Guida artistica d'Italia.

Milano, Electa 1976, cm.17x25, pp.434, centinaia di ill.e tavv.bn.e col.nt. legatura ed. sopracop.fig.a col. Testo in inglese.

Con la collaboraz.di Giovanna Bergamaschi, Giorgio Bersano, Maria Grazia Folli, Alberto Garlandini. Milano, Electa ED. 1979, cm.16,5x25, pp.circa 500, num.ill.e tavv.bn.e a col.nt. legatura ed.in mz.tela, sopracop.fig.a col.

Traduzione di Masi Ribaudo. Palermo, Sellerio 2011, cm.12x17, pp.407, brossura con bandelle e copertina figurata a colori. Coll. La Memoria,853. Jack Ellery era arrivato all'ottavo passo ed è stato ucciso. Due colpi, con il colpo finale sparato in bocca, forse un messaggio: non parlerai! L'ottavo passo è uno degli ultimi sulla via della redenzione degli alcolisti anonimi. Si fa l'elenco di tutte le persone a cui s'è nociuto. Il Nono è quello del perdono, si chiede loro personalmente scusa del male fatto. Matt Scudder aveva conosciuto Jack da bambino, nel Bronx. Adulti e logorati dagli anni, s'erano ritrovati, increduli, faccia a faccia tra gli Alcolisti Anonimi, ma su gradini diversi: Matt agli inizi, Jack quasi fuori. S'erano aperti l'un l'altro, Jack raccontando la sua carriera di piccolo criminale finito a cercare il coraggio in un fondo di bottiglia, e Matt riferendo dell'abisso alcolico che aveva inghiottito la sua carriera nel corpo di polizia. Per questo adesso Matt, spinto dal supervisore di Jack, accetta di indagare sull'omicidio dell'amico ritrovato. E allo scopo comincia a scrutare nella lista dell'ottavo passo, per scoprire, chissà, collegata a un nome, una storia che fornisca un movente credibile. Nella lista non c'è niente di decisivo. Invece, quel rivangare ha smosso qualcosa: spuntano nuovi appunti, altri cadaveri, sottovalutati indizi che Scudder legge e interpreta con quel talento di segugio stanco. E alla fine, con la verità l'ex poliziotto scenderà a patti, mostrandosi per ciò che è: l'ultimo melanconico detective della hard-boiled school