Liber de spectaculis. Epigrammaton Libri I-II.

A cura di F.Serra. Pisa, Giardini Ed. 1980, cm15x22, pp.281-563, brossura Coll.Scriptorum Romanorum quae Extant Omnia,CCCXXXI-CCCXXXV.

A cura di Fabrizio Serra. Pisa, Giardini Ed. 1980, cm.15x22, pp.1209-1663, brossura Coll.Scriptorum Romanorum quae Extant Omnia,CCCXLVII-CCCLV.

A cura di Fabrizio Serra. Pisa, Giardini Ed. 1980, cm.15x22, pp.873-1194, brossura. Coll.Scriptorum Romanorum quae Extant Omnia,CCCXLI-CCCXLVI.

A cura di Fabrizio Serra. Pisa, Giardini Ed. 1980, cm15x22, pp.da 578 a 856, brossura. Coll.Scriptorum Romanorum quae Extant Omnia,336-340.

Traduzione di Federico Federici. Milano, Bompiani 1980, cm.14x22, pp.XIII,428, brossura copertina con bandelle. Mosca 1938. Il giovane Kostja uccide Tulayev, membro del comitato centrale del Partito Comunista. In seguito all'attentato, la polizia segreta organizza la ricerca non tanto dell'esecutore materiale, quanto dei responsabili morali che, con il loro atteggiamento critico dello stalinismo, avrebbero contribuito a creare il clima in cui è maturato il delitto. Cinque sono i colpevoli designati: l'intellettuale Rublev, l'alto commissario di polizia Erchov, il contadino-soldato Makeev, il vecchio bolscevico Kondriatiev e il trockista irriducibile Ryjik. A tutti costoro, rivoluzionari di provata fede, sono rivolte le accuse più fantastiche e infamanti. Il romanzo viene proposto in una nuova traduzione, dopo oltre cinquant'anni dalla prima edizione italiana.