I precursori di Dante.

Con due appendici sulla rappresentazione drammatica del contado toscano e sul teatro mantovano nel sec.XVI. Roma, Bardi Ed. 1996, 2 voll. cm.17,5x24,5, pp.670,626, brossura in custodia.

Lettura fatta al Circolo Filologico di Firenze il 18 maggio 1874. Firenze, Giulio Cesare Sansoni 1874, cm.13x20, pp.114, brossura intonso.

Firenze, Sansoni 1912, cm.13x20, pp.574, 2 tavv.bn.ft. brossura

La storia di S. Giovanni Boccadoro. La storia della Superbia e Morte di Senso. Attila flagellum dei. La storia di Ottinello e Giulia. Bologna, Zanichelli Ed. 1889, cm.18,5x27, pp.560, brossura,

Roma, Palazzo Venezia, 21/05-16/09/1999. A cura di Maria Grazia Bernardini, Maurizio Fagiolo dell'Arco. Milano, Skira Ed. 1999, cm.24x28, pp.496, 860 ill.e tavv.bn.e a col.nt. brossura con bandelle, copertina figurata.

Prefazione di Mario Soldati. Firenze, Alinari Idea 1995, cm.29x29, pp.288, 195 figg.bn.nt. legatura ed.in tutta tela,soprac.fig.

Introduzione, traduzione e note di Davide Monda. Milano, Rizzoli 1980, cm.12x18,5, pp. XXXV,184, brossura con copertina figurata a colori. Collana BUR Classici,364. Montesquieu studia la storia come un fenomeno fisico. Egli parte dall'assunto che vi siano cause generali, sia morali, sia fisiche, che influiscono nel corso della storia e l'indirizzo generale trascina con sé tutti gli avvenimenti particolari. I Romani furono grandi e prosperi finché si governarono secondo alcuni principi: l'amore della libertà, del lavoro, della patria, la severa disciplina militare, la saggia politica del Senato nei confonti dei popoli vinti. Decaddero quando estesero smisuratamente i confini dell'Impero e il loro dominio universale li obbligò a cambiare metodo di governo sostituendo agli antichi principi consolidati una nuova visione del mondo.