e affermato borghese meridionale di fine Ottocento. Il cui interesse storico Giuseppe Giarrizzo ci indica nell'essere documento e indizio di una rappresentanza politica - quella della Sinistra storica - troppo a lungo sottovalutata nella sua importanza e forza trasformatrice. Ma all'indicazione di Giarrizzo si può forse aggiungere anche quella di un interesse narrativo e generalmente letterario. Giuseppe e i suoi sono occupati a tessere una rete di rapporti, utili per la informazione e la presenza della loro dinastia borghese e professionale. Sicché lo sforzo è di incontrarsi, frequentare e conoscere da vicino le élite di mezza Europa. Delle quali, da questo libro, esce un quadro da vicino, che forse non è azzardato riguardare come una probabile conferma delle tesi di quegli storici che sostengono la prevalenza dell'aristocrazia fin ben oltre le soglie di quella più comunemente considerata un'età della borghesia.

EAN: 9788838914461
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Modena, Mucchi Ed. 2014, cm.13x20,5, pp.159, brossura cop.fig. Coll.Prismi,4. Il lungo ciclo del materialismo storico, del socialismo, del comunismo e dei partiti di classe è finito. Ma non ha fallito. Ha sperimentato una singolare tendenza alla giustizia sociale. Quella culminata nel glorioso trentennio 1945/75: possibile solo perché in mezzo mondo c'erano regimi capaci di dimostrare, anche a costo di terribili sacrifici, che politiche egualitarie erano universalmente realizzabili. Al cuore del libro si trova una formulazione di un nuovo possibile orizzonte di sperimentazione politica: l'orizzonte di un materialismo politico, nel quale protagonisti siano il pensiero, anziché la coscienza, le passioni, anziché gli interessi, e a condizione che prendano corpo in nuove "particelle" organizzative, come quelle già sporadicamente operanti nel secolo scorso, specie attorno al '68. L'amore della politica risulta così una vera e propria energia materiale, discontinua, come ogni grande passione, ma con conseguenze irreversibili.

EAN: 9788870006247
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Note: Dedica a penna alla sguardia.
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Introduzione e consulenza storica di Paolo Spriano. Coordinamento redazionale di Marcella Ferrara. Roma, Editori Riuniti 1989, 2 volumi. cm.21,5x28,5, pp.510, 808 ill.fotografiche bn.nt. legature editoriali cartonate. A quindici anni dallo scioglimento del Pci, questa riedizione della sua storia attraverso le immagini non è un'operazione nostalgia. Si tratta, all'opposto, di indirizzarsi all'Italia di oggi, alle tante cittadine e ai cittadini che hanno vissuto con passione le stagioni dell'antifascismo, e poi della lotta tra i partiti, delle manifestazioni sindacali, dei manifesti, delle piazze riempite, delle leggi nuove. Ma il volume vuole parlare, soprattutto, ai giovani che hanno conosciuto solo da qualche libro di testo l'Italia in cui i grandi partiti di massa erano protagonisti della scena politica, e il consenso era raccolto più che con le radio e la tv, attraverso la partecipazione di milioni di militanti. È a questa indispensabile conoscenza che si rivolge la straordinaria opera di documentazione e di scelta della curatrice. Ed è questo anche il senso della riproposizione delle belle pagine introduttive di Paolo Spriano, scritte venticinque anni fa. La collezione di immagini e il testo, naturalmente, sono aggiornati, rispetto alla prima edizione, fino alla morte di Enrico Berlinguer (1984) e poi al febbraio del 1991, anno in cui si svolse a Rimini l'ultimo congresso del Pci.
Usato, molto buono
Note: Mancanza del cofanetto
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