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Il liberismo è di sinistra.

Autore:
Editore: Il Saggiatore.
Data di pubbl.:
Dettagli: cm.14,5x22, pp.126, brossura. Collana Pamphlet.

Abstract: Nei giorni successivi alla vittoria elettorale dell'aprile 2006, erano già evidenti le priorità che il nuovo governo avrebbe dovuto affrontare con la massima urgenza per dare una svolta alla politica italiana. Erano necessarie riforme concrete da attuare subito, intervenendo con decisione in tema di liberalizzazione economica. Le cose, secondo gli autori, sono andate diversamente: le misure varate dal ministro Bersani nel gennaio 2007 costituiscono solo un piccolo passo avanti, ma non sono sufficienti. È necessario intervenire con efficacia in settori-chiave come energia, trasporti e finanza. L'ala riformista del governo italiano, che fa capo a Prodi, ha di fronte due strade: una è "sopravvivere" liberalizzando parzialmente solo alcuni settori, rischiando così di perdere le prossime elezioni, l'altra è procedere sulla via delle riforme, cosa che le darebbe buone possibilità di ripetere il successo elettorale.

EAN: 9788842814580
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Cronache di un declino economico e politico. Milano, Rizzoli 2006, cm.14x21, pp.218, legatura editoriale con sovracopertina. Coll. Rizzoli Osservatorio, In America un procedimento giudiziario di sfratto dura circa 50 giorni. In Italia si arriva tranquillamente a 630. Tre giorni è il tempo necessario per aprire una nuova impresa in Danimarca. Un imprenditore italiano impiega 62 giorni. Da oltre un decennio, mentre gli Stati Uniti producono ricchezza, sviluppo e innovazione, l'Europa attraversa una fase di stagnazione economica. Ouali le cause? Alberto Alesina e Francesco Giavazzi offrono indicazioni decisive per interpretare la crisi del Vecchio Continente. L'Europa ha bisogno di maggior concorrenza, non di aumentare le infrastrutture pubbliche. Iniziative pro-crescita, come l'Agenda di Lisbona, non risolveranno i problemi dell'Europa, anzi possono essere controproducenti. Le università europee hanno bisogno di più mercato, non di più denaro. Le aziende europee hanno bisogno di meno tasse, di un mercato del lavoro meno regolato e di mercati dei prodotti che funzionino meglio, non di sussidi e protezioni. L'Europa ha solo bisogno dei giusti incentivi e di rimettersi a lavorare. Deve anche prepararsi a gestire società multietniche, un tema di fronte al quale gli europei sono impreparati e che potrebbe divenire esplosivo. Questo non significa che l'Europa debba semplicemente adottare in toto il modello americano: vi sono aspetti del welfare europeo che sono efficienti e debbono essere preservati. Significa che esiste una "terza via", a metà strada tra il modello americano e quello europeo?

EAN: 9788817013154
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#188566 Arte Disegno
Pisa, Ediz.ETS 2006, cm.20x14, formato albo. pp.64, num .diss.nt. brossura cop.fig. Un taccuino di Disegni capricciosi, una collezione di grafica ed opere d'arte, una serie di trattati manoscritti, un carteggio amplissimo: è questo quanto si potrebbe dire, in un breve giro di parole, di Giacomo Sardini, marchese lucchese vissuto tra il 1750 e il 1811. Il taccuino di disegni seicenteschi che qui si presenta è soltanto un esempio di questa grande collezione, formata sui dettami del gusto razionalista e neoclassico di fine Settecento, ma intelligentemente aperta a tutte le manifestazioni figurative, anche a quelle più distanti, come il barocco. Tentazioni, appunto, a cui volentieri si cede.

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