Il leone bianco. Viaggi e avventure di un esploratore in Africa.

Parte I, volume IX. Ricordi Storici e Monumenti Civili della Contrada del Ponte a Ema, già di Campigliano e di San Giusto a Ema, ovvero a Mezzana. A cura di Raffaella Marconi Abati. Firenze, Polistampa 2007, cm.17x24, pp.304, alcune figg.bn.nt. brossura cop.con bandelle. Coll.Testi e Studi,20. Trascrizione integrale del IX volume manoscritto relativo alla contrada di Ponte a Ema e di San Giusto redatto nel 1891 dal notaio Luigi Torrigiani. L’opera si articola nelle due sezioni Piviere dell’Antella e Piviere dell’Impruneta. Ogni capitolo è dedicato a un argomento relativo alla zona trattata: dalle strade pubbliche ai fiumi e ai fossi, dai borghi e casali alle fornaci e alle cave, dagli esercizi pubblici alle famiglie illustri. Viene così fornito un quadro dettagliato sotto ogni punto di vista. Completano l’opera foto d’epoca e note integrative al testo.

Bologna, Il Mulino 1997, cm.13,5x21, pp.312, brossura copertina figurata a colori. Coll.Incontri. In un mondo che ha sfidato i limiti dell'ordine naturale e sociale, siamo oggi chiamati a misurarci da una parte con la fine della natura come entità indipendente dall'intervento umano, dall'altra con la fine della tradizione come inesauribile dispensatrice di coesione sociale. A una crisi tanto radicale è possibile rispondere soltanto con una politica che vada oltre le consunte contrapposizioni fra destra e sinistra, fra conservazione e mutamento.

These books feature 10 romantic originals for solo instrumentalists. The accompanying CD features solos with accompaniment, as well as accompaniment-only tracks for practice.. De Haske Publications 2012, cm.22,5x31, pp.24, fascicolo spillato. CD in allegato.

Ravenna, Edizioni del Girasole 2011, cm.20x13, pp.184, brossura. Collana Narrativa. Percepì nettamente il dolore della ferita e si svegliò che era già pomeriggio, toccandosi la caviglia ancora gonfia e dolorante. Lo trovò così la ragazza, ultima di quel gruppetto di lavandaie, per essersi attardata a fare un bagno nel laghetto. Aveva ancora i capelli bagnati e portava in spalla la gerla col bucato da stendere. "Chi sei?", chiese lei rivolta al vecchio. "Credo di chiamarmi Paco, ma non so altro", rispose lui, abbassando la testa. "Come sarebbe a dire?", lo apostrofò la ragazza già pronta a ridere per lo scherzo. "ho perso la memoria e non so dove trovarla", disse a precipizio l'uomo. Dopo una pausa di perplessità, la ragazza decise di credergli perché non aveva motivo di ritenerlo un impostore e gli chiese curiosa: "Ma almeno sai com'è fatta? Sapresti riconoscerla se te la trovassi davanti all'improvviso?" "Se me la ricordassi, non avrei bisogno di andarla a cercare, la mia memoria"...